20enne arrestato per aver venduto un hack di Call of Duty infetto

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Questa notizia ha dell’incredibile se pensate che l’autore del tutto è un ragazzo, uno studente inglese di vent’anni, tale Lewys Martin. Questi, da solo, ha venduto per mesi un hack per Call of Duty (non è specificato quale dei vari capitoli, ma probabilmente Modern Warfare 3) ad ignari giocatori (dei comuni “cittoni” come li definiamo simpaticamente in italiano) che mentre godevano di tutti i vantaggi che un trucco può portare (che sia un aimbot, un wallhack o roba simile) non si sono minimamente accorti che Martin, dal proprio PC, monitorava addirittura le battiture sulla tastiera dei malcapitati, grazie appunto ad un virus (un Trojan horse della peggior specie) inserito di nascosto nell’hack-tool.

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Potete solo immaginare quello che avveniva dopo: Martin tracciava i dati sensibili dei malcapitati, quali conti correnti bancari, carte di credito, password e chi più ne ha più ne metta; successivamente vendeva queste preziose informazioni su un sito internet, ricavando da 1 a 5 sterline per ogni vendita. Ma la “chicca” arriva solo adesso: egli depositava di volta in volta questi introiti illeciti in un conto offshore della Costa Rica. Un boss praticamente.

Arrestato per aver cercato di rubare materiale informatico da ben due college, quello di Dover e quello di Deal (città in cui vive), Martin è stato poi rilasciato nel Novembre del 2011 per permettergli di frequentare un corso di informatica all’università, ma già a Marzo di quest’anno è stato colto di nuovo in flagrante, per giunta ubriaco, mentre irrompeva in un altro college. La sua condanna adesso ammonta a 18 mesi di reclusione.

Quando la polizia lo ha beccato la prima volta, nella sua abitazione c’erano i dati di oltre 300 carte di credito ed un prestito bancario fraudolento di 3000 sterline. Ad oggi le forze dell’ordine non sono ancora riuscite a capire quanto abbia effettivamente guadagnato il 20enne con la sua attività, anche perché secondo la polizia “il denaro si trova in una banca che non ha intenzione di collaborare con le autorità“. Martin stesso però ha confermato di aver guadagnato cifre nell’ordine di migliaia di sterline…

FONTE: Eurogamer