Conclusioni
Prima di iniziare a parlare di overclock vero e proprio è necessario approfondire alcuni aspetti introdotti con le nuove piattaforme Core i7. Ecco perchè vi consigliamo di seguire per gradi questa guida in modo tale da non incorrere in problemi durante le fasi più importanti.
Come detto in precedenza è necessario spendere qualche parola riguardo le novità introdotte e soprattutto le sigle introdotte con le nuova piattaforme Nehalem. In particolare è bene tenere in mente i seguenti parametri, che come vedremo successivamente, torneranno molto utili. Di seguito sono state raccolte e riassunte tutte le voci che troverete nel BIOS della vostra scheda madre; è importante, col fine di eseguire un overclock stabile, conoscerle in modo appropriato:
- Clock: frequenza di funzionamento del processore.
- CPU Multiplier: Moltiplicatore che permette di ottenere la frequenza di funzionamento della CPU. Per il processore Core i7 920 il valore è di 20x; è possibile comunque modificarlo a proprio piacimento. E’ bene ricordare comunque che valori troppo elevati potrebbero compromettere l’avvio e stabilità del sistema.
- BCLK: Frequenza principale o Frequenza Madre la quale permette di ottenere le frequenze di QPI, RAM, UNCORE e CPU. Nel nostro caso, dato che utilizziamo un processore Intel Core i7 920, il valore è di 133.33 Mhz.
- Uncore: riguarda principalmente tutto ciò che non ha a che fare con il Core (per esempio la Cache L3, Controller delle memorie, Bus PCI Express ecc). Generalmente questo valore deve essere il doppio della frequenza delle memorie.
- QPI: valore introdotto con le CPU della famiglia Nehalem. Conosciuto anche con il nome di Intel QuickPath Interconnect, fondamentalmente è il link tra la CPU e il chipset della scheda madre, alias Intel X58. La sua velocità viene indicata in GT/s invece che in MHz.
- Memory: Indica principalmente la frequenze delle memorie e tutto ciò che ruote attorno a esse. Il chipset Intel X58 permette di scegliere di default vari moltiplicatori : 6x, 8x,10x, 12x, o 14x. Generalmente è consigliabile utilizzare i valori 6x e 8x, in quanto valori troppo elevati potrebbero compromettere la stabilità.
- Ram Timings: indicano i tempi di latenza delle memorie. Ogni motherboard mette a disposizione menu dettagliati con possibilità di variare i moltissimi parametri delle memorie. E’ bene conoscere tutte le caratteristiche principali delle proprie Ram (i timings sono riportati generalmente sulla confezione o sulle memorie e si presentano in questo modo 8-8-8-24).
- Turbo mode: tecnologia che aumenta automaticamente il clock dei soli core utilizzati, in modo da velocizzare l’elaborazione dei dati in tutti quei casi ove è richiesta una maggiore potenza. Questa funzionalità modifica automaticamente il moltiplicatore del processore per ottenere una frequenza di funzionamento più elevata.
- Vcore: è il voltaggio del nostro processore. E’ bene non utilizzare valori troppo elevati onde evitare danneggiamenti irreversibili alla CPU.
- DRAM Voltage: Il voltaggio delle vostre Ram. Come consigliato da Intel il valore massimo da utilizzare deve essere di 1.65V (anche 1.66V può essere accettato).
- HT: “Hyper-Threading” tecnologia proprietaria Intel che consente al sistema operativo di vedere 2 core “logici” per ogni core “fisico” (nel nostro caso avremmo un totale di 8 Core).
- ST: “SpeedStep Tecnology” tecnologia di risparmio energetico sviluppata da Intel.
- Qualche informazione sulle frequenze
Dopo aver analizzato nello specifico le nuove voci presenti nel BIOS delle motherboard per CPU Core i7, andiamo ad osservare come si ottengono le principali frequenze di funzionamento. In particolare abbiamo riassunto il tutto nel seguente schema:
Frequenza (Frequency) CPU = BCLK x Moltiplicatore (Multiplier) CPU
Frequenza Uncore = BCLK x Moltiplicatore Uncore
Frequenza Memorie = BCLK x Moltiplicatore Memorie
Frequenza QPI = BCLK x Moltiplicatore QPI
E’ bene quindi tenere a mente che non è possibile modificare a nostro piacimento e a caso le varie frequenze del BIOS, in quanto la semplice modifica di un parametro può ripercuotersi su altri valori. Un errato settaggio può causare instabilità del sistema, errori sotto Windows (BSOD) o più semplicemente una schermata nera di Freeze. Se dovesse accadere uno di questi problemi, è necessario resettare il BIOS della vostrra motherboard tramite il Jumper ClearCMOS .
