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Discussione: [Guida] I Componenti del PC

  1. #1
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    Predefinito [Guida] I Componenti del PC

    Introduzione.

    Il PC è uno strumento che, in questi ultimi anni, è divenuto fondamentale sopratutto in ambito lavorativo. Perchè questa macchina possa essere sfruttata al meglio è necessario acquisire delle conoscenze, sia software che hardware, tali da non "affogare nel classico bicchier d'acqua" al primo problema che si presenta.

    Perchè un pc possa funzionare sono necessari i seguenti componenti:

    MOTHERBOARD (scheda madre)

    CPU (Central Process Unit o processore)

    RAM (random access Memory o memoria centrale)

    VGA (Video Graphic Accelerator, scheda video)

    HDD (Hard Disk, memoria di massa)

    PSU (Power Supply Unit, alimentatore)

    cavetteria varia.

    Questa piccola guida ha lo scopo di far conoscere quanto sopra elencato a chi non ha mai avuto l'occasione di aprire il case del proprio pc.

    Fig.1 Interno di un PC con cpu AMD.

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    Fig.2 Interno di un PC con cpu Intel e scheda video Nvidia..

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    Ultima modifica di Shima78; 11-09-2008 alle 09:56

  2. #2
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    Scheda madre.

    La motherboard è senza dubbio l'hardrware più importante di tutto il pc poichè si possono installare cpu, ram, vga e scheda audio. La scheda video, generalmente solo nei prodotti di categoria entry-level, è possibile trovarla già integrata.
    Questa scelta si rivela un'arma a doppio taglio poichè il contenuto esborso si ripercuote negativamente nelle prestazioni generali del sistema. Difatti una scheda video integrata offre prestazioni scadenti nelle applicazioni 3D, come i videogames, oltre a "rubare" un quantitativo fisso della ram intsallata nel pc. In breve, se la nostra macchina possiede 2048 MB di ram ed una vga integrata dotata di 256 MB condivisa, la memoria che potrà usare il nostro pc sarà di 1792 MB (2048-256).

    L'offerta da parte del mercato è decisamente elevata e ciò non permette uan facile identificazione del prodotto che meglio risponde alle esigenze del singolo utente. La prima cosa è valutare l'uso del pc, è sciocco spendere 150 € per un hardware che verrà installato in un computer destinato per navigare ed usare il pacchetto Office. La seconda cosa, non meno importante, è conoscere la predisposizione del nostro case per schede in formato diversi.


    Fig 1. Dimensioni delle schede madri attualmente reperibili.

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    In ambito Desktop i formati più utilizzati sono gli ATX ed i m-ATX


    Fig 2 . ASUS P5E3 Premium (socket Intel LGA 775, chipset Intel X48)

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    Fig 3. Gigabyte GA-X38-DQ6 (socket Intel LGA 775, chipset Intel X38)

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    Fig 5. DFI LanParty LT X38-T2R (socket Intel LGA 775, chipset Intel X38)

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    Fig 5. XFX NForce 780i SLI (socket Intel LGA 775 chipset Nvidia 780i)


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    E' stata decisa la pubblicazione delle foto di numerosi brand per far notare la differenza di colorazione e disposizione delle slot e porte.

    Impariamo a conoscere la scheda madre.

    E' fondamentale, per chi decide di assemblare pc da zero o anche in caso di necessità, una rapida individuazione delle porte e delle slot presenti nella piastra anche per verificare il corretto inserimento di fili ed hardware in caso di malfunzionamento della nostra macchina.


    Fig. 6 Gigabyte GA-X38-DQ6 in dettaglio.

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    Socket: il socket, in italiano "zoccolo", è il luoho dove viene installata la cpu. In commercio ne esistono molti ma quelli più diffusi sono l'LGA 775 di Intel ed gli AM2 ed AM2+ prodotti da AMD.
    L'installazione della cpu è un'operazione molto dleicata, difatti la torsione o la rottura di uno dei pin (o piedini) presenti nella base del socket impedisce il funzionamento della cpu, pena l'inevitabile sostituzione della motherboard.

    Chipset: Il Chipset è suddivdile in due "zone" Il Northbridge ed il Southbridge. Il Northbridge è collocato vicino al socket ed ha il ruolo fondamentale di comunicare con componeti ad alta velocità come ram, cpu e le slot dove vengono installate una o più schede video.
    Il Southbridge ho il compito di gestire le periferiche bassa velocità, come sata, ide, raid, ethernet, usb, fireware ed anche il BIOS.

    Alimentazione: L'alimentazione del sistema è permessa da un connettore a 24 pin di colore bianco allocata sul bordo della scheda ha lo scopo di alimentare il sistema e da Tuttavia le schede moderne necessitano di un alimetazione ausiliaria e questa è garantita da un secondo, a 4 o 8 pin, anch'esso colorato in bianco, posizionato vicino al Northbridge.

    RAM: Le Motherboard con socket LGA 775, AM2 ed AM2+ supportano la modalità dual channel interlevel, ovvero la possibilità di mettere due banchi gemelli su slot alternate. DIMM1-DIMM3 o DIMM2-DIMM4. Per fare questo è suffciente mettere i banchi di ram su slot dello stesso colore.
    Prima di acquistare delle ram è consigliabile leggere i vari libretti di istruzioni in dotazione alla scheda per evitare eventuali incompatiblità.

    Slot AGP, PCI, PCI-EX: Questi tipi di slot sono connettori su cui è possibile installare schede video, schede audio, controller ecc. Sono riconoscibili dal colore e sopratutto dalla lunghezza. La slot PCI-EX 16x, riconoscibile anche grazie alla grappetta sulla slot stessa, è sicuramente più lunga ed è dedicata alle vga moderne. Le slot AGP,tranne qualche eccezione, ormai cadute in disuso poichè tali schede video sono quasi del tutto fuori di produzione. Il connettore AGP è riconoscibile poichè è colorato in marrone. le slot pci sono ancora molto utili prorio perchè vi è possibile installare hardware agiiuntivi come ad sempio l'acquisizione video. Infine le più corte sono le PCI-EX 1X e sicuramente più veloci delle pci su cui è possibile montare anche piccole schede audio, come la Supreme FX, spesso comprese nel bundle di una motherboard.
    Lo standarda pci-ex 16x ha permesso la possibilità di accoppira e più schede video, a patto che abbiano lo stesso chip, in postazioni chiamate SLI, la piattaforma di Nvidia, o Crossfire, per ATI.


    Fig 7. Postazone multischeda SLI e Crossfire.

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    Fig 8. ASRock 939 Dual-SATA2 scheda ibrida con slot AGP 8x e PCI-EX 16x. (socket 939, Northbridge: ULi® M 1695, Southbridge: ULi® M 1567)

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    Connettori vari:

    Floppy: il floppy ha un connettore nero che in molti modelli è posizionato accanto al connettore a 24 pin dell'alimentazione.

    Connettore IDE, ATA, PATA: nonostante sia un pò datato la possibilità di collegare periferiche IDE, ottiche o HDD, alla scheda è tutt'ora possibile.

    Porte SATA: Analogamente ai dispositivi IDE, anche su sata e sataII, è possibile installare drive ottici e magnetici. Queste porte sono più veloci delle IDE a costo anche di qualche € in più. Le sata possono essere divise in due classi: Le ich e le più lente JMicron.
    La modalità raid è compatibile sia con le ich che con le jmicron, tuttavia, è preferibile un raid su ich rispetto alle JMicron poichè più lento. Le Jmicron e le ich sono facilemnte distinguibili in quanto sono di colore diverso.


    Fig. 9: Asus P5K Premium Wi-Fi (socket Intel LGA 775, chipset Intel P35)



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    Connettori USB, Fireware, accensione.

    Questi dispositivi sono di facile individuazione in quanto la colorazione o la disposizione all'interno del pcb e simile .

    USB --->Blu
    Fireware ---> rosso
    Accension, reset e led ---> bianchi

    Le schede sin'ora visualizzate sono per il mercato desktop, tuttavia il settore server è quello più interessante vista la potenza di calcolo necessaria. Per tale motivo, Intel ha lanciato circa 1 anno fà la piattaforma Skulltrail una scheda madre dual cpu, su socket 771, con ben 4 slot pci-ex per l'installazione di altrettante vga.


    Fig. 8. Piattaforma Intel Skulltrail (socket 771)

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    Ultima modifica di Shima78; 11-09-2008 alle 12:25

  • #3
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    CPU

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    Nel 1968 Robert Noyce e Gordon Moore lasciano la Fairchild e fondano la Intel. Il terzo dipendente fu Andrew Grove, che diresse l'azienda dal suo arrivo negli anni Sessanta fino al suo pensionamento, avvenuto negli anni Novanta, facendola diventare una tra le più grandi multinazionali del mondo.
    Intel all'inizio produceva componenti per memorie e, durante gli anni settanta, era divenuta leader nella produzione di memorie DRAM, SRAM e ROM. Da quando però nel 1971 Marcian Hoff, Federico Faggin, Stanley Mazor e Masatoshi Shima inventarono il primo microprocessore, l'Intel 4004, gradualmente fino agli anni ottanta la produzione si spostò verso quella delle cpu facendo diventare Intel un colosso in questo settore.


