Negli ultimi tempi le esigenze di dissipazione degli impianti a liquido sono aumentate a dismisura. Le schede video di ultima generazione, accompagnate da processori sempre più potenti, stanno cominciando a mandare in crisi anche gli impianti più sofisticati.
Se da un lato l’evoluzione dei waterblock ha permesso di ottenere grandi prestazioni, migliorando continuamente il rendimento di questi componenti hardware, dall’altro, nel corso di questi ultimi anni, la diffusione del liquid cooling si è indirizzata verso una ricerca della silenziosità operativa, che ne ha in qualche modo condizionato spesso le prestazioni complessive.
Quando ciò avviene, quasi sempre la causa è da imputare ad una non corretta scelta di certi elementi dell’impianto, come ad esempio il radiatore o le ventole di raffreddamento.
Nel test di oggi andremo ad esaminare il funzionamento di alcuni tra i radiatori più diffusi in Italia e avremo modo di valutarne le prestazioni in condizioni di carico molto elevato, tipicamente l’equivalente di un computer di fascia alta con un impianto SLI di ultima generazione.
Per evitare errori clamorosi nella misurazione delle temperature e per assicurare un carico sempre costante al radiatore, abbiamo deciso di utilizzare uno scambiatore di calore alimentato da due candele corazzate da 200 W ciascuna, per un totale di 400 W reali scaricati in acqua.
Il dispositivo, una volta realizzato, è stato inserito in un circuito alimentato da una pompa Laing 500 a 12 V, in modo da assicurare una portata elevata e un adeguato flusso di acqua nei radiatori sotto esame.
Per monitorarne le temperature durante il funzionamento abbiamo inserito nel dispositivo una sonda di precisione, rilevandone le letture tramite un termometro Delta Ohm HD2127, usato in questo caso solo a scopo precauzionale.
Come sempre, per la rilevazione delle grandezze da misurare, ci siamo avvalsi di termometri di elevata precisione, in modo da valutare correttamente temperatura ambiente e temperatura dell’acqua di raffreddamento del circuito.
Per tutta la durata delle prove la temperatura ambiente è sempre stata mantenuta tra i 24 e i 24,5° climatizzando la stanza.
I radiatori sottoposti ad analisi sono :
Aircube X2 360
L’Aircube X2 360 è un radiatore triventola dalle prestazioni elevate e dall’ottimo rapporto qualità/prezzo, ideale per il montaggio all’esterno del case, così come sul retro e compatibile con qualunque sistema a liquido.
E’ completamente in rame, a doppia fila di celle piatte, con doppia vaschetta separata in ottone, il tutto verniciato di nero.
Esteticamente molto curato, è dotato di raccordi portagomma con oring, dal disegno esclusivo Ybris.
L’Aircube X2 360 può ospitare sino a 6 ventole da 120 mm, tre per lato.
Caratteristiche tecniche - Aircube X2 360
Materiale rame le canaline e le alette, ottone le vaschette
Dimensioni (L x S x H) 390 x 120 x 46mm
Connettori 2x 1/4G
Magicool MC360 Mod serie Elegant
Il radiatore triventola a celle piatte Magicool MC360MOD serie Elegant, estremamente performante, è anch’esso caratterizzato da un ottimo rapporto qualità/prezzo.
E’ completamente in rame, con doppia vaschetta separata in policarbonato trasparente, il tutto elettroplaccato in colore naturale rame.
Esteticamente molto curato, utilizza raccordi portagomma con oring dal disegno esclusivo Ybris, ma è ovviamente possibile abbinargli qualsiasi raccordo da 1/4G.
Le vaschette sono fissate al corpo radiante tramite un sistema di tenuta con guarnizione, sul fondo è presente anche un comodo tappo svitabile utilizzabile per lo svuotamento dell’impianto in caso di manutenzione o come spurgo dell’aria, quando il radiatore viene montato capovolto.
Caratteristiche tecniche Magicool MC360 Mod serie Elegant
Materiale rame per la struttura alettata, vaschette in policarbonato lucido
Dimensioni (L x S x H) 424 x 120 x 34mm
Connettori 2x 1/4G
Peso 1016g
Il radiatore è a singola passata, ossia possiede una sola fila di celle piatte ed è l’unico modello della comparativa ad avere questa caratteristica costruttiva.
