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Recensione – Antec Mini P180

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Confezione e Contenuto

Caratteristiche Tecniche:

 

  • 8 Drive Bays
    • External 3 x 5.25”; 1 x 3.5”
    • Internal 5 x 3.5” for HDD
  • Cable organization for added convenience and better airflow
  • Innovative three-layer side panel (aluminum, plastic, aluminum) dampens system generated noise, making this one of the quietest cases available
  • Cooling System:
    • 1 rear (standard) 120mm x 25mm TriCool Fan
    • 1 top (standard) 200mm x 25mm TriCool fan
    • 2 front chamber (optional) 120mm Fan
    • Exterior speed control switches
  • Motherboard: up to microATX
  • 4 Expansion Slots
  • Double hinge door designed to open up to 270º
  • Front ports:
    • 2 x USB 2.0
    • 1 x eSATA
    • Audio In and Out (AC’ 97 and HDA)
  • 0.8mm cold rolled steel for durability through the majority of chassis
  • Unit dimensions:
    • 17.1″(H) x 8.3″(W) x 17.2″(D)
    • 43.5cm(H) x 21.2cm(W) x 43.6cm(D)
  • Package dimensions:
    • 20″(H) x 11.1″(W) x 20.3″(D)
    • 51.0cm(H) x 28.3cm(W) x 51.5cm(D)
  • Weight:
    • Net:  9.5 kg
    • Gross: 11.1 kg
  •  

     

     

    La confezione si presenta in dimensioni sovradimensionate per un case di questa grandezza; questo non è da considerare un difetto, quanto piuttosto un pregio, in quanto il packaging così progettato permette una maggiore resistenza agli urti durante il trasporto. Tornando alla confezione, essa è di colore completamente nero, con su scritte le varie caratteristiche del prodotto in varie lingue, con immagini che mettono in mostra il case e due utili maniglie nelle parti laterali che facilitano il trasporto stesso.

    Aperta la scatola, troviamo il case riposto in due blocchi in polistirolo. Estratto da questi due fermi, il case presenta tre protezioni anti-graffio in plastica, una frontale e due nei rispettivi pannelli laterali. Riposto all’interno troviamo anche (in una bustina di plastica) il manuale, uno schema elettrico del case e un foglio che attesta la garanzia di tre anni del produttore.

     

    Il case è composto sì da alluminio, ma la curiosità è che in realtà il cabinet è ulteriormente rivestito di un materiale plastico, molto vellutato al tatto e che permette, grazie ai 3 strati, di ridurre ulteriormente il rumore. Nella parte frontale e in quelle laterali c’è un ulteriore rivestimento in plastica e alluminio; analizzando più in dettaglio infatti si nota l’aggiunta di un pannello di colore grigio topo, incastonato nel pannello medesimo tramite dei fermi di aggancio.

    Frontalmente è presente un pannello personalizzato con il logo Antec e con un disegno particolare; su di esso sono incorporate due porte USB 2.0, una porta e- SATA e connettori audio per microfoni e cuffie. Grazie a pratici montanti posti nella parte laterale sinistra, il pannello può essere aperto con un movimento di ben 270 gradi, studiato appositamente per un più immediato accesso alle periferiche ottiche. A metà del pannello sono presenti i pulsanti Power ON/OFF e Reset, in realtà non molto visibili data la colorazione identica al resto del case. Molto utili i led di stato che indicano il funzionamento del sistema e il carico di lavoro degli hard disk.

    Sempre frontalmente sono ubicati cinque alloggiamenti, tre per periferiche da 5,25’’ e due per il contenimento dei filtri anti-polvere; è importante a questo proposito sottolineare che questo case è uno dei pochi ad essere dotato di filtri completamente lavabili.

     

    Nella parte posteriore, partendo dall’alto, è presente un piccolo fanbus che permette di regolare la velocità di rotazione delle ventole in dotazione (quella da 200mm posta nella parte superiore, e quella da 120mm posta nella parte posteriore).

    Più in basso, sulla sinistra, troviamo i vari connettori per la scheda madre e più a destra la ventola da 120mm, avente un apprezzabile design a nido d’ape che facilita notevolmente il lavoro della ventola stessa. Successivamente ci sono gli alloggiamenti per connettere la scheda video al monitor e sulla destra un piccolo pannellino forato che favorisce il ricircolo d’aria.

    Infine troviamo l’alloggiamento per l’alimentatore. E’ proprio su questa soluzione tecnica che vogliamo soffermarci per un attimo: i tecnici Antec hanno deciso infatti di posizionare l’alloggiamento dell’alimentatore proprio nella parte inferiore del case (diversamente dunque da quella che è la scelta standard) innanzitutto per avere più spazio all’interno dello stesso, e poi anche per rendere il posizionamento dei cavi più ordinato.