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    Il primo maggio 1969 Jerry Sanders e sette amici fondano la Advanced Micro Devices.
    Nel 1975 lanciano sul mercato la prima memoria RAM marchiata AMD, la Am9102. Inoltre lo stesso anno presentano AMD 8080, una variante dell'Intel 8080 che lancia l'azienda di Sunnyvale nel mondo dei microprocessori. .
    Intorno al 1980 AMD si impone come uno dei principali competitori di Intel nel mercato dei processori x86-compatibili
    .



    Negli ultimi 30 anni le cpu hanno avuto in incremento di prestazioni mai pensato.
    Dalle prime cpu a 4 bit, come il 4004 di Intel con 700 KHz di clock, fino alle attuali architetture Core 2 di Intel e Phenom di AMD.

    Negli ultimi 30 anni le cpu hanno avuto in incremento di prestazioni mai pensato.
    Dalle prime cpu a 4 bit, come il 4004 di Intel con 700 KHz di clock, fino alle attuali architetture Core 2 di Intel e Phenom di AMD.

    Architetture Intel:

    Processori a 4 bit e a 8 bit

    4004
    4040
    8008
    8080
    8085

    Processori a 16 bit: la famiglia x86

    8086
    8088
    80186
    80188
    80286

    Processori a 32 bit x86: la piattaforma IA-32

    La gamma 386

    80386SX
    80386DX
    80386
    80386EX
    80386SL

    La gamma 486

    80486SX
    80486DX
    80486DX2
    80486DX4
    80486SL

    La gamma Pentium

    Pentium - (P5, P54, P54C)
    Pentium MMX - (P55C)
    Pentium II - (Klamath, Deschutes)
    Pentium III (Katmai, Coppermine, Tualatin)
    Pentium 4 - (Willamette, Northwood, Prescott, Cedar Mill)
    Pentium 4 Extreme Edition (alias Pentium 4 EE) - (Gallatin, Prescott)
    Pentium D - (Smithfield, Presler)
    Pentium Extreme Edition (alias Pentium X) - (Smithfield, Presler)
    Versioni per computer desktop economici
    Celeron - (Covington, Mendocino, Coppermine-128, Tualatin, Willamette, Northwood)
    Celeron D - (Prescott-V, Cedar Mill)

    La gamma Core

    Core 2 Duo - (Conroe, Allendale, Wolfdale, Ridgefield)
    Core 2 Quad - (Kentsfield, Yorkfield)
    Core 2 Extreme - (Conroe, Kentsfield, Yorkfield)
    Pentium Dual Core - (Conroe-L, Wolfdale-L)
    Celeron (serie xxx) - (Conroe-L, Wolfdale-L)
    Celeron Dual Core - (Conroe-L, Wolfdale-L)


    Processori Server

    Pentium Pro - (P6)
    Pentium II Overdrive - (P6T)
    Pentium II Xeon - (Drake)
    Pentium III Xeon - (Tanner, Cascades)
    Xeon DP - (Foster, Prestonia, Nocona, Irwindale, Sossaman, Paxville DP, Dempsey, Woodcrest, Clovertown, Wolfdale DP, Harpertown, Gainestown, Gulftown)
    Xeon MP - (Foster, Gallatin, Cranfords, Potomac, Paxville, Tulsa, Clovertown MP, Tigerton, Dunnington, Beckton)

    La serie Pentium Mobile

    Mobile Pentium MMX - (Tillamook)
    Pentium II-M - (Tonga)
    Mobile Pentium II PE - (Dixon)
    Pentium III-M - (Tualatin)
    Pentium 4-M - (Northwood)
    Mobile Pentium 4 - (Northwood)
    Pentium M - (Banias, Dothan)

    La gamma Core Mobile

    Core Duo - (Yonah)
    Core Solo - (Yonah)
    Core 2 Duo - (Merom, Penryn, Perryville)
    Core 2 Extreme - (Merom, Penryn)


    Architetture AMD:

    Serie Am2900 (1975-1987)
    Am2901 4-bit-slice ALU
    Am2902 Look-Ahead Carry Generator
    Am2903 4-bit-slice ALU, with hardware multiply
    Am2904 Status and Shift Control Unit
    Am2905 Bus Transceiver
    Am2906 Bus Transceiver with Parity
    Am2907 Bus Transceiver with Parity
    Am2908 Bus Transceiver with Parity
    Am2909 4-bit-slice address sequencer
    Am2910 12-bit address sequencer
    Am2911 4-bit-slice address sequencer
    Am2912 Bus Transceiver
    Am2913 Priority Interrupt Expander
    Am2914 Priority Interrupt Controller
    Serie 29000 (1987-1995) [modifica]
    AMD 29000 (Chiamato anche 29K)
    AMD 29027 FPU
    AMD 29030
    AMD 29050 con FPU integrata
    AMD 292xx embedded processor

    Processori compatibili x86

    Processori a 8 bit costruiti sotto contratto con Intel (1974-1979)

    8080A

    Processori a 16 bit costruiti sotto contratto con Intel (1979-1991)

    8086
    8088
    80286

    La piattaforma IA-32: Processori x86 a 32 bit

    L'architettura Amx86 (1991-1995)

    Am386
    Am486
    Am5x86

    L'architettura K5 (1995)

    AMD K5 (SSA5, 5k86)

    L'architettura K6 (1996-2001)

    AMD K6 (NX686, Little Foot)
    AMD K6-2 (Chompers, CXT)
    AMD K6-2-P
    AMD K6-III (Sharptooth)
    AMD K6-2+
    AMD K6-III+

    L'architettura K7 (1999-2005)

    Athlon Classic (Argon, Pluto, Orion, Thunderbird)
    Athlon XP (Palomino, Thoroughbred-A, Thoroughbred-B, Thorton, Barton)
    Athlon 4 (Corvette)
    Athlon XP-M (Thoroughbred A/B, Barton, Dublin)
    Duron (Spitfire, Morgan, Applebred)
    Duron-M (Camaro, Mobile Morgan)
    Sempron (Thoroughbred-B, Barton)

    Settore Server

    Athlon MP (Palomino, Thoroughbred A/B, Barton)

    L'architettura K8

    Athlon 64 (ClawHammer, Newcastle, Winchester, Venice, San Diego,Orleans, Lima)
    Athlon 64-M (ClawHammer, Odessa, Oakville, Newark)
    Athlon 64 FX (SledgeHammer, ClawHammer, Toledo, San Diego)
    Athlon 64 X2 (Manchester, Toledo, Windsor, Kuma, Brisbane)
    Sempron (Paris, Palermo)
    Sempron-M (Dublin, Georgetown, Sonora)

    L'architettura K10 (2007)

    Opteron
    Quad-core Opteron (Barcelona)
    Phenom
    Phenom X3 (Toliman)
    Phenom X4 (Agena)
    Phenom FX (Agena FX)

    Settore mobile

    Turion 64 (Lancaster)
    Turion 64 X2

    Settore Server

    Opteron
    Single-core Opteron (SledgeHammer, Venus, Troy, Athens)
    Dual-core Opteron (Denmark, Italy, Egypt)


    I Core 2. L'architettura.

    Fig 1. Immagine della cpu Core 2 Duo con socket LGA 775

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    Fig. 1a. Architettura di un Core 2 Duo Penryn a 45 nm.

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    Intel ed AMD sin dagli albori delle cpu a core singolo hanno seguito strategie diverse. La casa di santa Clara ha sempre puntato ad aumentare il clock e la cache della cpu. L'espansione della cache nelle cpu Intel è stata una scelta obbligata in quanto, l'adozione del controller posizionato nel Northbridge, richiede una quantità di cache tale da evitare rallentamenti della cpu stessa. Questa strategia si è rivelatata, i Pentium 4 ne sono la prova, sbagliata in quanto l'aumento delle frequenze provocano inevitabilmente l'innalzamento dei consumi e del calore da dissipare. AMD ha seguita la strana diametramente opposta integrando il controller nella cpu tale da rendere la cpu altrettanto veloce senza ricorrere a clock eccessivi.
    Anche nelle prime cpu dual-core Pentium D e gli Athlo64 X2 AMD ha primeggiato perchè si sono basati sulle architetture delle corrispettive cpu a core singolo di Intel e di AMD.
    Dal settembre del 2006 Intel è riuscita a ribaltare questa situazione, grazie anche alla riduzione del processo produttivo, con i Core 2 Duo con core Allendale e Conroe. La forza dei C2D è dovuto ad un archiettura completamente ridisegnata con un aumento dei transistor installabili grazie al processo produttivo a 65 nm. AMD invece si è limitata a lancire qualche piccolo aggiornamento degli X2 espandendo gamma anche con poche revisioni a 65 nm, che ne hanno ridotto il consumo, e due cpu , la 5000+ X2 e la 6200+X2 Black Edition. Quest'ultime hanno il vantaggio del moltiplicatore sbloccato in alto adatto a chi ama praticare l'overclok.
    La politica commerciale adottata da AMD è stata l'abbassamento dei prezzi tali da indirizzare utenti con un budget ristretto a possedere una cpu dual core.

