Kakà è vicino manchester city...beh 150 milioni di euro , chi li rifiuterebbe?robe da matti sti sceicchi , con tutti i soldi che hanno penso che tutta l'italia possono comprarsi.
Kakà è vicino manchester city...beh 150 milioni di euro , chi li rifiuterebbe?robe da matti sti sceicchi , con tutti i soldi che hanno penso che tutta l'italia possono comprarsi.
JUVENTUS UNICO AMORE.
kaka fa bene se vuole andarsene.. questo nuovo corso del milan non mi piace.. si pensa di più alla pubblicità che al gioco vero..
"Il senso della vita è dargliene uno." V. Maini
Kakà resta al Milan "Ho scelto col cuore, i soldi non contano"
Convulsa giornata di trattative con i dirigenti del Manchester City. A tarda sera l´intervento di Berlusconi. Che in televisione annuncia: "Ha rinunciato al denaro, continuerà con noi: è una sua vittoria"
«Kakà resta al Milan». Silvio Berlusconi lo annuncia in diretta al "Processo di Biscardi" alle undici di sera, alla fine di una giornata caotica, in cui il passaggio di Kakà al Manchester City era parso ai più imminente. Invece no. Invece ha prevalso la volontà del giocatore, che si è messo di traverso: «Per favore, lasciatemi al Milan», era stata la sua invocazione. Ribadita a Galliani, a Berlusconi, a suo padre Bosco, che era arrivato a Milano per discutere con il Milan e con Garry Cook, direttore generale del City.
Kakà non voleva il City, ma il Milan. Ha vinto lui. Berlusconi si occupa in prima persona dell´annuncio, regalando alla trasmissione di Aldo Biscardi su "7 Gold" uno scoop che stavolta proprio non è uno sgub, ma una notiziona che ferma le rotative di tutti i giornali, poi interverrà anche a Sky: «Quando mi sono sentito dire che da lui che preferiva restare - racconta il presidente del Milan - e che non avrebbe pensato di aver perso un´occasione per uno stipendio più alto, che privilegiava i valori della bandiera, i valori della vicinanza e dell´amicizia, il calore e l´affetto che gli hanno dimostrato anche in questi due giorni tutti i tifosi, allora io ho detto "evviva" e ci siamo idealmente abbracciati. Kakà è e resta al Milan. Lui non ha neppure atteso che l´offerta del Manchester City venisse formalizzata, perché si sente rossonero. Rimane perché ha con noi un contratto firmato in carta da bollo, ma a questo punto possiamo dire che è firmato col cuore. E´ una gioia per noi tenere un giocatore come lui, che con questa scelta si conferma un uomo straordinario, un esempio per tutti. I soldi sono importanti, ma non sono tutto. Kakà ha una dirittura morale straordinaria, sotto quella del Milan porta una maglia con scritto "io appartengo a Gesù". E´ un ragazzo con una forte spiritualità e questo l´ha portato a una decisione che è da ammirare». [Solo gli utenti registrati possono vedere questo collegamento. ]
Mentre Berlusconi continua a parlare in tivù, sotto casa di Kakà arrivano alcuni tifosi, perché la notizia si sparge in pochi minuti. Il giocatore si affaccia, ringrazia, saluta, esulta, lancia una sua maglietta, è un uomo felice che si è tolto un peso gigantesco dal petto. E´ la terza volta nella giornata che il brasiliano saluta il popolo dalla finestra: era già accaduto all´ora di cena un paio di volte, perché gli ultrà dopo aver manifestato sotto la sede di via Turati («Non si vende Kakà») erano andati sotto casa del giocatore, che li aveva salutati battendo una mano sul petto all´altezza del cuore, mentre nell´altra stringeva una maglia del Milan. «Ho scelto con il cuore, i soldi non contano», le prime parole di Kakà. In effetti quella del City è stata un´offerta eccezionale sul piano economico (15 milioni all´anno per cinque stagioni) ma estremamente nebulosa su quello tecnico: la seconda squadra di Manchester è solo potenzialmente un grande club, perché i munifici investimenti del magnate arabo Mansour bin Zayed devono ancora arrivare, anche se sono stati promessi, e in ogni caso il City non potrebbe giocare neanche la Champions League 2009-2010, visto che per ora naviga nella zona retrocessione della Premier. Andare a giocare dai Citizens, per Kakà, avrebbe anche significato la sparizione dal grande palcoscenico internazionale nel momento di maggior vigore atletico. Un po´ troppo, per un fuoriclasse di appena 26 anni.
A giochi fatti, Galliani dirà: «Ha prevalso il cuore sulla ragione. I tifosi devono ancora una volta ringraziare il presidente Berlusconi per questo sforzo economico, perché era una forte tentazione davanti ad una cifra da stra-record del mondo». Già, quei 100 milioni di sterline (circa 110 milioni di euro) che martedì scorso il City aveva offerto e che avevano fatto vacillare il Milan, fino a far dire a Berlusconi sabato scorso: «E´ un´offerta che non si può rifiutare», anche se il premier aveva preferito riferirsi all´offerta di ingaggio per Kakà, non a quella per il club. Ma si sa che con quei 110 milioni il Milan avrebbe aggiustato il bilancio per almeno tre anni, e per questo il club era stato indotto ad accettarli. Poi tutto è cambiato: le scelte di vita, allora, esistono ancora.
FONTE: LA REPUBBLICA (20 gennaio 2009)
25/01/09 - ORE 15:00
BOLOGNA[b]MILAN
8' Di Vaio (R)
12' Seedorf
16' Kakà
42' Kakà
59' Beckham
grande pippo inzaghi....2 partite 5 gol!!!!
nonostante gli anni resta un goleador!!!!!!
300 GOL di Pippo Inzaghi, olèèèèèèèèèèè!!
sono contento per inzaghi, spero possa continuare questa stagione così
super pippo e grande milan. speriamo che si siano svegliati e continuino cosi.
p.s. abbiati ha finito la stagione si pensa alla rottura/lesione dei legamenti del ginocchio in ogni caso la sua stagione è finita.
Bisogna partire da Pato, Kakà , Ambrosini Pirlo Senderos l'Inglesino, Zambrotta e Bonera.....metteri anche Inzaghi