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La Honda se ne va dalla F1
La Honda, il secondo costruttore d’automobili giapponese, ha annunciato venerdì a Tokyo il suo ritiro dalla Formula Uno a causa della crisi economica mondiale. "La Honda si ritirerà dalla F1, il 2008 rimarrà la sua ultima stagione," ha dichiarato il presidente di Honda Motor, Takeo Fukui in una conferenza stampa.
"Questa decisione difficile è stata presa alla luce della degradazione rapida dell’ambiente nel settore dell’industria automobilistica, la crisi dei mutui immobiliari americani e la recessione delle economie mondiali," ha sottolineato un Fukui molto commosso.
Fukui ha indicato che la società non ha ancora preso delle decisioni in merito alla vendita della squadra di F1 e si è scusato a diverse riprese coi piloti, gli impiegati e i tifosi per questo ritiro precipitato che infligge un nuovo colpo allo sport automobilistico, già toccato dalla crisi mondiale. Fukui ha escluso di continuare a fornire dei motori affermando che si tratta di un ritiro totale. "Penso che tra cinque anni la storia dimostrerà che abbiamo preso la decisione giusta."
La crisi attuale si sta abbattendo come un’ondata gigantesca sulla F1.
Il GP d’Australia è in deficit di 27 milioni dollari quest’anno, mentre la Francia ha deciso di annullare l’edizione 2009 del Gran Premio a causa del contesto economico difficile.
Max Mosley ha lanciato in ottobre un grido di allarme sulla fattibilità economica della F1 e ha chiesto ai team di fare delle proposte per ridurre i costi. Mosley ha avvertito che "perdere ancora due squadre piazzerebbe la F1 in una situazione insostenibile. Attualmente abbiamo 20 vetture in competizione, se perdiamo due squadre ce ne saranno solo 16 e la griglia di partenza non sarebbe più credibile."
La Honda ha annunciato giovedì una riduzione della sua produzione automobilistica e ha indicato che non avrebbe rinnovato entro la fine di gennaio i contratti dei 760 impiegati temporanei che lavorano nelle sue fabbriche in Giappone.