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Max Payne 3: i cheater vengono puniti…con altri cheater

Questa volta Rockstar Games si è proprio superata, non c’è che dire. La software-house newyorkese ha trovato un modo insieme originale ed equo per dare ai cheater (coloro che usano trucchi nelle partite online) una lezione di vita. L’iniziativa riguarda Max Payne 3 (che a quanto pare, dopo solo un paio di settimane dalla pubblicazione, è già dilaniato dai bari), ma chissà che non venga adottata per altri giochi in futuro, magari anche da altre compagnie.

Si tratta praticamente di punire i benamati “chittoni” non già bannandoli per sempre – rendendoli di fatto impossibilitati a giocare come avviene nella quasi totalità dei videogiochi online – bensì isolandoli all’interno di appositi server di gioco che fungono da “carceri virtuali”, dove questi furbetti saranno costretti a giocare fra di loro in modo tale, da un lato, da non molestare più i giocatori corretti e, dall’altro, imparare che cosa significa giocare contro un baro. Dopodiché arriva la seconda fase, la migliore: Rockstar concederà a tutti costoro una specie di “libertà vigilata” durante la quale gli ex-cheater avranno la possibilità di entrare di nuovo nei server ufficiali, ma se verranno beccati di nuovo ad utilizzare qualunque tipo di hack verranno ri-confinati nel “girone dei dannati”, e questa volta per sempre. In questo caso si dovrebbe ribattezzare “girone dei pirla” o “girone dei pistola”, tanto per rimanere in tema di armi!

La stessa Rockstar però ci tiene a precisare che, sebbene i giocatori onesti debbano aiutare a “sgamare” e a segnalare opportunamente i cheater, non bisogna fare di tutta l’erba un fascio e dunque si devono lasciare in pace tutti coloro che, ad esempio, sfruttano mezzi “infami” ma del tutto leciti come il camping.

FONTE: Rockstargames.com

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