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Binary Domain anche per PC dal 6 Aprile

Dopo aver ricevuto pressioni dagli utenti affinché rendesse disponibile il gioco anche per PC, SEGA li ha subito accontentati annunciando che la versione Windows sarebbe uscita ad Aprile. Oggi però abbiamo la data esatta, che corrisponde al 6 del mese prossimo come si può constatare anche dalla pagina ufficiale di Steam. Il gioco in questione è Binary Domain, sparatutto futuristico in terza persona che su console Xbox 360 e PlayStation 3 ha già debuttato un mese fa.

Ideato dal team interno Yakuza Studio per mano di Toshihiro Nagoshi – responsabile dell’omonima serie Yakuza – Binary Domain può sembrare all’apparenza il classico TPS, ma mai come in questo caso l’apparenza inganna. Questo titolo infatti ha avuto da subito successo non tanto per le meccaniche di gioco, per nulla innovative se non per il complesso sistema di gestione della squadra, quanto piuttosto per una trama degna di “Io, Robot” e per una IA dei nemici di tutto rispetto, elementi che contribuiscono a rendere l’azione di gioco divertente laddove sarebbe altrimenti risultata noiosa e scontata.

In single-player BD mette in scena una campagna durante la quale ogni scelta che prendiamo avrà delle conseguenze sugli sviluppi futuri; il protagonista è il capo di una squadra speciale chiamata a sventare l’invasione delle macchine in un’affascinante Tokyo del 2080, nella quale la tecnologia ha fatto sì che i robot siano arrivati ad avere sembianze e sentimenti di esseri umani. Nei panni di questo personaggio dovremo costantemente interagire con i membri della squadra non solo per impartire loro ordini tattici, ma anche per guadagnare la loro fiducia e far sì quindi che ci aiutino laddove i cyborg dovessero metterci in difficoltà. A disposizione avremo un sistema di coperture alla Gears of War e un vasto arsenale di armi, con possibilità di acquistare potenziamenti man mano che accumuliamo esperienza.

Presenti anche una modalità multiplayer competitiva (versus) e una cooperativa (co-op). Di seguito un breve trailer.

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