Il thermal design power dei nuovi chip è invece di 80 watt, un assorbimento che potrebbe apparire eccessivo per il settore embedded. Doug Davis, vice president and general manager dell'Embedded and Communications Group di Intel, ha spiegato che queste CPU sono indirizzate alle soluzioni embedded particolarmente affamate di potenza di calcolo, come i dispositivi tomografici in medicina e i server blade delle piattaforme ATCA (Advanced Telecom Computing Architecture), che dispongono generalmente di alimentatori da 200 watt: sufficienti, secondo Davis, per alimentare CPU, chipset, memoria e disco fisso.
Nel catalogo di Intel esistono versioni embedded anche di Core 2 Duo, Pentium e Celeron, processori che coprono segmenti di mercato quale quello dei chioschi interattivi, dei dispositivi di rete e sicurezza, delle console da gioco e dei controlli industriali.
Il big di Santa Clara ha anche annunciato lo sviluppo di un nuovo sistem-on-chip (SOC) che, con consumi compresi fra i 15 e i 75 watt, ha per target computer di bordo, stampanti, scanner industriali e altri dispositivi embedded a medio consumo.
Intel ha infine svelato un nuovo server di rete, l'NSC2U, che utilizza due processori Xeon 5300 per gestire applicazioni come quelle di intrusion prevention, IPTV, video on demand e gateway VPN. Il sistema arriverà sul mercato a luglio.
Articolo tratto da: Punto Informatico