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IVAN FULCO
Venticinque dollari ad azione, per un valore complessivo di 1,9 miliardi di dollari. L'Opa ostile lanciata da Electronic Arts, uno dei principali produttori di videogame al mondo, per l'acquisizione di Take-Two Interactive Software, il publisher della famosa serie Grand Theft Auto, promette di cambiare drasticamente lo scenario dell'industria dei videogiochi. Un settore attualmente in una nuova fase di espansione, che appena l'anno scorso ha fatto segnare un giro d'affari record di 19 miliardi di dollari nei soli Stati Uniti, il principale mercato mondiale.
Le trattative tra i due colossi dell'intrattenimento, in contatto da oltre un anno, sarebbero formalmente in corso dallo scorso dicembre, ma Take-Two aveva finora respinto tutti gli assalti di Electronic Arts. Una situazione che avrebbe convinto la società californiana a rivolgersi direttamente agli azionisti, formulando un'offerta pubblica di venticinque dollari ad azione, prontamente rispedita al mittente da parte dei vertici di Take-Two. E prontamente rilanciata da EA, con una nuova offerta di ventisei dollari, circa il 63% in più dell'attuale valore in Borsa.
«La proposta di Electronic Arts – ha dichiarato Strauss Zelnick, presidente di Take-Two – non genera abbastanza valore per i nostri azionisti e giunge nel momento in assoluto più sbagliato».
L'offerta pubblica, un'operazione con pochi precedenti nel settore dei videogiochi, arriva infatti poche settimane prima della pubblicazione da parte di Take-Two di un nuovo probabile blockbuster, l'atteso quarto episodio di Grand Theft Auto. Un singolo prodotto che, secondo gli analisti, potrebbe persino alterare i rapporti di forza all'interno del settore.
Negli scorsi mesi, Take-Two era stata a lungo in trattativa con Microsoft e Sony, entrambe decise ad assicurarsi l'esclusiva di GTA IV per le rispettive console, Xbox 360 e PlayStation 3. Una disputa conclusasi praticamente senza vincitori, visto che il gioco sarà pubblicato il prossimo 29 aprile per entrambe le console.
L'intera operazione di acquisizione giunge d'altra parte in un momento estremamente delicato per Take-Two, che conta proprio su GTA IV per risollevarsi da un biennio piuttosto negativo in termini finanziari e "comunicativi". Dopo un 2005 di forti investimenti, in cui la società aveva operato acquisizioni per circa 80 milioni di dollari, Take-Two si era ritrovata infatti in crisi su più fronti. Prima i problemi finanziari, con i vertici della società accusati di falso in bilancio e la decisione da parte degli investitori, lo scorso marzo, di sollevare cinque membri su sei del consiglio di amministrazione. Poi il cosiddetto scandalo "Hot Coffee" esploso negli Stati Uniti, quando nella versione PC di Grand Theft Auto: San Andreas vennero scoperti contenuti sessualmente molto espliciti, rimasti per errore nel codice di gioco e sbloccabili attraverso un software amatoriale. Un duro colpo d'immagine, giunto peraltro dopo numerosi altri scandali mediatici, che avevano in passato coinvolto titoli come Manhunt e Bully.
Electronic Arts, nel frattempo, prosegue nella sua ininterrotta campagna di acquisizioni. Solo negli ultimi due anni, la società californiana ha messo le mani su sviluppatori del calibro di Mythic Entertainment, Pandemic e BioWare. Dal 2005, la multinazionale guidata da John Riccitiello è in trattativa persino con Ubisoft, sua diretta rivale, per l'acquisizione del colosso francese. Un piano di monopolio che non è stato rallentato nemmeno dagli scarsi risultati registrati nell'ultimo trimestre dello scorso anno, che hanno segnato una drastica riduzione dei profitti, scesi a 160 milioni di dollari dai 259 milioni dell'anno precedente.