    I core 2 Quad: cpu quad core die shrink.


    Il primo processore quad core, denominato qx6700, è stato lanciato da intel a fine luglio del 2006. Intel ha usato la via più breve per ottenere una cpu quad core: Installare all'interno due cpu dual core.

    Fig. 2. Immagine del die di un Core 2 Quad QX6700

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    Queste cpu hanno aumentato le loro prestazioni di ben il 63 % rispetto alla stessa cpu dual core!!!
    Purtroppo il rovescio è della medaglia sono i ben 130 w di consumo della cpu nonostante il processo produttivo a 65 nm. Questa cpu ha un clock di 2.66 GHz con ben 8 MB di cache. I 4 core offrono una potenza di calcolo senza paragoni che si rivela essere decisamente utile in caso si usino applicazioni pesanti come l'editing grafico o video. Fortuanatamente le cpu quad core a 65 nm sono stati revisonati fino allo step G0 che ha permesso di abbassare il consumo fino a 95 W, tale da garantire un notevole potenziale di overclock, grazie ache ad un bus di 266 MHz abbinato ad un motiplicatore abbastanza alto.
    Anche nelle cpu quad core a 45 nm (core Yorkfield) Intel ha mantenuto il die shrink. la miniarizzazione ha ridotto, sia il consumo energetico che la superficie del die tale da permettere una cpu più fredda. Le cpu Penryn sono un aggiornamento dell'architettura Conroe anche se integrano alcune instruzioni in più a differenza dei primi Core 2. Ciò nonostante è possibile definirlo come una prodotto di transizione poichè le cpu nehalem oltre al cambio di socket integreranno il controller e saranno quad nativi. Quest'ultima caratteristica permetterà di avere una cache di terzo livello con modalità tri-channel, ovvero 3 banchi di ram che lavorano contemporaneamente.


    AMD Phenom X4. I primi quad nativi.

    Fig. 3 e 3a. Die di un Phenom x4

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    La risposta di AMD all'architettura core è stato il progetto Phenom, che non era altro che un affinamento della architettura Hammer del 2003, questo variava rispetto agli X2 non solo per numero di cores ma per l'architettura esterna , sta volta di tipo monolitico, infatti è stata la prima in assoluto AMD ad introdurre questa superiorità tecnica purtroppo non sfruttata, ossia con cores nativi e indipendenti con L2 propria ognuno comunicanti fra loroattraverso la L3 per rafforzare in maniera evidente la potenza multitread, inoltre il tutto condito con un nuovo controller a 128bit unico e non 2 da 64 come prima con HT3 dedicato alle DDR2 e non più alle DDR con freq da 3.6 a oltre 4Ghz.
    Agena era il nome in codice desktop, Barcellona il server. Mentre in ambito server ha riscosso un buon successo, la versione Phenom desktop sembrerebbe essersi rivelato non all'altezza e dotato di grandi consumi, anche eccessivi e scarse potenzialità in OC.

    Ben presto dovrebbero venire fuori i Deneb ossia un ulteriore affinamento della architettura Hammer l'ultimo probabilmente, la sua massia aspirazione che dovrebbe riportare l'equilibrio. Dotato di una tecnica di affinamento del silicio migliore, l'utilizzo del processo produttivo a 45nm e il triplo della cache L3 con abbassamento della sua latenza e nuove istruzioni multimediali, frequenze superiori e una propensazione all'overclock.

    Comparativa tra le cp AMD ed Intel.

    Per valutare i consumi dei processori Phenom X3 e Phenom X4 sono stati utilizzati due differenti piattaforme chipset: accanto a quella NVIDIA nForce 780a, con la scheda madre Asus Formula Chrosshair II, ed è stata abbinata una scheda madre dotata di chipset AMD 790FX, il modello Sapphire Pure CrossfireX 790FX. Sono stati utilizzati nelle rilevazioni solo i processori dei quali posseduti un sample finale, non volendo ricavare attraverso interventi sul moltiplicatore di frequenza i livelli di consumo degli altri processori Intel e AMD inseriti nell'analisi.

    Questa la restante componentistica utilizzata:


    scheda madre per processori Intel: Gigabyte GA-X48T-DQ6 (chipset Intel X48 Express)
    memoria: 2x1 Gbyte, DDR2 per piattaforme AMD e DDR3 per quelle Intel
    hard disk: Western Digital Caviar SE 1200JS (7.200 rpm, 120 Gbytes)
    scheda video: NVIDIA GeForce 8800 GTX (768 Mbytes di memoria video).

    Rendering e compressione


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    Editing Video

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    Giochi

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    Editing audio

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    Consumi

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    L'overclock

    Per alcuni l'overclock è una filosofia di vita, per altri una necessità. ma cos'è l'overclock?

    La traduzione italiana sarebbe oltre il clock ovvero aumentare la frequenza della cpu al fine di ricavare delle performances migliori. Quando si effettuano upgrade (aggiornamenti hardware), ad esempio la sostituzione della vecchia scheda video, è necessario portare fuori delle specifiche il processore perchè potrebbe essere troppo lenta per sfruttare adeguatamente il nuovo hardware.

    Il classico fenomeno di cpu lenta è il continuo scattare di un videogames nonostante i frames, o fotogrammi, siano alti.
    La prima cosa da fare prima di overcloccare un hardware è migliorare il sistema di raffreddamento. Difatti l'aumentare della frequenza comporta emissioni termiche superiori che devono essere necessariamente dissipate tali da ridurre il pericolo di danneggiamenti della cpu.
    Il classico esempio di una cattiva dissipazione è la fusione della cpu con attaccamento sul socket. Per evitarlo la prima cosa da fare è sostituire la pasta termica abbinata ad un dissipatore nuovo, possibilmente in rame, con maggior efficienza dissipante.

    Onde evitare la cottura della cpu è necessario anche settare la frequenza di pci-ex, AGP e pci.

    Una tecnica è quella di aumentare il moltiplicatore della cpu. Generalmente questa qualità è posseduta da processori costosi come la versione Extreme di Intel o la BE (Black Edition) di AMD.
    Il secondo metodo per fare overclock è salire di FSB (Front Side Bus) con l'ausilio delle ram.
    Per dar stabilità al sistema è necessario l'aumento del vcore che è la tensione di alimentazione del processore.
    Ultima modifica di Shima78; 12-09-2008 alle 09:03

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    RAM


    la random access memory (ram), è una memoria di tipo volatile, nel senso che mantiene le informazioni solo quando è sottoposta ad alimentazione. è inoltre il supporto di memoria su cui è possibile leggere e scrivere informazioni con un accesso "casuale", ovvero senza dover rispettare un determinato ordine, come ad esempio avviene per un nastro magnetico.
    Una caratteristica distintiva della ram consiste nella possibilità di leggere e scrivere in memoria, in modo semplice e rapido.
    Il termine è correntemente attribuito a supporti di memoria a stato solido facenti parte dell'hardware installato su un computer.
    L'uso della memoria ram è comune a tutte le architetture hardware, sia a singolo processore che multiprocessore e costituisce la memoria primaria dell'elaboratore.
    A seconda dall'architettura usata, la cpu può accedere direttamente alla memoria oppure accedervi tramite appositi controller. Nel caso di sistemi multiprocessore, la memoria primaria può essere condivisa da più processori oppure può essere partizionata, nel qual caso ogni processore dispone di una memoria privata. Esistono anche architetture miste dove è presente sia una memoria primaria condivisa da tutti i processori che una memoria privata dedicata ad ognuno di essi.
    Il processore carica dalla ram, quando non presenti nella propria cache interna, le istruzioni da eseguire e i dati da elaborare per poi riscriverli nuovamente in ram. Poiché generalmente è più lenta del processore, la sua velocità è un fattore determinante per le prestazioni dell'intero calcolatore.
    Caratteristica comune a tutti i tipi di ram utilizzati per la memoria principale è quella di perdere il proprio contenuto nel momento in cui viene a mancare l'alimentazione elettrica. Sono allo studio altri tipi di memoria, basati su altri principi, che in futuro potrebbero consentire di superare questa limitazione.

    tipi di ram

    sram


    interno di una memoria ramnelle sram, acronimo di static random access memory, ovvero ram statica ogni cella è costituita da un latch realizzato da due porte logiche.
    Consentono di mantenere le informazioni per un tempo infinito, sono molto veloci, consumano poco e quindi dissipano poco calore. La necessità di usare molti componenti, però, le rende molto costose e difficili da impacchettare.
    Sono solitamente usate per le memorie cache, dove elevate velocità e ridotti consumi sono caratteristiche fondamentali.

