Bleszinski lascia Epic Games, è la fine di Gears of War?

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Come si può leggere direttamente sul sito di Epic Games, Cliff Bleszinski, storico designer della casa videoludica con sede nel North Carolina ha infine deciso di abbandonare (definitivamente?) la sua carriera, dopo un ventennio di successi legati soprattutto alle due serie di sparatutto Unreal e Gears of War.

Cliff Bleszinski - Bleszinski lascia Epic Games, è la fine di Gears of War?

E’ veramente la fine di Gears of War? Di certo lui difficilmente tornerà…

“CliffyB” era approdato in Epic un anno dopo la sua fondazione ad opera di Tim Sweeney, nel 1992, e nel ’94 sfornò il suo primo piccolo capolavoro, il platform a scorrimento Jazz Jackrabbit. E’ stato proprio il CEO e technical director di Epic a tessere le lodi di Bleszinski, dichiarando: in 20 meravigliosi anni con Epic, Cliff Bleszinski è divenuto un vero luminare del game design, ed i suoi contributi alle serie di “Unreal” e “Gears” hanno aiutato l’industria dei giochi a plasmarsi in ciò che è oggi.

Senza dubbio più “definitive” e liberatorie invece le parole del diretto interessato, che si è così espresso: faccio questo lavoro da quando ero un adolescente e, tralasciando il mio ultimo anno sabbatico, non mi sono mai fermato. Sono letterlamente cresciuto in questo business, come piace dire a Mike (si riferisce al presidente Michael Capps). E adesso che sono maturato, è tempo di un più che meritato riposo.

Ovviamente anche Mike Capps medesimo ha ringraziato Bleszinski per tutto quello che ha fatto per Epic, ma adesso la domanda che tutti si pongono è: Bleszinski si dedicherà mai ancora alla sua serie più cara (alias Gears of War)? E soprattutto, non avendo ancora raggiunto i 40, smetterà sul serio di fare il game designer o magari un giorno, in un futuro remoto, tornerà alla grande per dare il suo contributo all’industria videoludica? Di certo se uno come lui se ne va così, abbastanza “di punto in bianco”, noi giocatori possiamo solo sperare che per un Bleszinski che se ne va, ne escano fuori altri dieci (di questi tempi ci teniamo stretti con le cifre, ma la dura realtà è che sarà grasso che cola se un giorno ne vedremo anche solo uno di game designer con la stessa passione di “CliffyB”).