Se i valori visti precedentemente non causano alcun danno a livello hardware al nostro processore, scheda madre e memorie, differente invece è l’argomento voltaggi e temperature. Prima di analizzare nello specifico i vari valori è bene ricordare che l’utilizzo di voltaggi elevati possono danneggiare irrimediabilmente la CPU, scheda madre o memorie. E’ bene utilizzare un dissipatore aftermarket e un case ben ventilato in modo tale da evitare temperature troppo elevate.
Il processore in oggetto utilizza un voltaggio di default di 1.22v. E’ bene non superare il valore di 1.55v per non incorrere in problemi di surriscaldamento (anche con un buon dissipatore si possono registrare temperature molto elevate).
Vediamo di seguito tutti i voltaggi disponibili con relativi valori min-max da utilizzare durante l’overclock.
CPU: Voltaggio standard 1.22v (i7 920). Voltaggio Max 1.55. Con alcune CPU “fortunate” è possibile ridurre il voltaggio di qualche decimo. Nel nostro caso per esempio, con frequenza di 3.2GHz, abbiamo settato un voltaggio di 1.16v.
QPI: Voltaggio Standard circa 1.15v. Voltaggio Max per uso giornaliero 1.35v
CPU PLL: Voltaggio Standard circa 1.7v. Voltaggio Max per uso giornaliero 1.81v (non è necessario spingersi oltre, valore di per sè già elevato).
IOH: indica il voltaggio utilizzato dal Northbridge della scheda madre; Voltaggio Standard circa 1.15v. Voltaggio Max:
- Fino a 200 BCLK Bus QPI vicino 7200GT/s 1,20/1,25Volt
- Oltre i 200 BCLK Bus QPI sopra 7200GT/S 1,30/1,35Volt
DRAM BUS: valore molto importante, forse quello da tenere sempre sott’occhio in quanto un errato settaggio potrebbe danneggiare irrimediabilmente il controller delle memorie interno alla CPU. Intel consiglia di utilizzare un voltaggio massimo di 1.65V. Voltaggio Max consetito per uso giornaliero 1.66v. {xtypo_info” />Per evitare problemi di temperature elevate vi consigliamo di installare un programma di monitoraggio delle temperature. Di seguito i principali:{/xtypo_info” />
- Core Temp
- SpeedFan
- HWMonitor
- PCProbe (per utenti Asus)
Prima di inziare e modificare i vari valori presenti nel nostro BIOS e utili “armarci” di alcuni programmi di diagnostica (che ci permettono di testare la stabilità del nostro PC) e di rilevazione delle temperature. Ci sono molte alternative disponibili sul web; di solito comunque vengono utilizzate le seguenti applicazioni:
- Monitoraggio Temperatura:
CoreTemp
HWMonitor
- Stress Test:
Prime95 (indicato per CPU)
Memtest 86 (indicato per memorie)
- Informazioni Processore:
CPU-z
NehalemCalc
La piattaforma che andremo ad utilizzare per il test utilizza un processore Intel Core i7 920. La guida è comunque applicabile anche ad altri processori della famiglia Nehalem. Di seguito la config completa:
- Alimentatore: Antec TruePower 1000W
- Scheda Madre: Asus Rampage II Gene
- Memoria Ram: Corsair Dominato 6GB 1600MHz 8-8-8-24
- Processore: Intel Core i7 920
Come visto precedentemente, il processore è caratterizzato da una frequenza standard di 2.66GHz e moltiplicatore a 20x. Tenendo in mente quanto visto fino ad adesso non ci resta che entrare nel BIOS e iniziare le modifiche di rito.
- Da tenere a mente:
CPU Frequency = BCLK x CPU multiplier
Uncore Frequency = BCLK x Uncore Multiplier
Memory Frequency = BCLK x Memory Multiplier
QPI Frequency = BCLK x QPI Multiplier
Uncore Multiplier = 2 x Memory Multiplier (Uncore Multiplier deve essere maggiore o uguale al doppio del Memory Multiplyer)
Uncore Multiplier : QPI Multiplier = ~ 8 : 9 Per maggior stabilità il QPI Multiplier deve essere maggiore dell’Uncore Multiplier con rapporto di circa 8:9.
