Recensione – Abaco Dual Desktop

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Analisi Interna - Parte 1

Per accedere all’interno è necessario estrarre tre viti a pomello poste nella parte posteriore del case. All’interno l’Abaco si presenta molto ordinato per quanto riguarda la disposizione dei cavi e le periferiche sono poste in modo tale da sfruttare al 100% il piccolo cabinet nella sua compattezza. Nella parte superiore è presente l’alloggiamento per hard disk (nel nostro caso da 320GB) e masterizzatore CD/DVD. L’alloggiamento per hard disk risulta completamente smontabile per permettere l’accesso alla scheda madre. Nella parte laterale è presente una ventola da 80mm, descritta già nelle righe precedenti.

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Per quanto riguarda il comparto hardware è facilmente intuibile che tutte le funzioni principali sono svolte dalla scheda madre. Come è possibile vedere dall’immagine, la motherboard del Dual Desktop è equipaggiata con un processore Intel Atom Dual Core 330 da 1.6GHz, caratterizzato da consumi energetici estremamente ridotti. La versione single-core infatti equipaggia il 90% dei netbook attualmente disponibili sul mercato. Il sistema di raffreddamento è caratterizzato da un piccolo dissipatore in alluminio raffreddato attivamente da una ventola estremamente silenziosa. Il BIOS che equipaggia l’Abaco Dual risulta ben strutturato (secondo noi “sovradimensionato”, in termini di funzionalità, rispetto alle reali potenzialità di questo mini-PC).

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Particolare processore Intel Atom Dual-Core

Tra le caratteristiche principali spicca la possibilità di attivare/disattivare la tecnologia Hyper Threading (utile a migliorare, seppur di poco, le prestazioni della CPU), modificare la velocità della ventola della CPU, monitorare le temperature e i voltaggi di sistema ed agire, in vista di un eventuale upgrade di RAM, sulle latenze delle memorie.