Fosse stata solo la difesa...




Panucci Champions? Sogno finale Roma-Liverpool


19:24 del 15 settembre
Christian Panucci, il difensore della Roma, ha rilasciato un'intervista a Sky Sport 1.



Riparte la Champions League: che girone di qualificazione attende la Roma?

La squadra rumena ha tanti sudamericani, con grandi palleggiatori, e questo presume una partita difficilissima con grandi insidie. Negli anni ’80 anche lo Steaua Bucarest vinceva le Coppe dei Campioni, poi c’è stato un cambiamento politico, dovuto anche alla storia, ma calcisticamente sono delle migliori scuole. Per quanto riguarda il Bordeaux conosco Laurent Blanc, è stato mio compagno all’Inter. Sarà un girone assolutamente difficile. A Londra sono stato benissimo e ho vissuto un’esperienza di otto mesi veramente incredibile, anche a livello educativo, oltre che sportivo. Sono contento di tornare a Londra e di rivedere qualche vecchio compagno. Il Chelsea è una squadra difficile e forte.



Dove può arrivare la Roma in Champions League?

Una società come la Roma, che programma e che vuole crescere, e che non è mai stata a livello di Manchester Utd o Real Madrid, credo debba fare piano piano. Non si può pretendere che si arrivi ai livelli massimali in un anno o due. Fanno fatica le grandi a vincere una Champions ogni cinque-dieci anni, figuriamoci noi. L’immagine che ha dato la Roma negli ultimi tre anni credo che sia una bellissima immagine. E’ chiaro che passa tutto da una crescita generale, sia della società che della squadra. Noi vogliamo diventare nei prossimi anni una squadra che invece di arrivare ai quarti, cercherà di arrivare in semifinale per poi provare il grande sogno, senza fretta e senza isterismi.
L’obiettivo della nostra società è quello di migliorare. È chiaro che sono partiti giocatori importanti, ma ne sono arrivati altri. Speriamo che si integrino velocemente, anche se credo che le caratteristiche di questa squadra siano un po’ cambiate, perché abbiamo perso due esterni di grandissimo movimento senza palla e, soprattutto, abbiamo perso 22 gol, perché loro ne facevano tanti, tra Mancini e Giuly ne hanno fatti tanti. Forse siamo un po’ più equilibrati e forse questo può darci dei vantaggi.



Cosa ne pensi di Milan e Inter? E delle inglesi?

Il Milan è in un momento difficile, l’Inter per tradizione ha sempre fatto fatica in Coppa. Le inglesi sono in un momento della loro storia in cui sono molto forti, perché hanno soldi, hanno investito tanto. Chelsea, Manchester, lo stesso Arsenal: è un momento in cui loro sono sopra, ma come noi lo siamo stati per lungo tempo e lo saremo tra breve.
Probabilmente stanno sfruttando la situazione di una Nazione che sta molto meglio di noi, noi siamo un paese che in questo momento, magari, ha qualche difficoltà. Però, secondo me, noi italiani non sappiamo stare dietro a nessuno nel calcio, possiamo starci per qualche anno, ma poi arriviamo subito sopra agli altri.



Contro il Lione e contro il Real Madrid: due sfide importanti degli anni scorsi.

Sono state due svolte importanti della nostra immagine in Europa. Il Lione doveva vincere la Champions, aveva dominato il girone, aveva fatto cose grandissime, ma noi andammo lì e vincemmo. Con il Real Madrid vincemmo 2-1 in casa e poi lì trovammo la partita perfetta, facemmo una grande gara.
Forse come spessore mentale dobbiamo ancora crescere parecchio, perché tante volte poi perdiamo con squadre meno blasonate. Abbiamo momenti della stagione in cui facciamo un gioco corale veramente bello, perché ci divertiamo tra di noi. È chiaro che mantenerlo sempre per 90 minuti e per 50 partite l’anno è difficile. Noi in questi anni siamo andati alla ricerca del gioco collettivo, chiaramente con le individualità del campione.



Sulla finale di Roma.

È una competizione che la Roma non ha mai vinto e, anche se si giocasse al Polo Nord, ci vorrebbe andare. È chiaro che per la Roma, per tutto il movimento della Roma, sarebbe bello: arrivare in finale di Champions è qualcosa di straordinario, poi se capita a Roma è la ciliegina sulla torta.



Che finale vorresti vedere all’Olimpico?

Da tifoso dico Roma-Liverpool, però, secondo me, la sera prima non dorme nessuno a Roma, vanno tutti al Vaticano a pregare.
L’importante è che ci sia la Roma. Anche Roma-Manchester non mi dispiacerebbe, perché vincere la finale a Roma contro il Manchester vorrebbe dire dimenticare per sempre quel maledetto 7-1 che c’è stato all’Old Trafford.



Lo batteresti un rigore?

Sì. Se fossi l’ultimo, essendo a fine carriera, me lo porterei per i prossimi 50 anni, ci devo pensare, perché io non è che abbia poi tante possibilità, forse è meglio che mi tolga (ride, ndr).




Roma-Cluj: Convocati Totti e De Rossi. Il capitano 'Sono al 70%'


21:34 del 15 settembre
Francesco Totti, ai microfoni di Roma Channel, tranquillizza i tifosi: "Sento ancora un pò di fastidio al ginocchio, diciamo che sono al 70 per cento, posso dare il mio contributo. Ma contro il Cluj ci sono, deciderà Spalletti se impiegarmi dall'inizio oppure a partita in corso". Sulla crisi giallorossa: "Abbiamo fatto bene per tre anni di seguito e sicuramente faremo bene anche quest'anno. Adesso siamo un po' in rodaggio, ma penso che faremo sa un grande campionato che una grande Champions. Tensioni nello spogliatoio? "L'importante è che noi sappiamo che il gruppo è e rimarrà sempre unito. Tra noi e il mister c'è sempre un ottimo rapporto". I nuovi innesti non hanno ancora convinto del tutto, ma Totti dà fiducia ai compagni: "Sono giocatori di grande spessore, che a noi servivano per fare il salto di qualità. L'inizio è difficile per tutti, ma si integreranno presto con il gruppo". Se Totti è il presente della Roma, il futuro è Daniele De Rossi, erede ideale del capitano giallorosso: "Per Daniele non ci sono più aggettivi. Migliora di giorno in giorno e non mi sono stupito di quando ha fatto quei grandi gol in Nazionale".

19.51 Anche Francesco Totti e Daniele De Rossi sono tra i convocati della Roma per la gara di domani con i romeni del Cluj. Il mediano della Nazionale, che era alle prese con un infortunio al collo, ha recuperato a tempo di record. Tornano a disposizione anche Philippe Mexes (problema ad un ginocchio) e Mirko Vucinic (lombalgia), restano fuori Perrotta e Juan.

I convocati:
AQUILANI
ARTUR
BAPTISTA
BERTAGNOLI
BRIGHI
CASSETTI
CICINHO
DE ROSSI
LORIA
MARANGON
MENEZ
MEXES
MONTELLA
OKAKA
PANUCCI
PIZARRO
RIISE
TADDEI
TONETTO
TOTTI