E’ già un serpeggiare di entusiasmo e agitazione su internet, dopo l’annuncio, da parte del publisher Activision, di quelli che saranno il titolo e l’ambientazione ufficiali di Call of Duty 5.
A dire il vero, ci sembra solo ieri che parlavamo delle novità di Call of Duty 4, che per la prima volta ha portato la serie decisamente più vicino ai moderni conflitti armati, abbandonando (sembrava ormai definitivamente) il frastuono della Seconda Guerra Mondiale.
Ma è proprio negli anni ’40 che dovremo tornare in Call of Duty: World at War, il cui titolo già non ispira molto in quanto ad originalità, ma le cui novità allo stesso tempo già sembrano far dimenticare che Modern Warfare è il gioco dell’anno 2007(con ben 10 milioni di copie vendute nei tre formati PC, Xbox 360 e PlayStation 3).
Infatti, World at War ci porterà nuovamente sotto i berretti (in termini di visuale si intende) dei soldati Americani, ma non più contro i terribili crucchi (i Tedeschi nazisti), bensì contro gli altrettanto agguerriti Giapponesi, in quella che costituisce insieme il preludio e il prosieguo del Secondo Conflitto Mondiale, ovvero la Guerra Del Pacifico.
Come ormai vuole la "tradizione", questa volta tocca agli studi di Treyarch (di proprietà della stessa Activision) sviluppare il nuovo Call of Duty, e quello che tutti sperano (noi compresi) è che, nel farlo, si ricordino del clamoroso flop di Call of Duty 3, che non poco deluse i fan di questa storica serie da sempre affidata all’esperienza di Infinity Ward. Ed anzi sono già tante e grosse le responsabilità affidate allo sviluppatore "alternativo" di COD, fra cui in primis una maggiore e il più possibile realistica dose di violenza nel gioco, per la quale verrà abbandonato uno "standard" dello stesso, ovvero la totale mancanza di sangue e la spettacolarità delle esplosioni, in favore di una ben più massiccia e cruenta dose di "globuli rossi"!
Detto questo, se dal lato della storia single-player ci si aspetta un quasi-capolavoro, dal lato del multiplayer l’attesa è pure più pretenziosa. Per il momento, da questo punto di vista, possiamo solo dire che sarà presente, oltre al multiplayer online più classico ed ampiamente affermato, una inedita modalità cooperativa. Si dice inoltre che (e sarebbe la prima volta nella storia di Call of Duty) sarà data al giocatore la possibilità di sfruttare i veicoli; speriamo che anche quest’aspetto venga ben curato e, soprattutto, reso disponibile sia in singolo che in multigiocatore.
Call of Duty: World at War dovrebbe debuttare attorno alla prossima primavera per i formati PC, Xbox 360, PlayStation 3, PlayStation 2, Wii, NDS.