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Recensione Case – Antec Skeleton

Carlo
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Analisi Parte 2

Come suggerisce il nome, lo Skeleton non è altro che l’esoscheletro di un case; manca infatti di qualunque tipo di chiusura (pannelli laterali , finestre ecc.) permettendo quindi innanzitutto, come è ovvio, un’ottima accessibilità e allo stesso tempo anche tanta portabilità.

Le soluzioni tecniche che implementa lo rendono molto resistente ed esteticamente accattivante e sicuramente diverso dalle proposte cui il mercato ci ha abituato. Proseguite la lettura per conoscere cosa c’è dietro lo scheletro!

Caratteristiche Tecniche:

 

La confezione rispecchia il design e l’eleganza tipiche di Antec, sebbene si presenti con una forma, cubica, diversa dallo standard che dunque ci dà subito una prima idea di come questo sia decisamente un case “sui generis”. All’interno troviamo lo Skeleton avvolto in due blocchi in polistirolo utili a prevenire urti durante il trasporto.

Tra gli accessori che il case mette a disposizione in una scatola in bundle troviamo:

L’Antec Skeleton si sviluppa su una struttura a forma di tronco di piramide dalle dimensioni di 40 cm(H) x 46 cm(W) x 48 cm(D).

Nella parte frontale, partendo dal basso, sono collocati gli alloggiamenti per hard disk da 3.5” e per periferiche ottiche da 5.25”; in particolare sono disponibili 2 bay da 5.25” e 2 da 3.5”.

Ogni alloggiamento è caratterizzato da una clip per il bloccaggio della periferica. Da segnalare la presenza di una ventola da 92mm opzionale, da allocare (se volete) nell’alloggiamento per gli hard disk, molto importante per mantenere la temperatura degli stessi a livelli ottimali (visto e considerato anche che il case non garantisce ricircolo d’aria alcuno).

Nella parte superiore, in risalto rispetto alla struttura, si fa spazio il pannello principale (molto sottile) con pulsanti di Power On/Off, pulsante Reset, due porte USB, una Firewire, una eSATA e due Jack rispettivamente per Microfono e Cuffie.

Nella parti laterali, rispettivamente sinistra e destra, sono presenti due pannelli a nido d’ape con clip che si agganciano/sganciano tramite un sistema a scatto e che si limitano a fornire maggior continuità alla struttura tanto per non farla sembrare troppo “spoglia”.

La parte posteriore è forse la più importante della struttura in quanto rappresenta la via d’accesso per il montaggio veloce di scheda madre e alimentatore.

Tramite due viti a pomello poste in entrambi i lati è possibile sbloccare l’intera struttura di montaggio che scorre, tramite due binari, sulla base dello Skeleton.

Ciò permette di montare in maniera estremamente semplice la scheda madre e i vari componenti hardware annessi; tramite una barra in plexiglass posta nella parte superiore è possibile fissare eventuali schede di espansione (schede video, schede audio) senza comprometterne la stabilità anche durante il trasporto. Grazie allo spazio a disposizione, lo Skeleton è compatibile con tutte le ultime schede video in commercio e soprattutto supporta configurazioni ATI CrossFire e NVIDIA SLI. Nella parte inferiore, sotto la base di appoggio della scheda madre, è inoltre disponibile un alloggiamento per PSU completamente estraibile, utile al montaggio dell’alimentatore anche in separata sede.

Infine, una delle prerogative più importanti di questo case, considerando che è una struttura completamente aperta senza alcun sistema di ricircolo d’aria, è la ventola superiore da 250mm caratterizzata da tre velocità di rotazione e da ben nove differenti colorazioni a LED impostabili attraverso due piccoli interruttori posti nella parte superiore destra.

C’è comunque da fare un appunto; viste le dimensioni molto contenute in altezza, lo Skeleton non permette il montaggio di dissipatori troppo sviluppati in questo senso. Capita infatti, dopo aver assemblato il tutto, di non poter richiudere la struttura inferiore a causa di spiacevoli imprevisti come quello visibile nella foto in alto.

La sfida lanciata da Antec con lo Skeleton in un segmento molto legato alle proprie “tradizioni” come quello dei case e chassis, risulta completamente azzeccata, soprattutto per quella nicchia di utenti amanti dei Lan Party o semplicemente desiderosi di avere un case fuori dal comune. Le soluzioni tecniche utilizzate pongono lo Skeleton su un livello superiore rispetto ai concorrenti. Le rifiniture risultano di ottima qualità (molto rigide e stabili al contrario di quanto sembrerebbe a prima vista), segno che i tecnici Antec non badano a spese sotto questo punto di vista.

E tuttavia il progetto paga in parte per la sua audacia; per esempio è quasi impossibile montare dissipatori di dimensioni “esagerate”, vista l’altezza molto contenuta del case. Il design senza protezioni laterali né pannelli potrebbe far storcere il naso a molti, causa rumorosità e concentrazione (a lungo andare) di polvere nei punti vitali, molto pericolosa per i componenti elettronici.

La speranza è che Antec decida, nel prossimo futuro, di concepire una nuova versione dello Skeleton, che sia magari più attenta alla salvaguardia di ciò che è più caro agli utenti: i componenti hardware.

Prezzo: 135€ Circa
Pro: Design Elegante, soluzioni tecniche uniche
Contro: Case non adatto a tutti

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