Beh, dopo questa adesso si può proprio dire che Activision spende più tempo nei tribunali che non a pubblicizzare i propri videogiochi! Mentre infatti è ancora in pieno corso il contenzioso con Electronic Arts (Acti aveva chiesto inizialmente 400 milioni di dollari di risarcimento ad EA per la famosa questione di insubordinazione degli ex-boss di Infinity Ward, Jason West e Vince Zampella, accusati di “inciuci” vari con EA quando ancora lavoravano per Activision), spunta una nuova gatta da pelare per il publisher californiano, ben più seriosa del “battibecco” con il rivale conterraneo.
Si tratta della denuncia, manco a farlo apposta, di una software-house anch’essa californiana, alias NovaLogic, che già l’anno scorso si lamenta di aver inviato due lettere di “richiamo” ad Activision completamente ignorate da quest’utlima. Ora però è scattata la denuncia vera e propria, e l’accusa è nientemeno che plagio (e dalle immagini capirete quanto sia evidente in effetti, quasi imbarazzante) nei confronti del marchio “Delta Force“, i cui diritti sono detenuti da NovaLogic ormai dal 1998.
A sinistra il marchio di NovaLogic, a destra quello di Activision/Infinity Ward
La questione è semplice: Activision avrebbe spudoratamente fatto un utilizzo non autorizzato di tale marchio (con tanto di simbolo) nel videogioco Call of Duty: Modern Warfare 3, dove fra i tanti è presente anche il team della Delta Force appunto, ma con un nome ed un simbolo legalmente appartenenti a NovaLogic appunto, che proprio con questa nomenclatura ha ribattezzato la serie di sparatutto in prima persona che l’ha resa famosa in tutto il mondo e di cui sono stati realizzati nove capitoli (con il decimo, Delta Force: Angel Falls, ancora in lavorazione dopo diversi anni).
NovaLogic chiede quindi i danni e un’ingiunzione per violazione di marchio. Interrogata sulla faccenda, Activision non ha risposto.
FONTE: Eurogamer