    dram

    memoria dimm ddrla dram, acronimo di dynamic random access memory, ovvero ram dinamica, è costituita, a livello concettuale, da un transistor che separa un condensatore, il quale mantiene l'informazione, dai fili di dati. A livello pratico non viene usato un vero condensatore ma si sfruttano le proprietà elettrico/capacitive dei semiconduttori. è così possibile usare un solo componente per ogni cella di memoria, con costi molto ridotti e la possibilità di aumentare notevolmente la densità di memoria.
    A causa del non perfetto isolamento il condensatore si scarica, quindi dopo un breve lasso di tempo il suo contenuto diventa inaffidabile. Si rende necessario perciò ricaricarlo, l'operazione è detta di "refreshing", provvedendo ad eseguire un'operazione di lettura fittizia e riscrittura entro il tempo massimo in cui il contenuto può essere considerato ancora valido. Queste operazioni sono eseguite da un circuito interno alle memorie stesse. Oltre a comportare un certo dispendio di energia rendono più lenta la memoria in quanto, mentre si sta eseguendo il rinfresco, non è possibile accedervi. Le memorie dram si possono considerare abbastanza affidabili anche perchè molto spesso ad ogni riga della memoria è associato un bit di parità, che consente di individuare eventuali errori singoli all'interno della riga, oppure una serie di bit (log n), che opportunamente impostati nel momento di ogni scrittura, generano il codice di hamming corrispondente, che consente di individuare e correggere errori singoli e individuare errori doppi.
    é importante sottolineare come l'operazione di lettura sia distruttiva, in quanto nel momento in cui un dato viene letto viene anche perso; risulta quindi necessaria la sua riscrittura immediata e questo porta a uno spreco di tempo.
    Le dram sono asincrone, ovvero l'accesso in scrittura ed in lettura è comandato direttamente dai segnali in ingresso al contrario delle memorie sincrone in cui il passaggio da uno stato all'altro è sincronizzato ad un segnale di clock.
    Sono generalmente usate per la memoria principale del sistema perché consentono di ottenere un grande capienza e sono economiche.

    sdram

    memoria sodimm ddr, utilizzata per i personal computer portatili.la sdram, acronimo di synchronous dynamic random access memory, ovvero dram sincrone, si differenzia dalla dram normale per il fatto che l'accesso è sincrono, ovvero governato dal clock.
    è un tipo di ram utilizzata nelle dimm per la memoria principale dei personal di tipo pentium e successivi. Un segnale di clock temporizza e sincronizza le operazioni di scambio di dati con il processore, raggiungendo una velocità almeno tre volte maggiore delle simm con edo ram.

    ddr sdram

    la ddr sdram, acronimo di synchronous dynamic random access memory double data rate, ovvero sdram con data rate doppio, si differenzia dalla sdram per il fatto che consente il trasferimento dei dati sia sul fronte di salita del clock sia su quello di discesa, consentendo così di raddoppiare la banda teorica (in pratica, l'overhead dell'accesso iniziale alla memoria rende minore l'incremento di prestazioni). Sono ottenute organizzando la memoria in due banchi separati, uno contiene le posizioni pari, a cui si accede sul fronte positivo del clock, e l'altro le posizioni dispari, alle quali si accede sul fronte negativo del clock.

    feram

    la feram, acronimo di ferroelectric dynamic random access memory, ha la peculiarità di mantenere i dati senza l'ausilio del refresh di sistema. Utilizzano un materiale denominato ferroelettrico che ha la capacità di mantenere la propria polarizzazione anche dopo esser scollegato dalla fonte energetica.

    memoria a cambiamento di fase.

    per approfondire, vedi la voce memoria a cambiamento di fase.
    Le memoria a cambiamento di fase sono delle memorie ad accesso casuale che utilizzano il cambiamento di fase di un materiale per memorizzare le informazioni. Questo permette alle memoria di mantenere le informazioni anche senza alimentazione, come le memorie flash ma rispetto a queste hanno alcuni vantaggi. La principale è la velocità di scrittura che può arrivare ad essere più rapida di 30 volte, come ciclo di vita 10 volte maggiore e nota non trascurabile un costo minore dato dalla lavorazione più veloce.


    fonte wikipedia.

    Quanta ram occorre?

    La quantità di ram da installare è proporzionale all'uso che si fà del pc. Se si è deciso di installare Windows Vista i 4 GB sono obbligatori anch se il Services Pack 1 ha risolto numerosi problemi, tra cui la pesantezza, che affiggevano l'ultimo sistema operativo Microsoft.

    Le memorie più diffuse, grazie anche ad un costo relativamente basso, sono le DDR2 con 800 MHz di frequenza. Da circa 1 anno sono disponibili anche le DDR3 ma attualmente, causa anche un costo non trascurabile, non si sono molto diffuse.

    Inoltre le latenze eccessive vanificano tutti i benefici ottenibili da frequenze alte (1.600-1800 MHz).

    Come scegliere il tipo di ram.

    L'offerta dei produttori è decisamente alta e per questo motivo scegliere il modello è decisamente impegnativo.
    Se l'uso del pc è il classico internt ed office è inutile spendere anche centinaia di euro per 2 GB di DDR3, ma sono sufficienti i classici 2 GB DDR2 ad 800 MHz a patto che si usi XP come SO. La cosa fondamentale è scegliere sempre prodotti di marca poichè le ram OEM generalmente sono di scarsa qualità, hanno prestazioni basse e possono essere causa di eventuali instabilità del sistema.
    Ultima modifica di Shima78; 17-09-2008 alle 08:56

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    Scheda video.


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    Jen-Hsun Huang, Chris Malachowsky e Curtis Priem fondarono la compagnia nel gennaio del 1993 e stabilirono la sede in California nell'aprile 1993; la sua attività iniziò a crescere tra gli anni 1997 e 98, quando fu lanciata la gamma di processori grafici per PC RIVA. Nel . Alla fine dell'anno presentò la GeForce 256, il primo modello della gloriosa serie. Nel 2000 NVIDIA acquisì la rivale 3dfx, una delle più grandi compagnie negli anni novanta. Nonostante le difficoltà incontrate successivamente con la serie GeForce FX, la società sarebbe poi riuscita a rimontare lo svantaggio su ATI con le serie GeForce 6 e 7, e ponendosi come apripista nel territorio inesplorato delle DirectX 10 con la serie GeForce 8. Nel febbraio 2008 ha acquisito Ageia Technologies, azienda specializzata nello sviluppo componenti hardware deputati all'accelerazione dei modelli fisici utilizzati dai videogiochi.

    Schede video

    Modelli e caratteristiche

    NVidia

    NV1 - La prima scheda video prodotta da NVIDIA.
    NV2 - Il secondo processore grafico NVIDIA, mai ultimato.
    RIVA 128 e RIVA 128ZX - Supporto per DirectX 5 e OpenGL 1; la prima scheda con supporto DirectX dell'azienda.
    RIVA TNT e RIVA TNT2 - Supporto DirectX 6 e OpenGL 1; la serie che ha regalato il successo alla NVIDIA.
    GeForce 256 - Supporto DirectX 7 e OpenGL 1, transform & lighting via hardware, introduce le DDR.
    GeForce 2 - DirectX 7 e OpenGL 1
    GeForce 3 - DirectX 8.0 e OpenGL 1.2, possiede un'architettura che permette di risparmiare banda verso la memoria.
    GeForce 4 - DirectX 8.1 (tranne le MX), OpenGL 1.4 e una versione economica (MX) basata sulla GeForce 2.
    GeForce FX - DirectX 9 e OpenGL 1.5.
    GeForce 6 - DirectX 9.0c e OpenGL 2.0, offriva shader migliorati, consumi ridotti e supporto per la configurazione SLI.
    GeForce 7 - DirectX 9.0c e OpenGL 2.0, supporto per WDDM (Windows Display Driver Model), anti-aliasing TSAA (Transparency Adaptive Supersampling) e TMAA (Transparency Adaptive Multisampling), SLI
    GeForce 8 - DirectX 10 e OpenGL 2.1, architettura unificata per gli shader, anti-aliasing CSAA (Covered Sample), tecnologia Quantum Effects per la gestione della fisica.
    GeForce 9 - DirectX 10 e OpenGL 2.1, supporta la tecnologia HD (PureVideo HD), tecnologia Quad NVIDIA SLI. Utilizza HybridPower, che a parità di prestazioni offre un netto risparmio energetico.
    GeForce 200 - DirectX 10 e OpenGL 2.1, supporta la tecnologia HD (PureVideo HD). Utilizza HybridPower, che a parità di prestazioni offre un netto risparmio energetico.