Per prima cosa è necessario disabilitare alcuni controlli del processore, che se attivi, non permetteranno la buona riuscita dell’overclock. Una volta entrati nel BIOS è necessario selezionare la voce CPU Configuration e disabilitare le seguenti opzioni:
Disabilitare EIST – anche conosciuto con il nome di Enhanced Intel SpeedStep Technology (sistema di risparmio energetico)
Disabilitare C1E – altra funzione di risparmio energetico
Disabilitare Turbo Mode – non necessaria se overclocchiamo manualmente il processore
Dopo aver disattivato le seguenti voci possiamo andare a modificare tutti i parametri presenti sotto Extreme Tweaker (nelle motherboard Asus le opzioni per l’overclock si trovano sotto questa voce). Prendendo come obiettivo la frequenza di 3.2GHz per il nostro processore (visti i consumi molto elevati della piattaforma Nehalem la frequenza sopracitata risulta un buon compromesso tra consumi e prestazioni) andiamo ad inserire i seguenti valori:
Frequenza BCLK : 160
Frequenza PCIE: 101
Frequenza DRAM: 1604 (dipende dalle vostre Ram)
Frequenza UCLK: 3200 (questo valore deve essere il doppio della frequenza delle memorie)
Frequenza QPI: come detto precedentemente questo valore deve essere leggermente superiore a quello UCLK
Dopo aver modificato questi parametri, salviamo le impostazioni e riavviamo il sistema; se il boot viene eseguito senza problemi è già un buon traguardo. Una volta entrati sotto Windows apriamo Core Temp e facciamo partire il programma Prime95 in modalità Small FFTs in grado di stressare al 100% tutti i core del nostro processore. Se dopo un paio di ore non riscontriamo errori, possiamo essere soddisfatti dell’ obiettivo raggiunto.
Se non siete soddisfatti della frequenza precedentemente raggiunta, possiamo spingerci ben oltre fino ad una frequenza di circa 4GHz. Di seguito i valori limite da inserire per una “corretta” riuscita dell’overclock (ricordiamo che i seguenti valori potrebbero non garantire i stessi risultati su tutte le piattaforme):
Frequenza BCLK : 200
Moltiplicatore CPU: 20x
Frequenza PCIE: 101
Frequenza DRAM: 1604 (dipende dalle vostre Ram)
Frequenza UCLK: 3200 (questo valore deve essere il doppio della frequenza delle memorie)
Frequenza QPI: come detto precedentemente questo valore deve essere leggermente superiore a quello UCLK
Voltaggio CPU: 1.27V
Voltaggio Uncore: 1.35V
Voltaggio Memoria DRAM:1.66V
Voltaggio PLL: 1.81V
Con queste impostazioni (almeno per quanto riguarda la nostra configurazione) il sistema si è avviato senza molti problemi portando a termine uno Stress Test con Prime 95 di diverse ore. Un piccolo appunto da fare riguardano le temperature; è caldamente consigliato, con queste frequenze, utilizzare un sistema di raffreddamento aftermarket o a liquido.
- Freeze (durante il boot o sotto Windows): aumentiamo Vcore nell’ordine di +0.025v
- BSOD con codice errore 101: aumentare il Vcore nell’ordine di +0.025v
- BSOD con codice errore 124: aumentare/diminuire il voltaggio di qpi/uncore. E’ molto importante non superare il valore di 1.375V.
Post Overclock
Se dopo aver eseguito un ciclo di almeno 8 ore con il programma Prime95 il vostro sistema è perfettamente stabile è bene rivedere alcuni parametri nel BIOS. Vi starete chiedendo il perchè?! E’ molto semplice la risposta; anche se il sistema è perfettamente stabile, quasi sicuramente i voltaggi impostati possono essere limati anche di qualche decimo garantendo quindi temperature ancora più basse e maggiore longevità dei vostri componenti.
E’ bene quindi, per ogni valore modificato, eseguire un ciclo di Prime95 per vedere se ci possono essere problemi di stabilità. La procedura è sicuramente molto lunga e noiosa ma in fin dei conti si riesce ad avere un sistema ben bilanciato e efficiente.
Nonostante le CPU Core i7 siano del tutto nuove e ancora da scoprire, con alcuni accorgimenti si riescono a raggiungere frequenze ben oltre le specifiche dichiarate da Intel. E’ molto facile comunque che dopo aver messo in pratica questa guida, si possano verificare problemi di stabilità ed errori.
E’ bene ricordare che ogni componente hardware ha una storia sè; per esempio un processore può “murare” ad un frequenza di 4GHz mentre altri sample riescono a superare senza problemi i 4.2GHz. Il nostro consiglio è quello di provare, provare e provare fino a quando non si raggiunge il risultato sperato.