PEGI: ricordiamoci di rispettare i limiti di età dei videogiochi

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Attraverso un’iniziativa di AESVI (Associazione Editori Software Videoludico Italiana) e del Ministero delle Politiche Giovanili, in tutta Italia durante il mese corrente i negozi interessati esporranno dei manifesti per ricordare a tutti (specie a voi gamers appassionati !) che esiste sempre un limite di età da rispettare non "fiscalmente", ma con un minimo di razionalità e sottigliezza morale, rigurdante i videogiochi.

Questi ultimi infatti, in Europa, sono sottoposti alla classificazione PEGI (Pan European Game Information), la quale è protagonista proprio di questa iniziativa sociale.

E dal momento che una famiglia italiana su tre possiede almeno una console, e che solo nel 2006 sono stati spesi più di 740 milioni di Euro in videogiochi nella nostra penisola, non possiamo che unirci anche noi a questa iniziativa sociale, per ricordare a tutti che "non si confà ad un buon genitore permettere al figlio di 10 anni di giocare a Call of Duty 4 come se niente fosse"…