Analisi Parte 2
Nella parti laterali, rispettivamente sinistra e destra, sono presenti due pannelli a nido d’ape con clip che si agganciano/sganciano tramite un sistema a scatto e che si limitano a fornire maggior continuità alla struttura tanto per non farla sembrare troppo “spoglia”.
La parte posteriore è forse la più importante della struttura in quanto rappresenta la via d’accesso per il montaggio veloce di scheda madre e alimentatore.
Tramite due viti a pomello poste in entrambi i lati è possibile sbloccare l’intera struttura di montaggio che scorre, tramite due binari, sulla base dello Skeleton.
Ciò permette di montare in maniera estremamente semplice la scheda madre e i vari componenti hardware annessi; tramite una barra in plexiglass posta nella parte superiore è possibile fissare eventuali schede di espansione (schede video, schede audio) senza comprometterne la stabilità anche durante il trasporto. Grazie allo spazio a disposizione, lo Skeleton è compatibile con tutte le ultime schede video in commercio e soprattutto supporta configurazioni ATI CrossFire e NVIDIA SLI. Nella parte inferiore, sotto la base di appoggio della scheda madre, è inoltre disponibile un alloggiamento per PSU completamente estraibile, utile al montaggio dell’alimentatore anche in separata sede.
Infine, una delle prerogative più importanti di questo case, considerando che è una struttura completamente aperta senza alcun sistema di ricircolo d’aria, è la ventola superiore da 250mm caratterizzata da tre velocità di rotazione e da ben nove differenti colorazioni a LED impostabili attraverso due piccoli interruttori posti nella parte superiore destra.
C’è comunque da fare un appunto; viste le dimensioni molto contenute in altezza, lo Skeleton non permette il montaggio di dissipatori troppo sviluppati in questo senso. Capita infatti, dopo aver assemblato il tutto, di non poter richiudere la struttura inferiore a causa di spiacevoli imprevisti come quello visibile nella foto in alto.