L’impatto di tutto ciò ha causato una perdita di 383 milioni di dollari, ossia una perdita per azione di circa 0,79 dollari. Tra i 94 milioni di dollari per ristrutturazione e relativi oneri, 16 milioni di dollari sono relativi agli oneri connessi all’ammortamento accellerato registrati nei costi di reddito ( 2 milioni di dollari) e spese per lo sviluppo del prodotto (14 milioni di dollari) con la maggior parte del saldo relativo ai recenti effetti globali di riduzione.
Facendo riferimento ad un periodo di sei mesi conclusosi il 2 gennio 2009, la società ha comunicato i dischi immessi sul mercato pari a 85 milioni di unità, ricavi di 5,3 miliardi di dollari, una perdita netta di 436 milioni di dollari e una perdita netta diluita per azione di 0,90 dollari. Perdita netta e perdita netta per azione comprendono 37 milioni di dollari per l’ammortamento di beni beni immateriali e gli altri oneri connessi alle acquisizioni della società e le spese relative alla ristrutturazione delle attività pari a 145 milioni di euro e spese pari a 271 milioni di dollari che riflettono un adeguamento sfavorevole alla valutazione dell’indennità relativa alle attività fiscali differite dell’azienda.
L’impatto globale di questi elementi fa registrare una riduzione del reddito pari a 453 milioni di dollari, pari a una diminuzione di circa 0,93 dollari per azione. Dei 145 milioni di dollari relativi alla ristrutturazione, 44 milioni di dollari sono relativi all’ammortamento accellerato registrati nei costi di reddito (30 milioni di dollari) e spese relative allo sviluppo del prodotto (14 milioni di dollari) con la maggior parte del saldo relativo ai recenti effetti globali di riduzione.
Steve Luczo, Chairman, Presidente e Chief Executive Officer di Seagate, ha così commentato i risultati finanziari: “ Continuiamo a credere che Seagate possa avere un futuro solido e che le prospettive per il mercato dello storage, nel lungo periodo, saranno positive; nonostante ciò, ci saranno nel breve periodo sfide che Seagate dovrà affrontare fino alla fine del 2009 e nel 2010. Il Consiglio di amministrazione e di gestione del team sta cercando di organizzare le nostre attività in relazione a questo periodo, organizzare la liquidità e rafforzare la costruzione dello stato patrimoniale al fine di assicurare la competitività dell’azienda in condizioni macroeconomiche sfavorevoli. Il nostro asset tecnologico, gli investimenti e le nostre capacità restano intatte. Continuiamo a credere che il punto di forza di Seagate, se pienamente sfruttato, si tradurrà in un incremento del nostro business”.