Hardwarezone.it

I requisiti e le promesse di STALKER: Call of Pripyat

Parlando al sito tedesco PCGames, Oleg Yavorsky, responsabile delle pubbliche relazioni presso GSC Game World, ha finalmente confessato quello che i giocatori più scrupolosi volevano sentire riguardo S.T.A.L.K.E.R.: Call of Pripyat, sequel di STALKER: Shadow of Chernobyl; il gioco subirà un pesante beta testing nei mesi precedenti la pubblicazione per fare in modo di evitare quanto accaduto con lo stesso Shadow of Chernobyl e ripetutosi poi anche con STALKER: Clear Sky, uscito lo scorso Settembre.

Se c’è una cosa (beh, diciamo una delle tante) che ha reso i primi due capitoli della serie “ostici” per il pubblico è stato proprio il superficiale e disattento sviluppo riservato loro, ed è per questo dunque che GSC ha deciso di fare una volta per tutte (o almeno queste sono le premesse/promesse) tesoro degli sbagli commessi in passato e dedicare una maggiore attenzione alla stabilità del gioco in fase appunto di sviluppo e di test, visto e considerato poi che ogni volta il motore grafico X-Ray Engine subisce numerose modifiche. A questo proposito Yavorsky ha rivelato che sono molte le migliorie e gli effetti visivi aggiunti alla versione 1.6 del middleware proprietario, e non esclude che esso possa essere ulteriormente modificato per supportare le attese librerie grafiche DirectX 11. Per ora Yavorksy parla solamente di un netto miglioramento nel filtro antialiasing e nel modulo network, completamente riscritto. In generale comunque il gioco sarà ottimizzato per offrire le migliori prestazioni in ambiente DirectX 10.

Ancora nessuna data di uscita per il momento; il gioco resta fissato genericamente al periodo autunnale. A questo link trovate le immagini rilasciate finora, mentre di seguito i requisiti hardware consigliati:

 

Exit mobile version