Basta agli iPhone sbloccati: Steve Jobs passa al contrattacco

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 Steve Jobs non ci sta più a sentir parlare in continuazione di iPhone sbloccati, di installazioni di programmi indipendenti da iTunes e di hacker vari che non la finiscono più di tormentare lo smartphone di Apple. E come non dargli torto visto che il suo splendido terminale è stato usato anche per guadagnarci su (vedi sblocchi e gadget vari), se non addirittura come fenomeno da baraccone per qualche strano esperimento .

Il punto fondamentale, comunque, resta quello dello sblocco: il contratto – tra l'altro firmato dal consumatore al momento dell'acquisto – prevede la vendita vincolata ad un operatore, ma spesso e volentiri questo vincolo viene meno. Infatti secondo gli ultimi dati sarebbero oltre 100.000 gli iPhone sbloccati , ovvero il 10% di quelli venduti, con conseguente danno economico verso le aziende quali At&T e presto anche O2 e T-Mobile.

Per eliminare questo problema, o per lo meno arginarlo il più possibile, Steve Jobs ha deciso di passare al contrattacco promettendo un aggiornamento prossimo all'uscita (firmware 1.1.2) in grado di ribloccare definitivamente gli iPhone hackerati in circolazione, se non addirittura metterli fuori gioco nel peggiore dei casi. Da ciò si presume che dovrebbe essere qualcosa di veramente "tosto", visto che l'ultimo firmware 1.1.1, il teorico aggiornamento anti-sblocco, è durato solo 2 settimane. Naturalmene Apple, come sta facendo e continuerà a fare, non fornirà alcuna assistenza ai dispositivi "manipolati" e non funzionanti, anche in presenza di garanzia ancora valida.