Volevo segnalarvi questa interessante promozione:
«Compri una Fiat entro il 31 luglio? Pagherai benzina e gasolio un euro, qualunque sia il prezzo alla pompa. Il resto lo mettiamo noi».
Tra le tante iniziative che le Case s’inventano per rianimare un mercato dell’auto agonizzante , quella presentata ieri a Milano da Gianluca Italia, responsabile Emea di Fiat, ha il pregio di essere inedita e dal forte impatto emotivo.
«Fare il pieno pagando il carburante come nel 1999 spiega - è il sogno di tutti. Noi lo rendiamo realizzabile, siamo vicini alla gente in un momento di grandi incertezze, con un’offerta alternativa alle classiche promozioni».
I carburanti crescono, mancano i soldi, il traffico cala (del 14,5% nei primi mesi dell’anno)? Ecco la ricetta anti-panico.
Il meccanismo è semplice. Con la vettura nuova, il cliente riceve una card che contiene un quantitativo a scalare (varia in base ai modelli) di litri con maxi-sconto: sono 1.200 per 500 e Panda, 1.700 per Punto e Qubo, 2.000 per Bravo, Doblò e Sedici, 2.500 per Freemont.
«Abbiamo calcolato - osserva Italia - che per una Bravo diesel equivalgono a una percorrenza di 45.500 km, mediamente due anni e mezzo di utilizzo. Si può andare da Milano a Napoli spendendo solo 33 euro di benzina con una Punto TwinAir, o 27 di gasolio con una Multijet».
Unica condizione è rifornirsi presso uno dei 3.700 distributori IP convenzionati, in tutto il territorio nazionale autostrade comprese, entro il 31 dicembre 2015. Si paga un euro al litro (per rendere l’idea, 30 litri, 30 euro), si presenta la carta elettronica e il resto dell’importo viene addebitato alla Fiat che si assume il rischio dei futuri aumenti nei prossimi tre anni.
Olivier François, responsabile globale del marchio, non esclude che l’iniziativa possa estendersi ad altri Paesi europei: «E’ un progetto declinabile su vari mercati - spiega - e ci stiamo pensando. In questo momento bisogna inventarsi strategie diverse, nuove, noi ne abbiamo molte altre in cantiere. Vi stupiremo. Perché ci rendiamo conto che la gente è angosciata dai problemi economici, ha paura del futuro: noi non possiamo fabbricare ottimismo, ma offrire certezze sì. Vogliamo diventare complici dei clienti. Iniziative come queste incrementano la forza di un marchio. Non lo svalutano, lo rendono simpatico».
Secondo me ottima iniziativa. Cosa ne pensate?