La confezione, indubbiamente imponente sia alla vista che al tatto, è comprensiva di:
Un waterblock per CPU (processori)
Un waterblock per GPU (schede video)
Antifreeze liquid
Radiatore + Ventola
Adattatore per Socket Intel e AMD
Clip per GPU e/o per chipset
Tubi in silicone con attacco a baionetta
Pasta termica
Sensore per la temperatura
Utensile per stringere i cavi
Bay 5.25” con settaggio temperatura, velocità ventola, allarme malfunzionamenti pompa ecc.
Tutti i componenti sono disposti ordinatamente in pratiche bustine in PVC e riposti in un alloggiamento sagomato in plastica.
Il cuore del WC-202 è rappresentato dal Bay 5.25 pollici, che integra al suo interno una pompa di piccole dimensioni, una vaschetta, e due radiatori, uno interno al bay e l’altro esterno (comprensivo di ventola).
L’intergrazione dei vari componenti è molto curata e di buona qualità. I waterblock in dotazione sono composti da una base in rame completamente lappata a specchio, tecnica questa appositamente utilizzata per ridurre la rugosità della superfice, facilitando il buon contatto con i vari componenti hardware da “raffreddare”.
Il montaggio del kit è semplice, pur essendo il manuale di istruzioni in sole quattro lingue, tra cui inglese e spagnolo.
Montaggio A(solo processore):
Montaggio B(solo GPU o chipset):
Montaggio C(CPU + GPU o chipset):
Ciò che interessa carpire da un sistema a liquido è, ovviamente, il guadagno prestazionale rispetto ad normale sistema ad aria. Per testare il water cooler abbiamo utilizzato il programma OCCT, che permette di “stressare”, per un periodo di tempo, il nostro processore. La configurazione è la seguente:
- Processore : Intel Core 2 Duo 1860MHz @ 3.325MHz 1.46v
- Scheda Madre: Asus P5N-E SLI FSB 475MHz
- Ram: 2 GB DDR2 915MHz 4-4-4-12
- Scheda Video: GeForce 7600GT overclocked
- 2 x Hard Disk WD Caviar 160GB Raid 0 Sata II
- 1 x Hard Disk Maxtor 80GB Sata II
- Lettore/Masterizzatore DVD
- 2 x Ventole da 120 mm
Core A:
Come si può notare dai test, le temperature registrate non sono proprio delle più basse; è pur vero che in occasione di questa analisi abbiamo deciso di montare il waterblock destinato alla scheda video, sul chipset della scheda madre, al fine di mettere il più possibile sotto stress il watercooler. E’ cosa risaputa infatti che il chipset nForce 650i lavori a temperature già molto alte in condizioni di default. Dai grafici, come potete constatare, le temperature sono elevate già al primo avvio del computer. Durante il test, durato circa mezz’ora, le temperature sono aumentate mediamente di 12-13 gradi, portando il liquido sui 40° di media; questo a causa delle modeste dimensioni e prestazioni della pompa, che comunque non riesce a garantire quella portata d’acqua tale da far diminuire la temperatura dell’acqua stessa, nonostante l’utilizzo di due radiatori.
La proposta di Evercool è destinata chiaramente ad una fascia d’utenza “entry-level”. Le prestazioni non sono al top ed è sconsigliabile utilizzare il watercooler in configurazione CPU+GPU, in vista soprattutto del fatto che le schede video di nuova generazione generano molto più calore rispetto al chipset di una scheda madre. Forse si potrebbe ottenere qualcosa di più sostituendo le ventole in dotazione con altre più performanti e dalla maggiore portata d’aria, ma ciò non toglie che tali sistemi dipendono solo ed esclusivamente dal liquido che circola nei tubi. Non vogliamo certo sconsigliare l’acquisto del prodotto, ma in questo senso un altro fondamentale elemento gioca un ruolo non da sottovalutare, ovvero la silenziosità: il WC-202 a tal proposito non rappresenta la soluzione “definitiva”, in quanto al massimo dei giri la rumorosità è un tantino eccessiva, specie se paragonata agli effettivi e corrispondenti miglioramenti in termini di temperature, miglioramenti che comunque sono sempre troppo esigui (pochissimi gradi).