Bohemia Interactive ha dovuto posticipare ancora l’uscita di ArmA III, attesa sempre in un generico 2013, perché ha bisogno di molto tempo ancora per “permettere al progetto di raggiungere il suo pieno potenziale”. Lo si apprende dalle parole di uno “sconsolato” Joris-Jan van ‘t Land, veterano della software-house ceca che recentemente ha preso il posto di Daniel Musil in qualità di Project Lead dal momento che quest’ultimo ha deciso di lasciare Bohemia per dedicarsi ad altro.
Come se appunto le responsabilità non fossero già abbastanza, van ‘t Land si trova a dover dare giustificazioni in una situazione in cui lo sviluppo del gioco procede a tentoni per cause di forza maggiore; egli si referisce ovviamente al grave caso di spionaggio che ha riguardato due membri del suo team, Ivan Buchta e Martin Pezlar, detenuti in Grecia ormai dal mese di Settembre perché sarebbero stati sorpresi a fotografare basi militari, un episodio che ha ben presto fatto il giro del mondo e che risulta quantomai controverso (non si è mai capito del tutto se i due stessero facendo degli scatti per uso personale o magari per raccogliere materiale utile per lo sviluppo del gioco). Tuttora i due sviluppatori sono in attesa di essere processati.
Ecco le parole di van ‘t Land così come sono state riportate sul sito ufficiale di Bohemia: “Abbiamo affrontato un processo di cambiamenti che ci aiuterà ad innovare come studio sotto circostanze inaspettate – affrontando problemi che semplicemente non ci saremmo potuti immaginare. Stiamo ancora cercando di dare un senso alla situazione e speriamo che i nostri colleghi vengano rilasciati al più presto. Anche se la loro condizione ci ha colpito a livello personale, noi continuiamo a lavorare sui punti chiave che definiscono la pubblicazione di ArmA 3“.
Ricordiamo che, insieme ad ArmA 3, un team interno a Bohemia, guidato da Dean Hall, sta sviluppando la versione standalone della popolare mod DayZ, attesa anch’essa per l’anno venturo sempre come esclusiva PC.
