Analisi Tecnica
Osservandolo da vicino, il Razer Salmosa appare leggermente più piccolo e compatto degli altri mouse in circolazione, ciò permette di farlo calzare sul palmo della mano alla perfezione; il materiale plastico di cui è ricoperto è di un colore grafite scuro e presenta, sulla parte posteriore, il logo Razer: questo logo è stampato, perciò non aspettatevi particolari effetti luminosi da esso.
Nella parte anteriore abbiamo due grandi pulsanti, che occupano più della metà della superficie del mouse: il rapido tempo di risposta e la particolare superficie antiscivolo li rendono molto confortevoli. Particolare di non poca importanza è il rialzo presente alla fine dei suddetti pulsanti: rappresenta una sorta di “indicatore” per il posizionamento delle dita e permette di non scivolare e proseguire oltre, evitando di “perdere” il click (o il frag!).
Oltre ai pulsanti poi, c’è la classica rotellina per lo scroll, anch’essa fatta di materiale plastico antiscivolo, con 24 “gradi” di rotazione. Il Salmosa ha un design ambidestro, perciò anche i mancini saranno in grado di utilizzarlo senza problemi.
Osservando i lati del mouse noteremo che mancano pulsanti supplementari: sembra che Razer abbia puntato tutto sul fenomenale sistema di puntamento del Salmosa, tralasciando particolari che potrebbero sembrare “superflui”. Però, dato che sulla quasi totalità dei mouse per gamers i pulsanti laterali sono presenti, sarebbe stato comodo averne almeno un paio.
Nella parte inferiore del mouse possiamo notare il sensore infrarossi in posizione centrale, affiancato dai due switch rispettivamente per la sensibilità (800/1800 dpi) e per il polling rate (125/500/1000); sarebbe stato comodo poter cambiare questi valori senza dover capovolgere il mouse!
Infine, per quanto riguarda il connettore, possiamo notare il logo Razer stampato su un lato e la mancanza del rivestimento dorato: questa caratteristica però non dovrebbe influenzare particolarmente la connessione USB 2.0 di cui è dotato il Salmosa.