    Immagini delle nuove schede video NVidia

    Geforce GTX260

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    Nvidia GeForce GTX 280

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    Ultima modifica di Shima78; 17-09-2008 alle 12:10

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    Fondata da tre immigranti di origine cinese, K. Y. Ho, Benny Lau, Lee Lau e uno di origine olandese, Adrian Hartog, ATI nacque come azienda OEM, producendo chip grafici integrati per molti PC IBM. Nel 1987 iniziò a commerciare schede video indipendenti tra cui le schede EGA Wonder e VGA Wonder.
    Nel 1997 ATI acquistò la divisione grafica dei Tseng Labs, per la quale lavoravano 40 ingegneri. Nel 2000, ATI acquistò ArtX, la compagnia che costruiva il chip grafico "Flipper" utilizzata nei giochi della console Nintendo GameCube, accordandosi inoltre con Nintendo per il progetto del chip per la console erede del GameCube, chiamata Wii. ATI produce anche Xenos,il chip grafico per la Xbox 360 di Microsoft.
    K.Y. Ho rimase come direttore dell'azienda finché non si ritirò il 22 novembre 2005. Il suo attuale Presidente e CEO è David E. Orton, proveniente da ArtX.
    Dal 24 luglio del 2006 ATI è entrata a far parte integralmente di AMD. Per acquisire tutte le azioni ATI, AMD ha speso 5.4 miliardi di dollari statunitensi, la transazione si è chiusa nel'ottobre del 2006. Nel pacchetto di acquisizione è inclusa la divisione che produce i chipset per i processori Intel, AMD ne ha quindi ottenuto la licenza per diversi brevetti (tra cui quello del bus Quad Pumped).

    ATI

    ATI ha prodotto numerosi tipi e modelli di schede video. Ogni generazione aveva un numero o una lettera che lo riconosceva.
    Attualmente sono ancora in circolazione (come pezzi nuovi e non dell'usato) queste serie di schede:

    La serie 9000 che parte dalla scheda 9200 SE (le meno potenti che sono oggi in circolazione e che erano già la fascia bassa del 2004) fino alle 9800 PRO, XL, ecc... (tutte schede video AGP)

    La serie X000 introduce il PCI-Express e parte dalla scheda X300 (fascia bassa del 2005) fino alle X800 PRO, XT e PE con le X850 PRO, XT e PE

    La serie X1000 che parte dalla scheda X1300 (fascia bassa del 2006), continua con le X1650 che sono la fascia media attuale (disponibile anche in AGP) fino ad arrivare alle X1800, X1950.

    Le schede appartenenti alla serie HD2000 (anche X2000) sono state messe in commercio da poco (maggio 2007) e sono le prime schede video Ati a supportare le librerie DirectX 10 e lo shader model 4.0.

    Oggi fanno parte della serie HD2000 la HD2900XT equipaggiata con 512mb di memoria Gddr3, attuale fascia alta, le HD2600XT (256mb Gddr3) e HD2600Pro (256mb Gddr2 / 512mb Gddr2), schede di fascia media e infine le piccole di casa ATi HD2400XT e HD2400Pro (256mb Gddr3 per la XT e Gddr2 per la Pro) che coprono l'attuale fascia bassa.

    Le penultim schede nate sono le HD3850 e HD3870, che, diversamente da quanto si può pensare leggendo la sigla, appartengono alla stessa generazione di schede HD2000 montando il chip grafico RV670.

    Infine le nuove HD4XXX, denominate RV770 ma basate sul vecchio RV 670, come le 4850 (140 €), HD4870 (220 €) la HD4870X2 (400 €) hanno detronizzato NVidia, con il rivoluzionario G200, sulle schede DX10 offrendo prodotti performanti a costi accessibili.

    Immagini delle nuove schede video ATI


    Radeon HD4850 512 MB GDDR3

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    ATI Radeon HD4870 512 MB GDDR5

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    ATI Radeon HD4870X2 2 GB GDDR5

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    Ultima modifica di Shima78; 17-09-2008 alle 12:09

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    Benchmark.

    Configurazione di prova:

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    Flight Simulator X
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    Call oh Duty 4
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    Test driver Unlimited
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    Crysis
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    World in ConflictWorld in Conflict
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    Mass Effect
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    Conclusioni

    Come è possibile vedere dai grafici a seguire le schede ATI sonod a considerarsi le nuove regine del mercato difatti queste schede non solo offrono ottime prestazioni ma sono prodotti che possono essere acquistati anche da chi non si può permettere di spendere una cifra esosa per avere un pc duraturo. Difatti, le HD4850 sono reperibili a soli 130 € e le HD4870 a 220 €.
    Com'era possibile aspettarci, tutte le schede ma in particolar modole HD4850, si rivelano dei veri e proprio forni. Dopo anni di donio, Nvidia ha dovuto cedere lo scettro alla concorrenza, poichè le schede con chip GT200 sono il passo falso che la casa di Santa Clara ha compiuto.
    Le nuove GT200 sono state lanciate nel mercato ad un prezzo decisamente alto 300 € per per la GTX 260 e 450 per la GTX280. Quest'ultima difatti è senza dubbio la scheda con il peggior rapporto prestazioni/prezzo, poichè a parità di spesa è possibile creare una postazione multischeda con 2 HD4870 accoppiate in modalità crossfire che fanno registrare un incremento di prestazioni ben oltre il 30% rispetto alla GTX 280. Al contrario di qaunto sia accaduto sino ad oggi le nuove GTX sono molto rumorose ed assetate di corrente. Da qualche giorno è uscita la nuova GTX 260 con un più alto numero di numero di Stream processor, che teoricamente dovrebbe, se non appaiarsi, essere più veloce della HD4870.
    Soltanto Zotac per ora ha lanciato questo modello che è facilmente indentificabile come GTX260 AMP2.


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  • Ultima modifica di K4m1c14; 17-09-2008 alle 13:16
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    Hard Disk

    Il disco rigido o hard disk (anche chiamato disco fisso) è un dispositivo utilizzato per la memorizzazione a lungo termine dei dati in un computer. È costituito fondamentalmente da uno o più dischi in alluminio o vetro, rivestiti di materiale ferromagnetico in rapida rotazione e da due testine per ogni disco (una per lato), le quali, durante il funzionamento "volano" alla distanza di poche decine di nanometri dalla superficie del disco leggendo e scrivendo i dati. La testina è tenuta sollevata dall'aria mossa dalla rotazione stessa dei dischi che può superare i 15.000 giri al minuto; attualmente i valori tipici sono 5400 e 7200 RPM.

    Storia

    L'hard disk è stato inventato nel 1956 dall'IBM. Il primo prototipo era costituito da 50 dischi del diametro di 24 pollici (circa 60 cm) e poteva immagazzinare circa 5 megabyte di dati. La denominazione originaria era fixed disk (disco fisso), il termine hard disk (disco rigido) nacque intorno al 1970 per contrapposizione coi neonati floppy disk (dischetti).
    Nel 1963 sempre IBM ideò il meccanismo di sollevamento della testina mediante l'aria. Nel 1973 IBM introdusse il modello 3340 Winchester, così denominato per analogia con il popolare modello di fucile ".30-30 Winchester" poiché era dotato di due dischi da 30 MB l'uno; questo nome entrò nell'uso comune come sinonimo di disco rigido perché questo modello fu il predecessore di tutti i dischi rigidi moderni.
    Il primo modello per personal computer fu l'ST506 prodotto da Seagate Technology nel 1980, aveva una capacità di 5 MB, diametro di 5,25 pollici ed era dotato di motore passo-passo per il movimento delle testine (il controllo voice coil arriverà solo qualche anno dopo). Questo modello equipaggiava i personal computer AT&T con processore 286 prodotti negli stabilimenti Olivetti di Scarmagno, in seguito alla collaborazione della società di Ivrea con la multinazionale americana. Contemporaneamente, la società OPE (Olivetti Peripheral Equipment), una consociata Olivetti, forniva i dischi rigidi per i computer M24; storicamente questa società fu l'unica in Europa a impegnarsi nel progetto, sviluppo e produzione di questo tipo di periferica.

    Caratteristiche prestazionali

    I dischi rigidi moderni hanno capacità e prestazioni enormemente superiori a quelle dei primi modelli ma poiché nel frattempo la velocità e le prestazioni delle memorie (RAM e ROM) sono aumentate molto di più, la loro velocità nella lettura e scrittura dei dati restano comunque di diversi ordini di grandezza, al di sotto delle prestazioni della RAM e della componentistica a stato solido che equipaggia un computer. Per questo motivo il disco rigido è spesso la causa principale del rallentamento di un computer soprattutto quando, a causa di una memoria RAM inferiore alla memoria virtuale richiesta dai programmi in esecuzione, il sistema operativo è costretto ad effettuare un gran numero di operazioni di swap tra il disco e la memoria centrale.
    Le caratteristiche principali di un disco rigido sono:

    - La capacità
    - il tempo di accesso
    - la velocità di trasferimento
    - La capacità è in genere espressa in gigabyte (GB).

