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Medal of Honor: Warfighter in cooperativa e col Frostbite 2

A pochi giorni dall’annuncio ufficiale di EA, con tanto di conferma sull’uscita del gioco per il mese di Ottobre 2012 – per PC, X360 e PS3 – ecco che da Oltreoceano arrivano più informazioni riguardo Medal of Honor: Warfighter. Il gioco è il diretto seguito del reboot del 2010 ma (fortunatamente) solo per quel che concerne la trama. La rivista statunitense OXM infatti ha rivelato che la storia (leggasi campagna single-player) riprenderà le vicende dei tre Operatori del Tier 1 Preacher, Voodoo e Mother, protagonisti appunto del predecessore.

Il filo conduttore col primo capitolo finisce già qui, perché nel piatto questa volta gli sviluppatori di Danger Close c’hanno messo un motore grafico unico per singolo e multigiocatore, ovvero il Frosbite 2 gentilmente concesso da DICE che ha fatto e sta ancora facendo sognare i giocatori di Battlefield 3. Se ricordate bene invece, Medal of Honor (del 2010) era uno strano ibrido sviluppato in single-player con un motore e in multiplayer con tutt’altro (fornito dalla stessa DICE). Questa volta Danger Close si occuperà da sola della campagna, del multiplayer e della nuova modalità cooperativa (non ci è dato sapere di che tipo e per quanti giocatori, per ora).

Come affermato dagli stessi sviluppatori, grazie all’implementazione del versatile e scalabile engine “made in Svezia” sarà possibile godere di diversi effetti grafici secondari come lampadari che penzolano, scheggie impazzite e fogli di carta che svolazzano se si fa fuoco nelle loro vicinanze. Non si tratterà tuttavia di una simulazione troppo fedele alla realtà in quanto sarà presente ancora il classico sistema di rigenerazione automatica della salute. La storia raccontata però, quella sì che sarà realistica; a provvedere alla sceneggiatura infatti c’hanno pensato i veri Tier 1 Operators, i cui racconti di fatti realmente accadutigli in servizio faranno da base per le vicende e le ambientazioni del gioco.

Inoltre ci verrà data maggior libertà di scelta, ad esempio su come vogliamo irrompere in una stanza: tatticamente, con una flashbang, oppure di sfondamento, abbattendo la porta con la forza, oppure ancora brutalmente, piazzando del C4. E poi soprattutto, ultimo ma non meno importante, il fatto che finalmente vestiremo i panni degli altri corpi elitari sparsi per il mondo, come i celebri SAS britannici più volte rappresentati negli ultimi Call of Duty, i KSK tedeschi, i Grom polacchi e i SASR australiani.

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