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Recensione – Noctua NF-S12B FLX

Analisi Tecnica

nf s12b 4 FLX - Recensione - Noctua NF-S12B FLX

Si avvicina la stagione estiva e, sebbene si siano visti giorni più afosi, i nostri PC cominciano a risentire dell’alzamento della temperatura ambientale. Se dunque, toccando il vostro case, percepite che il caldo sta facendo soffrire più di tutti il vostro prezioso ed amato processore all’interno delle “quattro mura” del cabinet, la soluzione definitiva è la nuova ventola per dissipatori Noctua NF-S12B FLX.

Anche questa volta i tecnici austriaci Noctua sono riusciti nell’impresa di migliorarsi ulteriormente; in particolare, grazie alla nuova tipologia di pale, la NF-S12B risulta ancora più silenziosa rispetto ai modelli precedenti e anche leggermente più prestante grazie alla maggiore portata d’aria che riesce a generare. La ventola si propone come successore ideale della NFS-12, riprendendone le caratteristiche vincenti e ottimizzando quelle che erano migliorabili.

Come ci siamo ormai piacevolmente abituati a vedere, anche questa volta il package Noctua si contraddistinge per le dettagliate indicazioni racchiuse nel comparto posteriore con apertura a libro. In particolare all’esterno della confezione sono illustrati vari confronti fra la versione NF-S12 e la nuova NF-S12B.


All’interno troviamo risposti con cura, in un pratico alloggiamento in plastica sagomato, la ventola, quattro gommini anti-vibrazione, adattatore 3 : 4 pin, due connettori per la regolazione automatica della velocità della ventola ed infine quattro viti sagomate per il fissaggio al case.
Nonostante le ventole in generale siano una delle ultime scelte in termini di importanza quando si assembla un PC, il lavoro svolto per la progettazione dei prodotti Noctua è professionale e serio al pari di quello che viene riservato per componenti più blasonati quali processori e schede video.

Specialmente per Noctua è sempre stata una corsa al miglioramento e all’offrire prodotti che si sapessero rinnovare nel tempo. Per quanto riguarda l’ultima nata, la NF-S12B, sono molte le novità che hanno accompagnato il suo debutto, fatta eccezione per la colorazione, identica a tutti gli altri modelli Noctua (cosa che potrebbe far storcere il naso a molti, dato che non si adatta in maniera completa all’hardware odierno e pure perché, ogni tanto, sarebbe bello poter variare).



La ventola, come accennavamo all’inizio, è caratterizzata da un nuovo design delle pale, che risultano quasi perpendicolari rispetto al perno centrale, con un 10% in più di portata d’aria e di pressione statica prodotte. Inoltre ogni pala è caratterizzata all’estremita da un particolare disegno zigrinato/scalettato, utile a tagliare meglio l’aria e offrire quindi minore resistenza alla stessa.

Il motore centrale è caratterizzato dalla tecnologia proprietaria Noctua SSO Bearing, soluzione già adottata con successo negli ultimi modelli ed in grado di offrire le stesse prestazioni in ogni ambito di utilizzo. Tutta la serie di ventole Noctua ha un MTBF (tempo medio fra i guasti) di oltre 150.000 ore.

E’ doveroso fare una precisazione sulla nuova serie NF-S12B; essa include due modelli di ventole, rispettivamente la FLX (Flexibility) in nostro possesso e la ULN (Ultra-Low-Noise). Le nomenclature non dicono molto, e difatti l’unica differenza fra i due modelli proposti da Noctua sta nella scelta, a discrezione dell’utente, di utilizzare la ventola a tre diverse velocità nel caso della FLX e a due velocità nel caso della ULN. Quest’ultima ha due profili di funzionamento davvero bassissimi, pensate si può scegliere solamente fra 500 e 700 rpm (giri al minuto), valori di velocità di rotazione che rendono la ventola davvero una tomba in quanto a silenzio!