    I produttori usano i gigabyte metrici, invece delle approssimazioni per potenze di due usate per la memoria. Questo significa che la capacità di un disco rigido è in realtà un poco più piccola di quella di un modulo di memoria con la stessa capacità, e lo scarto aumenta all'aumentare delle dimensioni. Quando la capacità è espressa in GB, il fattore di correzione è di (1000/1024)3, pari a circa 0,93, per cui un disco rigido da 320 GB ha una capacità effettiva di circa 298 GiB. Attualmente i dischi rigidi si trovano in vendita con capacità comprese tra 40 gigabyte e 1 TB. La capacità può essere aumentata incrementando la densità con cui le informazioni vengono memorizzate sui dischi, oppure usando dischi più grandi o impiegandone un numero maggiore. La rincorsa a unità sempre più capienti non conosce soste, il primato lo detiene il modello Deskstar 7K1000 di Hitachi presentato il 5 gennaio 2007, 1 terabyte su 5 piatti, con una densità di 23 miliardi di bit per centimetro quadro, parallelamente scende anche il costo per GB, il prezzo annunciato di questa unità è inferiore a 400$.
    Il tempo di accesso è la variabile più importante nel determinare le prestazioni di un disco rigido, conoscendo il modello, facilmente si può risalire ai dati tecnici dell'unità, compreso il tempo di accesso, purtroppo molti produttori di computer non menzionano questo dato, e a volte nemmeno la marca né il modello. Si tratta del tempo medio necessario perché un dato, residente in un punto casuale del disco, possa essere reperito. Il tempo impiegato dipende dalla velocità della testina a spostarsi sulla traccia dove risiede il dato e dalla velocità di rotazione del disco; maggiore è la velocità e più breve è il tempo impiegato dal dato a ripassare sotto la testina nel caso questa non fosse arrivata in tempo sul dato, durante la rotazione precedente (latenza rotazionale). I produttori cercano perciò di realizzare testine sempre più leggere (che possono spostarsi più in fretta perché dotate di minore inerzia) e dischi che girano più velocemente. Il tempo di accesso tipico per un disco rigido di media qualità è attorno ai 10 millisecondi. Per uno ad alte prestazioni (15.000 giri) è di 3 o 4 millisecondi.
    La velocità di trasferimento è la quantità di dati che il computer è teoricamente in grado di leggere o scrivere sul disco in un determinato tempo (in genere si prende 1 secondo come riferimento). Usare dischi che ruotino più velocemente o incrementare la densità di memorizzazione porta ad un miglioramento diretto della velocità di trasferimento. C'è da dire che, a parte casi particolari, la velocità di trasferimento teorica viene raramente raggiunta e il tempo di accesso è quello che maggiormente influenza le prestazioni di un disco rigido.
    Oltre alle tre viste sopra, altre caratteristiche influenzano in misura minore le prestazioni di un disco rigido. Tra queste:

    - il buffer di memoria
    - a velocità dell'interfaccia

    Il buffer è una piccola memoria cache (in genere di alcuni megabyte) posta a bordo del disco rigido, che ha il compito di memorizzare gli ultimi dati letti o scritti dal disco. Nel caso in cui un programma legga ripetutamente le stesse informazioni, queste possono essere reperite nel buffer invece che sul disco. Essendo il buffer un componente elettronico e non meccanico, la velocità di trasferimento è molto maggiore, nel tempo, la capacità di questa memoria è andata sempre aumentando, attualmente 32 MB sono una dimensione abbastanza usuale.
    L' interfaccia di collegamento tra il disco rigido e la scheda madre (o, più specificatamente, il controller) può influenzare le prestazioni perché specifica la velocità massima alla quale le informazioni possono essere trasferite da o per il disco. Le moderne interfacce tipo ATA133, Serial ATA o SCSI possono trasferire centinaia di megabyte per secondo, molto più di quanto qualunque singolo disco fisso possa fare, e quindi l'interfaccia non è in genere un fattore limitante. Il discorso può cambiare nell'utilizzo di più dischi in configurazione RAID, nel qual caso è importante utilizzare l'interfaccia più veloce possibile, come per esempio la Fibre Channel da 2 Gb/s.

    Tempo di accesso a disco

    Il tempo di accesso a disco è influenzato da quattro fattori:
    Controller Overhead (overhead del controllore): è il tempo necessario alla gestione dei dati e l'invio dell'opportuno interrupt; è il tempo in assoluto minore;
    Seek time (tempo di ricerca): è il tempo necessario a spostare la testina sulla traccia; è il fattore più critico poiché si tratta di un movimento meccanico e non di un impulso elettrico; questo fa sì che non si possa scendere al di sotto di qualche decina di millisecondo;
    Assessment time (tempo di assestamento): è il tempo necessario all'assestamento della testina sulla traccia dopo lo spostamento; spesso viene inglobato nel 'Seek time;
    Latency time (tempo di latenza): (anche rotational latency) è il tempo necessario perché, a causa della rotazione del disco, l'inizio del settore desiderato arrivi a trovarsi sotto la testina; ovviamente dipende dalla velocità di rotazione; per esempio con una velocità (tipica) di 5400 giri/min. il tempo di latenza massimo è di circa 11 millisecondi;

    Transfer time (tempo di trasferimento): è il tempo necessario al settore per passare sotto la testina, tempo durante il quale il settore viene letto o scritto.
    Tempo di accesso: ControllerOverhead + SeekTime + Latency + TransferTime

    dati sono generalmente memorizzati su disco seguendo uno schema di allocazione fisica ben definito in base al quale si può raggiungere la zona dove leggere/scrivere i dati sul disco. Uno dei più diffusi è il cosiddetto CHS acronimo per il termine inglese Cylinder/Head/Sector (Cilindro/Testina/Settore); in questa struttura i dati sono memorizzati avendo come indirizzo fisico un numero per ciascuna delle seguenti entità fisiche:

    Organizzazione fisica della memorizzazione dei dati
    Piatto un disco rigido si compone di uno o più dischi paralleli, di cui ogni superficie, detta "piatto" e identificata da un numero univoco, è destinata alla memorizzazione dei dati. Traccia ogni piatto si compone di numerosi anelli concentrici numerati, detti tracce ciascuna identificata da un numero univoco. Cilindro l'insieme di tracce alla stessa distanza dal centro presenti su tutti i dischi è detto cilindro. Corrisponde a tutte le tracce aventi il medesimo numero, ma diverso piatto. Settore ogni piatto è suddiviso in settori circolari, ovvero in "spicchi" radiali uguali ciascuno identificato da un numero univoco. Blocco L'insieme di settori posti nella stessa posizione in tutti i piatti. Testina Su ogni piatto è presente una testina per accedere in scrittura o in lettura ai dati memorizzati sul piatto; la posizione di tale testina è solidale con tutte le altre sugli altri piatti. In altre parole, se una testina è posizionata sopra una traccia, tutte le testine saranno posizionate nel cilindro a cui la traccia appartiene. Questa struttura introduce una geometria fisica del disco che consta in una serie di "coordinate" CHS, esprimibili indicando cilindro, testina, settore. In questo modo è possibile indirizzare univocamente ciascun blocco di dati presente sul disco. Ad esempio, se un disco rigido si compone di 2 dischi (o equivalentemente 4 piatti), 16384 cilindri (o equivalentemente 16.384 tracce per piatto) e 16 settori di 4096 byte per traccia, allora la capacità del disco sarà di 4×16384×16×4096 byte, ovvero 4 GiB.
    Il fattore di interleaving è il numero dei settori del disco rigido che si deve saltare per leggere consecutivamente tutti quelli della traccia. Ciò dipende strettamente dalle caratteristiche prestazionali del disco rigido stesso, cioè dalla velocità di rotazione del disco, dal movimento dei seekers con le relative testine e dalla velocità di lettura-scrittura della stessa testina.
    Tale processo è stato introdotto poiché inizialmente le cpu, che ricevevano e rielaboravano i dati letti, compivano queste azione ad una velocità inferiore della velocità di lettura/scrittura sul disco rigido, quindi, una volta rielaborati i dati provenienti da un settore, la testina si troverebbe già oltre l'inizio del settore successivo. Alternando i settori in modo regolare e leggendoli secondo lo specifico interleaving factor, si velocizzava il disco rigido e il calcolatore. I moderni dischi rigidi non necessitano di interleaving.

    Struttura di un settore.

    Il settore è l'unità più piccola della formattazione di basso livello che riguarda la struttura fisica del disco rigido (formattazione fisica da non confondere con la formattazione logica che riguarda la creazione delle tabelle di allocazione dei file [FAT] necessarie al sistema operativo per gestire e navigare i dati presenti nelle cartelle del disco). Generalmente i settori sono raggruppati dal punto di vista logico in cluster per motivi di efficienza, quindi quando parliamo di cluster ci riferiamo a un gruppo di settori. Si ricordi che un file occupa sempre almeno un cluster. Per accedere a un settore bisogna specificare la superficie (platter), la traccia e il settore stesso. Il settore non è un semplice spazio sul disco memorizzabile, ma è dotato anch'esso di una struttura particolare che linearmente può essere sintetizzata così (la dimensione di un settore è variabile tra 32 byte e 4 KB, solitamente 512 byte):
    <IRG><SYN,SYN><HEADER><DATI><BCC>.
    L'IRG è InterRecordGap, cioè la parte smagnetizzata della traccia che serve a preannunciare l'inizio del settore (o la sua fine). La parte nominata "SYN,SYN" sono dei byte noti per il clock di lettura, cioè servono a sincronizzare un clock di lettura attuale, generato dal PLL e dal VCO combinati, con quello originale di scrittura. Al centro sta l'"HEADER", parte del settore dove sono memorizzate le informazioni necessarie alla localizzazione dello stesso settore su tutto il disco rigido, cioè dove in quel momento la testina sta leggendo-scrivendo. Sicuramente la parte di maggiore rilievo è quella "DATI", cioè dove i dati sono stati impacchettati attraverso record in modo che il rapporto tra dati "utili" e le informazioni sia alto: devono essere maggiori i dati allocati nel settore che le informazioni di allocamento del settore stesso. Altra importante parte della struttura di un settore è il "BCC", block check character. Tale parte del settore è il risultato di una funzione calcolata sul blocco "dati" e il suo scopo è permettere la corretta interpretazione delle informazioni, cioè dei dati.

