[AGGIORNATA] Six Days in Fallujah: l’FPS politicamente scorretto

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In barba alle dure critiche ricevute in questi giorni (vedi qui), il publisher giapponese Konami sta portando avanti la campagna pubblicitaria del suo sparatutto in prima persona "politicamente scorretto" fresco di annuncio. Si tratta di Six Days in Fallujah, le cui prime consistenti immagini sono già raccolte per voi a questo link.

Si tratta, come avrete intuito dal nome, di uno shooter di evidente stampo bellico che ormai si è ampiamente guadagnato e meritato il titolo di "politically incorrect" perché pensato per riproporre "virtualmente" quanto invece (purtroppo) accaduto realmente tra il 2003 e il 2004 in Iraq, nella città di Falluja, in seguito al violento intervento delle truppe statunitensi durante quella che viene definita la Seconda Guerra del Golfo, ma che tutti ahinoi conosciamo meglio come Guerra d’Iraq (tuttoggi attiva).

L’obbiettivo del gioco in particolare è quello di riprodurre, nel modo più realistico e fedele possibile, l’attacco di Fallujha dal punto di vista (ovviamente) delle truppe USA. In sviluppo presso Atomic Games per piattaforme PC, Xbox 360 e PlayStation 3, Six Days in Fallujah è senz’altro un qualcosa di insolito per Konami, ma ha indubbiamente i presupposti per far parlare molto di sé, sia sotto il profilo "morale" che sotto quello prettamente videoludico (che è quello che conta in fondo). Tra le caratteristiche salienti spicca la dinamicità dell’ambiente di gioco, che cambierà costantemente in seguito all’aggravarsi del conflitto esattamente come successo a Fallujha dove, causa l’utilizzo anche di armi chimiche, sono stati danneggiati il 60% degli edifici della città, causando un numero di vittime stimato tra le 150.000 e le 200.000 persone (su una popolazione che in origine contava ben 350.000 abitanti). Il gioco comunque sarà disponibile solo a partire dall’anno prossimo.

Se volete (comprensibilmente) saperne di più sulla strage di Fallujah potete fare riferimento alla nota inchiesta realizzata da Rai News 24.

AGGIORNAMENTO:

Cancellate parte di quello che vi abbiamo detto nelle righe soprastanti. Secondo quanto riportato dalla testata tedesca di GamePro infatti, Six Days in Fallujah potrebbe non venire mai pubblicato nel nostro continente in quanto in forte contrasto con l’ "opinione pubblica" per così dire. A dirlo è stata la diretta interessata, alias Konami, nel corso del Gamer’s Day, aggiungendo che il gioco arriverà sicuramente in America a inizio 2010 e sfrutterà una inquadratura in terza persona (dunque non sarà un FPS come credevamo). Inoltre sarà dotato di una modalità multiplayer online cooperativa. Se vi saranno ulteriori sviluppi ve ne terremo informati.