Ma la FLX è decisamente migliore, non perché è quella in nostro possesso (ci mancherebbe), ma per una questione di “obiettività”; essa infatti non solo offre tre differenti profili, rispettivamente quello default di 1200rpm, quello medio (detto Low-Noise) di 900rpm e quello basso (detto Ultra-Low-Noise) di 600rpm, ma fa anche registrare un livello di rumorosità di soli 18.1 decibel, mentre la ULN a 700 giri fa registrare un livello di rumorosità appena inferiore della metà di quello della FLX, ovvero 6.8 dB, un vantaggio onestamente impercettibile all’udito e che per giunta provoca un crollo (invece percettibile, se non da noi sicuramente dal nostro processore) della portata d’aria, inferiore di ben 43 metri cubi all’ora (sempre a 700rpm) nel modello ULN rispetto a quello FLX (sempre a 1200rpm). Per poter impostare la velocità di rotazione a 900 e/o a 600 RPM, è necessario montare uno dei due adattatori presenti nella confezione, rispettivamente denominati L.N.A e U.L.N.A, da collegare alla scheda madre. Senza l’uso di adattatori invece, la ventola girerà alla velocità di default: 1200rpm.

Oltre ad aver cura di dettagli importanti come quelli visti poc’anzi, Noctua riserva molta attenzione anche alla praticità/versatilità della ventola. In particolare il cavo di collegamento alla scheda madre è lungo all’incirca 35cm (ottimo quindi per raggiungere il plug di collegamento alla motherboard, anche se questo dovvesse risultare molto distante dalla ventola) ed è completamente rivestito di guaina, con termorestringente all’estremità.

Per testare le potenzialità della NF-S12B abbiamo utilizzato il programma OCCT 3.1 ed eseguito uno Stress CPU Test di 30 minuti con l’algoritmo Linpack in grado di stressare in maniera più omogenea e costante la CPU. Il sistema di riferimento utilizzato per il test è caratterizzato da:

  • Scheda Madre: Asus P5N-D
  • Processore: Intel Core 2 Duo E8500 @ 4200 MHz
  • Memoria: 3GB 1000MHz
  • Dissipatore: Scythe Mugen

Per rendere ancora più completo il test, abbiamo incluso nel grafico i risultati della ventola Noctua NF-P12 (caratterizzata da velocità di rotazione default di 1300RPM), il penultimo modello rilasciato in ordine cronologico dalla casa austriaca. La ventola in questione utilizza un design particolare delle pale, molto più fitto e completamente diverso dalla proposta NF-S12B che stiamo analizzando.


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Come è possibile vedere dal grafico, la nuova NF-S12B riesce a staccare la vecchia NF-P12 al massimo di 2°C. In particolare la S12B dà il meglio di sè durante le fasi di maggior sforzo per la CPU, grazie alla maggiore portata d’aria, riuscendo a smaltire il calore con più efficienza.
C’è da segnalare inoltre una minore rumorosità del nuovo modello (ovviamente impercettibile all’udito), dovuta ad una differente inclinazione delle pale e al minor attrito generato dalla ventola durante la rotazione.

Il nuovo prodotto Noctua non fa altro che confermare l’egregio lavoro dei tecnici della casa austriaca. La nuova ventola NF-S12B (modello FLX) riesce a migliorare le prestazioni e a garantire temperature ancora più basse per le nostre CPU rispetto ai modelli precedenti (si tratta, lo ribadiamo, di miglioramenti relativi, nell’ordine di pochissimi gradi centigradi, come ovvio che sia del resto). Ad ogni modo il risultato finale, nonostante appunto sia di ridotta entità, risulta sempre importante soprattutto per tutti quegli utenti impegnati in overclock al limite e alla ricerca del miglior sistema di raffreddamento dal punto di vista “prestazioni/rumorosità”.

Ci saremmo aspettati di trovare all’interno della confezione non più i classici cavetti L.N.A e U.L.N.A., quanto piuttosto un qualcosa di più professionale, magari un controller esterno per regolare manualmente ed in tempo reale la velocità della ventola a nostro piacimento, proprio come visto, ad esempio, per un’altra premiata serie di ventole, ovvero quella Nanoxia. Complessivamente la nuova proposta Noctua risulta di eccellente qualità, un “non plus ultra” arrivati a questo punto, consigliata soprattutto per PC Desktop con processori particolarmente “bollenti”, da abbinare però preferibilmente con dissipatori professionali e che siano in grado di accogliere ventole da 120mm. L’unica nota negativa, se così la si può definire, è il prezzo di circa 20€, eccessivo secondo noi per l’acquisto della sola ventola e che ci porta, nostro malgrado e visti i risultati ottenuti, a dire che questa volta “il gioco non vale la candela”.

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