    Altre caratteristiche.

    dischi rigidi sono prodotti in 4 dimensioni standardizzate chiamati "fattore di forma", e si riferisce al diametro del disco espresso in pollici: 3,5 - 2,5 - 1,8 - 1. I primi sono utilizzati nei personal computer chiamati desktop, nei server, e nelle unità NAS (Network-Attached storage), unità remote di memorizzazione in reti di calcolatori. I secondi nei computer portatili e dovunque ci sia poco spazio e/o potenza di alimentazione, i più piccoli nei dispositivi tascabili. Tutti i formati sono utilizzati anche per realizzare memorie di massa esterne ai computer, collegabili tramite un cavo USB o Firewire, adottate quando sia necessario ampliare la capacita di memorizzazione del computer o quando occorra trasportare agevolmente grandi quantità di dati. Nel formato maggiore l'alimentazione avviene tramite un alimentatore collegato alla rete elettrica, il formato 2,5 solitamente è alimentato direttamente dai cavo dell'interfaccia, i più piccoli dalla batteria del dispositivo in cui risiedono. Attualmente (autunno 2006), il primato di capacità per questo tipo di periferica lo detiene il costruttore Lacie, con unità da 2 terabyte. Il miglior rapporto tra capacita e prezzo è il taglio da 320 Gigabyte, due costruttori, Seagate Technology e Western Digital forniscono queste periferiche con le stesse unità destinate ai RAID, ovverosia con un MBTF di 1.200.000 ore (100 anni). I dischi rigidi da 2,5" sono infatti più piccoli e meno esigenti, ma al prezzo di capacità e prestazioni sensibilmente minori e costi maggiori (ad esempio, una velocità di rotazione di 4600 o 5400 rpm, invece dei 7200 rpm o più dei dischi da 3,5). Il disco rigido della dimensione di un pollice è il più recente immesso sul mercato e corrisponde al formato compact flash di tipo II, grandi solo due o tre centimetri e spessi quanto una carta di credito, ma capaci di memorizzare comunque alcuni gigabyte di dati. L'ideazione da parte di Hitachi nel 2005 del cosiddetto metodo di "registrazione perpendicolare" sembra aprire la strada ad una nuova generazione di dischi rigidi, con capacità dieci volte maggiori a parità di dimensioni (o, parallelamente, dimensioni 10 volte minori a parità di capacità), grazie ad una maggiore densità con cui le informazioni vengono memorizzate nel materiale magnetizzato che costituisce i piatti del disco.
    I dischi rigidi più veloci, avendo motori più potenti sviluppano molto calore. Alcuni devono addirittura essere raffreddati con ventole apposite.
    Il suono emesso da un disco è composto da un sibilo continuo, generato dalla rotazione dei dischi e da un crepitio intermittente, di cui ogni clic corrisponde ad un movimento della testina. In molti casi il rumore generato può risultare fastidioso, pertanto i produttori tendono ad adottare soluzioni tecniche per ridurlo al minimo, inevitabilmente però, un disco veloce risulta più rumoroso di uno lento; tra i vari dati forniti dal costruttore per un dato modello, compare anche il valore di rumore espresso in db. Per maggiore flessibilità, in alcuni dischi la velocità di spostamento della testina è impostabile via software; alcuni produttori, per ridurre di qualche decibel il rumore, adottano la bronzina come supporto dell'albero rotante al posto del cuscinetto.

    Disco rigido IDE

    L'interfaccia più comune è quella IDE, poi evolutasi in EIDE e ATA. Un cavo piatto, solitamente grigio, è usato per connettere il disco rigido alla scheda madre. Spesso il cavo ha un terzo connettore per poter usare un altro disco (o altre periferiche ATA come i lettori cd) con lo stesso cavo. In tal caso, per poter distinguere tra le due periferiche, esse devono essere configurate una come master (padrone) e una come slave (schiavo). Questa configurazione può avvenire sia manualmente, spostando dei jumper presenti sulle periferiche, sia automaticamente se esse sono impostate come cable select. In quest'ultimo caso è la scheda madre a decidere chi è il master e chi lo slave. Questo è particolarmente utile quando si utilizzano dischi rigidi vecchi, o nel caso di bassa compatibilità tra unità diverse (ad esempio due dischi rigidi, ma anche un disco rigido e un lettore CD).
    Una scheda madre ha solitamente due connettori IDE (primario e secondario, detti spesso canali e impropriamente controller), ad ognuno dei quali è possibile connettere due unità per un totale di quattro periferiche. Non mancano schede madri con quattro connettori. Il cavo IDE non porta l'alimentazione elettrica necessaria per il funzionamento delle periferiche, che quindi devono essere connesse all'alimentatore per mezzo di un cavo separato.
    Tipicamente, un personal computer ha un disco fisso come master sul canale IDE primario, ma a seconda del sistema operativo utilizzato esso può risiedere su una qualunque interfaccia IDE.

    Serial ATA

    Negli ultimi anni con l'evoluzione delle periferiche di memorizzazione l'interfaccia ATA ha mostrato i suoi limiti tecnologici e quindi è stata sostituita da una nuova versione chiamata Serial ATA. Questa nuova interfaccia ha come principale caratteristica quella di trasmettere i dati in modo seriale e quindi invece di utilizzare quaranta fili per trasmettere i dati ne utilizza solo due, uno per trasmettere i dati e uno per ricevere, oltre a due fili per le masse. In realtà il cavo è a sette fili dato che lo standard utilizza anche alcuni fili come segnali di controllo.

    Fonte Wikipedia

    Se vogliamo un sistema votato al game sarà necessario l'acquisto di periferiche ad alta velocità, come i Velocy Raptor da 10.000 rpm o di un disco SCSI con ben 15.000 rpm anche se questi modelli sono poco capienti e decisamente troppo costosi.
    Per aumentare le prestazioni di un sistema, senza dover spendere centinaia di euro per un HDD è suffciente creare un RAID0 di due dischi da 7.200 rpm reperibili ormai a circa 45 € per un sopporto da 250 GB. In tal modo sarà possibile avere una capacità totale di ben 500 GB con le stesse prestazioni di un Raptor da 74.

    Si...ma cos'è il RAID?

    L'acronimo RAID stà a significare Redundant Array of Independent Disks.

    La prima cosa per creare un raid è possedere una scheda madre in cui è presente un Northbridge ICHXR (X= 7-8-9-10) nel caso di schede madri dotate di chipset Intel o di ICHSR per i chipset NForce.

    Esistono numerose modalità raid:

    RAID 0
    RAID 1
    RAID 0,+1
    RAID1,+0
    RAID 5
    RAID 6

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    Il RAID 0, o stripe, è la modalità che garantisce maggiori prestazioni, difatti si acquistano velocità dis crittura e di lettura pari la numero di HDD messi in RAID0 rispetto ad un singolo HD. Lo svantaggio è il fatto che se un disco si danneggia si perdono completamente i dati. Per questo motivo, è consigliabile avere un HDD di storge ed effettuare frequenti backup.

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    Il RAID 1, o mirror, rappresenta un'ottima soluzione per chi vuol avere una maggiore sicurezza, diffati le informazioni vengono scritte "a specchio" copiandole in ognuno degli HDD coinvolti. Con il RAID1 la velocità di scrittura è pari a quella del disco singolo anche se vi è un incremento della velocità di lettura.

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    Il RAID 0,+1 è una combinazione di stripping e mirroring. I vantaggi di questa modalità risalgono nell'avere la sicurezza di un RAID1 ed le prestazioni di RAID0. Il probelma da non sottovalutare è il fatto che sono necessari almeno 4 periferiche. Difatti ogni coppia di HDD viene messa automaticamente in striping, e successivamente viene effettutato un mirror tra i dischi risultanti.

    HDD 1, HDD 2, HDD3, HDD 4----> {[HDD1 + HDD3 (stripe)] + [HDD2 + HDD4 (stripe)]} mirror

    L'esatto contrario avviene con il raid1+0, ovvero la coppia di HDD vengono messi in mirroring e successivamente avviene lo stripping.

    HDD 1, HDD 2, HDD3, HDD 4----> {[HDD1 + HDD3 (mirror)] + [HDD2 + HDD4 (mirror)]} stripe.

    Le modalità RAID 5 e RAID 6 sono meno praticate sopratutto a causa della notevole quantità di periferiche da usare (minimo 4).

    Tutte le modlaità raid possono essere fefttutate con HDD di marca e modello differente anche se è consigliabile l'uso di periferiche gemelle, onde evitare colli di bottiglia o castratature alle periferichè più veloci.