ThermoChill PA120.3 Triple Radiator
Il Thermochill PA120.3 Triple Radiator è in assoluto uno tra i migliori radiatori triventola per watercooling esistente sul mercato, spesso soprannominato "The King" nelle recensioni di tantissimi siti web.
Interamente realizzato a mano e testato singolarmente, il PA120.3 rappresenta il meglio dell’esperienza accumulata negli ultimi anni nel campo del raffreddamento a liquido. La struttura è ottimizzata per la massima efficienza anche utilizzando ventole a bassissima velocità, a tutto vantaggio delle prestazioni complessive e del contenimento del rumore.
E’ caratterizzato da un’ottima finitura, la verniciatura delle alette è appena accennata. Non si tratta di un difetto ma di una cosa voluta per migliorare al massimo lo scambio termico con l’aria che attraversa la zona alettata.
Caratteristiche tecniche - ThermoChill PA120.3 Triple Radiator
Materiale ottone per le vaschette e i raccordi, rame per le celle
Dimensioni (L x S x H) 430 x 128 x 61mm
Connettori 3/8 BSPT/NPT
Peso 1600 g
Finitura Nero
I fori filettati sono da 3/8, il radiatore viene pertanto fornito con adattatori da 3/8 a 1/4G per renderlo compatibile con i più comuni raccordi utilizzati in Italia.
Ultimo arrivato, ma solo in ordine cronologico, è il nuovissimo TFC Xchanger - Triple Radiator 360
Il tripla ventola TFC Xchanger 360 è costruito secondo standard qualitativi elevatissimi con i migliori materiali attualmente disponibili ed è garantito per 5 anni da qualsiasi fenomeno di corrosione. La confezione contiene il radiatore racchiuso in un robusto sacchetto sigillato che lo protegge dalla polvere, troviamo poi la documentazione d’uso, le viti di fissaggio ventole, pad in silicone antivibrazione e raccordi con oring 1/4 G.
Il radiatore è marchiato con il logo dell’azienda produttrice e viene fornito di garanzia e numero di serie olografico.
I quattro radiatori sono stati testati a due livelli di potenza, 200 e 400 W, utilizzando due tipi di ventole.
Nel primo caso abbiamo optato per delle silenziosissime Rasurbo basic da 120 mm e 38 cfm di portata. In questo modo ci siamo messi nei panni di un utente che voglia prediligere il silenzio ed il comfort, senza rinunciare ad una discreta dissipazione.
Caratteristiche tecniche - Rasurbo basic 120 mm
Sistema di rotazione a bronzina
Regime di rotazione 1100 rpm
Rumorosità 17 dbA
Portata d’aria 38,24 cfm
Consumo 2,16W
Assorbimento 0,18A
Alimentazione 12V
Connettore 3 pin tachimetrico
Per il secondo tipo di ventola la scelta è caduta sulle AC Ryan BlackFire Kameleon 120 mm Black/UV da 77 CFM.
Caratteristiche tecniche - AC Ryan BlackFire Kameleon 120 mm Black/UV da 77 CFM
Sistema di rotazione Ball Bearing
Regime di rotazione 2000 rpm
Rumorosità 28,95 dbA
Portata d’aria 77,70 cfm
Consumo 2,8W
Alimentazione 12V
Il test è diviso in due sezioni. Nel primo caso abbiamo sottoposto ogni radiatore ad un carico di 200 W, equivalenti ad un sistema overcloccato ma senza raffreddamento estremo anche per la scheda video.
Il secondo test invece è stato effettuato a 400 W, qui i radiatori vengono messi realmente alla frusta in quanto si tratta di potenze molto elevate, generalmente ottenibili con configurazioni quad core e schede video in SLI.
Tutti i valori espressi nei grafici rappresentano la differenza in gradi centigradi tra la temperatura ambiente e quella dell’acqua nel circuito.
Per avere un’idea della temperatura che raggiungerà l’acqua nel proprio impianto, si dovrà quindi sommare il valore espresso dai grafici a quello della temperatura ambiente nella stanza.
Osserviamo l’Aircube 360:
Come si vede, abbiamo dei valori accettabili con le Rasurbo fino a quando non passiamo ai 400 W. Ad alta potenza infatti, garantiscono si bassi livelli di rumorosità ma pagano anche la scarsa potenza in termini di CFM, e questo si traduce in prestazioni complessive più contenute.
In questo caso le AcRyan sono senz’altro da preferire, quanto meno per il fatto che anche downvoltate a 7 V garantiscono comunque dei buoni livelli di portata.
