Seguendo una stretegia scherzosamente definita "tick-tock", che ogni anno prevede l'introduzione di una microarchitettura aggiornata o del tutto nuova, ieri [Solo gli utenti registrati possono vedere questo collegamento. ] ha delineato le grandi novità tecnologiche che interesseranno le sue due prossime generazioni di CPU: quelle basate sull'architettura Penryn, che rappresenta un semplice aggiornamento all'attuale architettura Core (oggi alla base dei chip Merom, Conroe e Woodcrest), e quelle basate sull'architettura di nuova concezione Nehalem. Entrambe trarranno vantaggio dalla nuova tecnologia a [Solo gli utenti registrati possono vedere questo collegamento. ] di Intel.

[Solo gli utenti registrati possono vedere questo collegamento. ] L'architettura Penryn verrà introdotta sul mercato a partire dalla seconda metà dell'anno e si troverà alla base di sei famiglie di CPU: queste comprenderanno processori server (Xeon) e desktop (Core 2) a due e quattro core, e processori mobile (Core 2) a due core. In totale, la roadmap di Intel conta ben 15 differenti versioni di CPU a 45 nm.

La prossima generazione di chip Core 2 quad-core conterrà 820 milioni di transistor ma, grazie al nuovo processo produttivo a 45 nm, le dimensioni del die di silicio passeranno dai 143 mmq delle attuali CPU a 65 nm a 107 mmq (-25%). Oltre ad andare a beneficio degli ingombri, un processo produttivo più avanzato consente di ridurre i consumi e i costi di fabbricazione.

Nonostante il die più piccolo, il package adottato dai futuri chip a 45 nm si manterrà compatibile con le attuali schede madri per Core 2 e Xeon Core: eventualmente, potrebbe essere necessario aggiornare il BIOS.