  • #9
    L'avatar di Shima78
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    Alimentatori.


    La scelta di un alimentatore richiede sempre un certa oculatezza poichè è probabilmente l'hardware più importante per il pc. Difatti l'instabilità del psu può causare danni irrepabili al nostro pc. Per questo motivo è bene spendere qualcosina in più per un psu che permetta di lavorare in tutta tranquillità rispetto ad una cpu potente.
    La scelta del modello dipende da tanti fattori, come il bundle, la volontà di effettuare aggiornamenti hardware frequenti e sopratutto dalla configurazione che si vuol acquistare.

    La cosa fondamentale da guardare in un alimentaore è la distribuzione degli amperaggi sulle varie linee di tensione 3.3, 5 e 12 V e non la potenza in watt. Questa può trarre in inganno in quanto un alimentatore "potente" non necessariamente riesce ad alimentare adeguatamente un sistema, come nel caso di configrazioni multischeda, che richiede un carico anche pesante.

    Difatti, se siamo in presenza di un psu di quaità medio bassa si possono notare degli amperaggi decisamente eccessivi nelle linee "secondarie" (3.3 e 5 V). In tal modo gli amperaggi erogati nella linea dei 12 V, che è la più sfruttata, sono troppo bassi per garantire una adeguat alimentazione agli hardwre installati nel pc. Un altra cosa che contraddistingue un buon alimentaore rispetto ad economico è il peso. La miglior qualità dei materiali si riperquote sul peso del dispositivo. Infine c'è da considerare anche il valore del wattaggio dichiarato dalla casa. Spesso i valori dichiarati dai produttori di psu OEM sono di picco e ciò può trarre in inganno il consumatore meno esperto che valuta la bontà di un prodotto in base ad un rapporto potenza/prezza decisamente accattivante sopratutto per chi ha un budget ristretto.
    in questo [Solo gli utenti registrati possono vedere questo collegamento. ] sono presenti i più comuni alimentatori che il mercato metta a disposizione.

  • #10
    L'avatar di Shima78
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    Cavetteria


    Per chi vuol avere una buona padronanza del pc è necessario che abbia ben chiaro il tipo di cavetteria per ridurre la quantità di fili presenti nel case e per rendere compatibili, tramite l'uso di appositi adattatori, periferiche che altrimenti non potrebbero essere installate in quanto dotati di interfaccia differente.

    La prima cosa che è necessaria sapere è che ogni componente ha bisogno di due tipi di cavi, quello per l'alimetazione, da attaccare direttamente al psu e quello per il riconoscimento della periferica stessa da collegarsi direttamente alla scheda madre. L'unico componente che ha bisogno solo dei cavi di alimentazione è la scheda video, in quanto per il riconsocimento basta inseirla nella slot dedicata.

    Cavi di riconoscimento

    Cavo SATA: i sata sono necessari per far riconoscore alla scheda madre le periferiche, come gli HDD ed i lettori/masterizzatori ottici che supportano questa interfaccia.

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    Cavo IDE/ATA/PATA: è cmunemente chiamato "piattina" grazie alla sua forma ed ha la stessa funzione dei SATA. Tuutavia questa interfaccia si stà sempre più abboandonando in favore dei sata.

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    Cavo Floppy: Il cavo floppy ha la stessa forma dell'IDE, tutta è più stretto in quanto un un numero di pin inferiore.

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    Cavo USB: L'interfaccia USB è una delle più veloci, dopo la fireware attualemnete disponibili in informatica. Attualmente è il mezzo più comunque utilizzato per il risconoscimento e/o l'alimentazione delle più comunque periferiche come scanner, masterizzatori, HDD ecc.

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    Cavo LPT: L'interfaccia LPT è stata completamente sostuita dalla usb in quanto troppo lenta. Per questo motivo chi possiede una periferica, come una stampanti e scanner, che usano la porta LPT1 attualmente richiedono adattori o la sostituzione dell'hardware in quanto le schede madri, eccetto quelle di fascia entry-level, non ne sono più dotate.

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    Cavi di alimentazione

    Cavo ATX 24 pin: è il connettore principale che alimenta la scheda madre da collgare sull'apposito connettore di colore bianco allocato davanti agli slot delle ram.

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    Cavo ATX 4/8 pin: le schede madri con socket LGA775 ed AM2/AM2+ necessitano di un alimentazione ausiliare. generlamente è sufficiente collegare un filo con solo 4 pin solo nei casi in cui il pc sia soggetto ad un carico gravoso come una piattaforma multi vga, con cpu sotto overclock pesante e tante periferiche collegate è cosigliabile inserire il filo ad 8 pin. Il connettore per l'alimentazione ausiliare è posizionato sopra il socket viino alle porte esterne della scheda madre.

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    Cavo PCI-Ex: sono i cavi che alimentano le vga. In generale per una vga di fascia media è suffciente un solo cavo pci ex a 6 pin, ma nel caso di schede video di fascia alta potrebbe essere necessario usare più di un cavo.

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    Cavo SATA: Sono cavi di forma schiacciata con 5 pin ed alimentano le moderne periferiche presenti nel pc come gli Hard Disk ed il masterizzatore. le periferiche sata non solo garantiscono un transfer rate maggiore ma hanno anche il vantaggio di possedere cavi molti sottili e facilmente nasconsibili.

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    Cavo molex a 4 pin lineari: sono molto utili poichè per ogini cavo è possibile collgare fino a ben 4 dispisitivi, come fan o adattatori vari, direttamente all'alimentatore. lo svantaggio di uesto metodo è l'impossibilità della regolazione del dispositivo.

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    Cavo Floppy: sebbene stia pian piano cadendo in disuso il floppy si rivela tutt'ora utile sopratutto durante l'installazione di SO, come ad esempio XP, se è necessario addizionare all'so driver esterni che permettono il supporto di configurazioni raid.

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    Adattatori.

    SATA ---> MOLEX: questo tipo è necessario nel caso in cui i fili dell'alimentatore non siano suffcientemente lunghi per alimentare le periferiche sata. Possono essere sia dritti che a 90°.

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    PCI-Ex 6 pin ---> Molex: nel caso in cui i cavi pci-ex standard non siano sufficineti per alimentare le schede video di ultima generazione che richiedono spesso un cavo di alimentazione supplementare come ad esempio le nuove schede NVidia con chip GT200 o le ATI con R770.

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    LPT1 ---> USB: Se si posseggono periferiche LPT1 ma nella scheda madre non è presente questo adattatore è colui che vi impedirà il cestinamento di un dispositivo ancora funzionante

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    E' possibile dire che gli adattatori sono decisamente utili nel caso in cui la disposizione delle varie porte nella scheda madre o il vostro alimentatore non abbia un bundle eccessivamente ricco. Tuttavia in molti casi è bene usarli con parsimonia e se possibile collegare il cavo nativo difatti creare troppi fili volanti, non solo è antiestetico e non favorisce il ricorcolo dell'aria dentro il case, ma possono essere causa di instabilità se sottoposti ad un carico troppo gravoso. Un esempio sono le vga che possono rischiedere fino a ben 40 A di intensità che non sono uno scherzo.

  • #11
    L'avatar di Shima78
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    In questo articolo si è evitato di usare termini troppo specifici per facilitare la lettura anche agli utenti meno esperti e che si stanno scoprendo degli appassionati.
    Come si è potuto vedere si tratta di un argomento abbastanza complesso nonostante la facilità di assemblaggio dei pc moderni che può portare a sottovalutare quello che effettivamente c'è alle spalle.
    Per chi vuole assemblare un pc da zero è necessario ricordare poche e semplici regole.

    Il case e l'alimentatore sono dei componenti più importanti di quanto si pensi difatti un case ben areato ed un buon alimentatore permettono agli hardware una qualità di vita adeguata. Inoltre sono componenti che rimangono nel tempo e non bisogna avere tante remore a spendere anche più di 200 € solo per questi due componenti.

    E' consigliabile collegare ogni periferica con il cavo nativo, sopratutto se si parla di hardware ad alto assorbimento, anche se gli adattatori sono un mezzo per ovviare a certe mancanze di bundle.

    Infine se volete avere un pc sempre pimpante cercate di ottimizare il sistema operativo al meglio e di mantenerlo il più possibile pulito onde evitare rallentamenti ingiustificati. Difatti bastano alcune scansioni per rimuovere eventuali malware ed una deframmentazione mensile per matenere al meglio il vostro sistema operativo.

  • #12
    L'avatar di adexxx88
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    bella guida bravo
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  • #13
    L'avatar di Shima78
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    Trovate qualche errore?

    una cosa

    Carlo...ti ricordi che cosa mi avevi proposto?

  • #14
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    bella guida, ottima per iniziare i novelli

    c'è qualche errore di battitura sparso ma nulla di grave..

  • #15
    L'avatar di Shima78
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    Citazione Originariamente Scritto da Murloc Visualizza Messaggio
    bella guida, ottima per iniziare i novelli

    c'è qualche errore di battitura sparso ma nulla di grave..
    Beh allora segnalateli.

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