Magicool MC360 Mod serie Elegant:
Con una certa sorpresa, l’MC360 MOD da 34 mm di spessore riesce a stare al passo dell’Aircube da 45 mm a doppia fila.
Le differenze come si vede si mantengono sempre in un range pari a un grado centigrado, considerando però uno scarto di 0,2°C dovuto a possibili errori nelle letture.
Ma vediamo il "re" dei radiatori come si comporta.
A 200 W, con ventole ad alto regime, non vi sono differenze abissali come si potrebbe pensare. Ma, se osserviamo con attenzione il grafico, possiamo notare come il Thermochill esprime il meglio di sè quando viene impiegato con alti carichi e ventole mediamente potenti.
Notiamo infatti, che a 200 W con ventole da 77 cfm, la differenza tra il Thermochill e l’MC360 MOD è di un solo un decimo di grado.
Ma se applichiamo 400 W e utilizziamo ventole downvoltate a 7 V, le differenze escono fuori e sono evidenti: 15,9°C di dT contro i 17,3°C dell’MC360 MOD; 1,4°C sono un notevole scarto in questo frangente.
A scopo puramente indicativo, vi mostriamo un altro grafico con un test eseguito su un Black Ice 360 GT Stealth alle stesse identiche potenze e con ventole uguali.
Ora si vede meglio la differenza nelle prestazioni. Rispetto a radiatori blasonati e spesso classificati tra i migliori, la differenza è abissale: il Thermochill risulta largamente in vantaggio nel confronto, specialmente quando si sceglie una configurazione molto potente e si utilizzano ventole silenziose come possono essere le Rasurbo a 7 V.
Eppure, quando si pensava che nessuno avrebbe mai potuto scalzare "The King" dal suo trono, ecco che una giovane compagnia tedesca è riuscita a realizzare l’impensabile: TFC X360 Triple Radiator, ovvero l’apoteosi delle prestazioni nei radiatori triventola.
Praticamente in quasi tutte le configurazioni notiamo rendimenti leggermente migliori e temperature assolute più basse, anche se a dire il vero stiamo parlando di valori inferiori al grado. E’ significativo però notare come questo imponente radiatore abbia la capacità di comportarsi in maniera eccellente in tutte le situazioni e con qualsiasi tipo di ventole.
Il quadro d’insieme ci permette di apprezzare meglio le differenze tra i nostri quattro radiatori.
Proprio sul TFC X360 abbiamo deciso di effettuare una ulteriore prova per verificarne il comportamento con ventole decisamente più potenti. Ci siamo perciò procurati due tra le piu’ prestanti ventole attualmente disponibili sul mercato italiano.
La Scythe Slip Stream 120mm Case Fan - 1900rpm capace di ben 110 cfm a 12 V.
Nonchè l’incredibile Scythe Ultra Kaze 120mm Case Fan 3000rpm da 133 CFM
Le prestazioni lasciano semplicemente a bocca aperta: a 12 V le Ultra Kaze 3000 dimostrano prestazioni da primato, con valori di dT assolutamente impossibili per qualsiasi altra ventola.
Vediamo il grafico con impostazione a 200 W.
Passiamo ai 400 W.
Il grafico riassuntivo ci mostra la situazione completa.
Il nuovo "re" è il TFC X360 Triple Radiator, e la sua "regina" si chiama Scythe Ultra Kaze 120mm 3000rpm, una ventola capace di muovere una quantità impressionante di aria anche a voltaggi bassissimi.
In questa prova abbiamo analizzato da vicino quattro radiatori e ci siamo resi conto di quanta importanza rivesta la scelta delle ventole nell’economia dell’impianto di liquid cooling del proprio PC.
Come abbiamo visto il fenomeno del raffreddamento a liquido ha portato un grande interesse nelle aziende a fornire soluzioni sempre più efficaci dal punto di vista prestazionale e del contentimento del rumore. L’ampia scelta di modelli di radiatori in questo caso, ha dimostrato che la sfida al momento è nel vivo, con una continua corsa che vede alternarsi alla vetta vari produttori. Se fino ad oggi il Thermochill aveva sbaragliato tutti i concorrenti, ora è stato battuto dal recente modello di TFC, ma resta da vedere per quanto riuscirà a tener salda la sua posizione in attesa della proclamazione del nuovo "re".
Fonte: PcTuner