"MILANO (15/02/2008) - Ore 15.07: nel cuore di Milano si scatena l’inferno. A pochi metri dal Palazzo di Giustizia, in corso di porta Vittoria, un bus piomba violentemente contro un tram.
UN INFERNO
L’impatto è così forte che le due cabine di guida si incastrano una dentro l’altra. Le gambe degli autisti si spezzano, braccia e volti sanguinano copiosamente, mentre sul tram succede il finimondo. Micidiale dunque lo scontro frontale tra un tram jumbo della linea 12, con destinazione Roserio, e il bus della linea 60. Micidiale e soprattutto fatale per una donna di 52 anni, morta sul colpo. Micidiale per altri 26 passeggeri, rimasti feriti, e in particolare per quattro di loro che versano in gravissime condizioni in ospedale.
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LA PORSCHE SVIZZERA
E tutto per colpa di una manovra brusca effettuata da una Porsche Cayenne con targa svizzera, guidata da Marco Trabucchi, 38 anni, nato a Venezia ma residente in Svizzera. Il Suv ha invaso improvvisamente la corsia centrale riservata ai mezzi pubblici, mettendosi addirittura contromano: il conducente del bus ha sterzato bruscamente per evitarlo, e lo scontro frontale con il tram è stato inevitabile.
IL BOTTO
L’impatto è violentissimo: un denso fumo nero comincia a fuoriuscire dal motore dell’autobus e a invadere il tram che in pochi secondi diventa una camera a gas. Le lamiere si arrotolano e si piegano come burro. I vetri dei due mezzi esplodono. La violenza dell’usrto strappa letteralmente i sedili e li “lancia” contro i finestrini e contro quello che resta delle portiere accartocciate e delle cabine di guida praticamente esplose.
IL PANICO
Sono attimi di orrore indicibile: decine e decine di passeggeri finiscono lunghi distesi sul pavimento del tram e dell’autobus, cozzando gli uni contro gli altri, sbattendo qui e là. Gli autisti rimangono incastrati tra le lamiere. Una donna seduta dietro il conducente del tram viene sbalzata assieme ai sedili contro il retro della cabina di guida dove rimane schiacciata. Non dà più segni di vita.
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LA VITTIMA
Dopo mezz’ora si scoprirà che la donna è morta sul colpo. È fumo dappertutto. Pianti, urla e lamenti. Sangue ovunque. Passanti, semplici cittadini, avvocati, giornalisti accorsi dai vicini uffici e dal Tribunale sono i primi a tentare di soccorrere i disgraziati intrappolati fra le lamiere. Uno dopo l’altro i passeggeri rimasti incolumi riescono a uscire dai due mezzi dell’Atm. Cappotti e piumini strappati, facce, gambe e braccia insanguinate. Scarpe sparse in mezzo alla strada.
IL SANGUE
Arrivano le ambulanze, arrivano i mezzi delle forze dell’ordine. Per due passeggeri la situazione è talmente critica che i medici tentano di rianimarli direttamente sul posto. Ma sono ancora molti i passeggeri rimasti incastrati che non riescono a scendere.
Il bilancio del disastro è drammatico fin da subito: un morto, 26 feriti, di cui 4 gravissim. Un bollettino di guerra. La scena sembra quella di un disastro aereo, di un attentato. Poliziotti, carabinieri, vigili pompieri e medici del 118 finalmente riesco9no ad estrarre, assieme ai volontari, gli ultimi passeggeri. Molte persone vengono assistite dai medici ai lati delle strade. Sul marciapiede viene rapidamente allestita una tenda con due brande e attrezzature per il primo soccorso.
I SOCCORSI
Il 118 ha attivato la sua unità per le grandi emergenze. Sono intervenute due automediche del Niguarda e una del Fatebenefratelli, l’ambulanza per le maxiemergenze del Niguarda e altre 20 autolettighe. Il traffico nella zona viene bloccato per tutto il corso di porta Vittoria da largo Augusto a piazza Cinque Giornate con numerosi autobus e tram fermi.
Il conducente della Porsche, un agente di commercio che vive a Friburgo, in Svizzera, viene portato negli uffici del nucleo radiomobile della polizia locale e si giustifica affermando di essersi trovato davanti due pedoni e che per evitarli ha invaso la corsia preferenziale.
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INDAGATO
Ma nessun testimone avvalora la sua versione. Una versione che verrà chiarita dalle decine di telecamere presenti in quel punto del corso e che sveleranno fotogramma dopo fotogramma se e quanti passanti c’erano. Il pm di Milano Cecilia Vassena, che ha aperto un’inchiesta sull’incidente, ha indagato ufficialmente Marco Trabucchi per omicidio colposo. Ma rischia anche accuse ben più gravi."
Solo due parole e una immagine. Vi faccio vedere la porche dopo l'incidente:
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RICORDIAMOCI SEMPRE DI NON FARE ****ATE AL VOLANTE!