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Hitman: Absolution verrà completato solo dal 20% dei giocatori

Il direttore di Hitman: Absolution, Tore Blystad, ha fatto sapere a Official PlayStation Magazine di aver svolto una serie di ricerche e sondaggi ultimamente, ovviamente riguardanti il quinto capitolo dell’amata serie stealth con protagonista l’Agente 47, scoprendo una triste verità che afferma riguardare tutti i giochi di questa era: solo il 20% di coloro che giocheranno Absolution vedrà il livello finale del gioco.

Oggi utilizziamo le statistiche molto più che in passato, nel bene e nel male” spiega Blystad. “Il giocatore medio probabilmente non porterà mai a termine nemmeno il gioco, il che è molto triste. O magari lo finirà tutto una sola volta e basta, ma questo è un gioco progettato per quei giocatori che vogliono ritornare su ogni singola missione e portarla a termine ogni volta in modo diverso. E’ fatto per durare, piuttosto che per essere un gioco da una botta e via. Immagino che la gente non riesca ad impegnarsi per tutte quelle ore per portare a termine un gioco, se ne stufano subito. E non riguarda solo questo, bensì tutti i videogiochi. E’ orribile sapere che il 20% dei giocatori vedrà l’ultimo livelllo del gioco, è una cosa che avvilisce enormemente chi ci sta lavorando“.

A questo punto Blystad ammette che il conoscere anticipatamente una cosa del genere potrebbe essere vantaggioso per il team, affiché questo possa spostare le parti più interessannti del gioco, che magari si trovano verso la fine, all’inizio di esso, in modo tale da entusiasmare da subito e al massimo chi ci gioca. Subito dopo afferma però che, sebbene questo sia stato fatto anche nei precedenti capitoli di Hitman, non può assolutamente essere replicato con Absolution, il quale ha una narrazione particolare pensata originariamente per svilupparsi in un certo modo e con una cadenza ben definita.

Non c’è dubbio che il buon Tore sappia come far venire voglia di mettere le mani sull’ultima creazione di IO Interactive, però dalla sua bisogna dire che è vero che non esistono più i giocatori di una volta, quei classici “hardcore gamer” che, cascasse il mondo, non erano contenti se non finivano i giochi più e più volte, per giunta alla massima difficoltà. Ma oggi anche i cari vecchi “hardcore” sono inevitabilmente divenuti dei “casual” che vogliono tutto e subito.

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