    Nella parte inferiore sono presenti quattro piedini in silicone e una feritoia con applicato un filtro anti-polvere; quest’ultimo ha la particolarità di poter essere montato su entrambe le facciate della feritoia stessa, ovvero sia internamente al case, sia esternamente, a seconda della nostra utilità od esigenza.

    Nella parte superiore il design particolare “a spina di pesce” e la griglia a nido d’ape permettono una più efficiente espulsione dell’aria calda in eccesso, compito ,questo, affidato alla enorme ventola da 200mm.

     

    Il case è compatibile solo con schede madri microATX, ma è possibile montare schede video del tipo GeForce 8800GTX e HD 3870X2 grazie alla possibilità di estrarre gli alloggiamenti per gli hard disk. Per studiare gli interni del case, ci occorre smontare il pannello laterale “principale”; per farlo basta semplicemente svitare le pratiche viti a pomello poste dietro. Riposta nello scomparto adibito al montaggio della scheda madre, vi è una scatola di colore bianco, con all’interno vari accessori:

    Staffa di fissaggio e alloggiamento per floppy e per un hard disk
    Mascherina per floppy
    Quattro fascette per cavi
    Sei staffe “on the fly”, per il montaggio veloce di periferiche da 5,25’’
    Una bustina con tutte le viti necessarie al montaggio dei componenti

    Anche all’interno il case è completamente di colore nero; nella parte bassa troviamo l’alloggiamento dell’alimentatore, completo di gommini in plastica anti-graffio per un posizionamento sicuro del medesimo. Più a destra c’è la feritoia per espellere il calore in eccesso e i due bay per l’installazione di periferiche da 5,25’’. Più in alto, a rivestimento del piano che separa l’alloggio dell’alimentatore da quello della scheda madre, troviamo una comoda protezione in gomma che preserva da eventuali graffi.

     

    Per permettere all’alimentatore di collegarsi con la scheda madre e gli altri componenti, è presente fra i due scomparti una fessura a scomparsa che contribuisce a far passare i vari cavi di collegamento in modo ordinato.

    Gli hard disk trovano posto in due pratici cassetti, completamente smontabili e di facile accesso, che costituiscono la peculiarità di questo case. Grazie infatti a degli appositi anelli di metallo, è possibile estrarli agevolmente ed accedere così agli hard disk.

    Entrambi sono dotati inoltre di gommini di plastica che riducono le vibrazioni e la rumorosità dei dischi rigidi stessi.
    Infine, nella parte superiore, è disponibile un altro bay da 5,25’’ per il montaggio di una periferica ottica o di un lettore floppy mediante l’utilizzo dell’adattatore nominato in precedenza. Questo alloggiamento può causare qualche problema di compatibilità da le dimensioni della ventola da 200mm che il più delle volte rendono arduo il montaggio del flat di collegamento alla scheda madre.

    I cavetti in dotazione sono perfettamente cablati e lunghi abbastanza da permettere qualsiasi collegamento.

    Non ci resta quindi che parlare delle due ventole in dotazione; queste sono fornite dalla casa madre stessa, e sono rispettivamente di 200 e 120 millimetri, con un buon compromesso fra rumorosità e portata d’aria (viste le notevoli dimensioni).

    La ventola da 200mm è difficile da sostituire per la forma molto particolare e anche per le dimensioni al di fuori degli standard.

    L’ultima proposta di Antec non ha deluso le aspettative generali del pubblico e si è presentata ad esso con il minimo dei difetti, pur essendo una soluzione dedicata esclusivamente a piattaforme Micro ATX. E’ piacevole notare come le aziende si stiano indirizzando verso un numero sempre più vasto di settori di mercato che prima magari costituivano semplici “settori di nicchia” dove ben pochi utenti si andavano a rifugiare. Le soluzioni tecniche utilizzate nel Mini P180 sinceramente non le abbiamo ritrovate neanche in case più comuni che invece dovrebbero offrirle di default…e questo è da apprezzare. Il P180 può essere utilizzato soprattutto durante Lan Party, date le modeste dimensioni e il peso non esagerato. La qualità dei materiali utilizzati è ottima tranne per alcuni piccoli rigonfiamenti presenti soprattutto nei pannelli laterali.

    Prezzo: 115€ circa
    Pro: Design molto particolare, 2 ventole in dotazione, buona qualità dei materiali utilizzati
    Contro: Nessuno in particolare

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