Confermando [Solo gli utenti registrati possono vedere questo collegamento. ] emerse la scorsa settimana, ieri [Solo gli utenti registrati possono vedere questo collegamento. ] ha introdotto le sue prime CPU prodotte con una tecnologia di processo a 65 nanometri. Si tratta di quattro nuovi modelli di Athlon 64 X2, noti in codice come [Solo gli utenti registrati possono vedere questo collegamento. ], dedicati al mercato desktop di fascia medio-alta.I nuovi modelli di Athlon 64 dual-core sono rappresentati dal 4000+ (2,1 GHz), 4400+ (2,3 GHz), 4800+ (2,5 GHz) e 5000+ (2,6 GHz): il loro prezzo all'ingrosso (per ordini di 1.000 unità) va dai 169 dollari del modello entry-level ai 301 dollari del top di gamma. I nuovi chip sono accomunati da un thermal design power (TDP) di 65 watt, contro gli 89 watt dei modelli a 90 nm, e dall'adozione di 1 MB di cache L2.
AMD afferma che il nuovo processo di fabbricazione a 65 nm le ha permesso di ridurre la dimensione del die di silicio di circa il 30%, consentendole di ottenere un maggior numero di processori da ogni singolo wafer da 300 millimetri. L'adozione di transistor più piccoli si accompagna poi ad una riduzione dei consumi energetici e ad un incremento delle performance massime, che anche in questo caso AMD stima intorno al 30%.
Il nuovo processo produttivo a 65 nm fa uso della tecnologia Silicon-on-Insulator e di una versione migliorata della Strained Silicon, che insieme alle tecniche Continuous Transistor Improvement e Shared Transistor hanno permesso ad AMD di migliorare l'efficienza dei transistor e di ridurre la lunghezza del gate a soli 35 nm. Queste sono le stesse tecniche che AMD utilizzerà per produrre, a partire dalla metà del prossimo anno, [Solo gli utenti registrati possono vedere questo collegamento. ].


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