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Recensione – Shuttle XPC Barebone SP35P2

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Introduzione

E’ da qualche anno però che si è diffusa una nuova mentalità nella progettazione dei Personal Computer, mentalità che ha portato alla nascita di una vera e propria nuova categoria, quella dei Barebone. I Barebone sono dei preassemblati del tutto particolari, perché, a differenza di un comune PC preassemblato, sono ideali per ambienti anche diversi da un semplice studio (come un salotto, una cucina ecc.); essi sono appositamente racchiusi in chassis di ridotte dimensioni, che danno appunto loro la denominazione di “Barebone” (letteralmente “osso nudo”).

Ebbene Shuttle, azienda taiwanese fondata nel lontano 1983 e specializzata nello sviluppo e nella produzione di mini-PC innovativi, ha pensato di dedicare tutta la propria esperienza nella creazione del Barebone definitivo per l’utenza high-end. Esso in particolare fa parte di una serie, la XPC, pensata esclusivamente per utenti che non si accontentano e che vogliono il massimo anche da un mini-PC. L’XPC SP35P2, modello in nostro possesso, annovera fra le caratteristiche di spicco una scheda madre con chipset Intel P35 e alimentatore con tecnologia 80+ Plus. Scopritelo insieme a noi!

La confezione rispecchia lo Shuttle più per le prestazioni che per le dimensioni (il package infatti è sovradimensionato rispetto al barebone). La colorazione è nera con immagini in rilievo lucide, il che contribuisce a mettere in risalto le prestazioni accattivanti della serie XPC. In una facciata sono presenti in maniera dettagliata tutte le principali caratteristiche del XPC SP35P2.

All’interno della scatola il case è racchiuso in due grossi blocchi di polistirolo e contenuto in un involucro di tessuto morbido e protettivo. Sono inoltre presenti numerosi accessori all’interno della confezione; troviamo una guida veloce per un corretto montaggio del barebone, piedini in alluminio, cavi vari, pasta siliconica, viti e CD di installazione con i principali driver.

Lo Shuttle XPC SP35P2 è lungo 325 millimetri, profondo 210 e alto 220. Il cabinet è caratterizzato da una colorazione completamente nera con ampie griglie forate per una migliore dissipazione del calore generato. Andremo adesso ad analizzare in dettaglio le varie facciate dell’SP35P2.


La parte frontale è caratterizzata da un design molto semplice e lineare. Troviamo infatti, partendo dall’alto, l’alloggiamento per un lettore CD/DVD da 5.25”, frontalino a scatto con alloggiamento per floppy da 3.5” ed infine un altro frontalino a scatto che nasconde il pulsante Reset, due jack per microfono e cuffie, due porte USB 2.0 e una porta Firewire mini.

Da segnalare inoltre la presenza del pulsante Power (colore Blu) e di un led che segnala il caricameto del/degli hard disk (colore arancio), nonché un terzo pulsante per l’apertura del frontalino che nasconde il lettore CD/DVD.

Come accennavamo anche prima, l’SP35P2 è caratterizzato, almeno per quanto riguardo lo chassis, da un design molto particolare, adatto sicuramente alle elevate prestazioni che può offrire. La parte sinistra in particolare presenta tre forature, ognuna con uno specifico compito:

1.    Permette di espellere, attraverso una ventola da 40mm (non in dotazione), il calore generato dal/dagli hard disk.

2.    Permette di aiutare il dissipatore della CPU a smaltire, attraverso la ventola in dotazione da 80mm, il calore generato dal processore.

3.    E’ posta in corrispondenza dei moduli RAM DDR2 (non in dotazione) e permette di smaltire, seppur passivamente, il calore generato da quest’ultimi.

Anche nella parte destra sono presenti tre zone forate che contribuiscono (solo passivamente però) a migliorare la dissipazione termica anche in quest’altra facciata del barebone. In particolare:

1.    La prima è uno sfogo secondario per gli hard disk senza il supporto di una eventuale ventola ausiliaria (che può essere montata invece nella facciata sinistra come visto poco fa).

2.    Le restanti due garantiscono, alla scheda video che decideremo di montare, un’ottima presa d’aria per la ventola della scheda stessa.

Nella parte posteriore, partendo dall’alto, troviamo l’ennesima superficie forata con annesse due ventole da 60mm. A sinistra di queste c’è un piccolo pulsante per il reset del BIOS della scheda madre, opzione che torna molto utile soprattutto se decideste di fare un po’ di overclock col processore.

Più in basso si fa spazio la ventola da 80mm dell’alimentatore, con switch On/Off per isolare il barebone dalla rete elettrica. A sinistra troviamo due slot per il montaggio di una scheda video single o dual slot.

Infine, nella parte più bassa dello chassis, sono presenti le porte I/O offerte dalla scheda madre; a questo proposito segnaliamo la presenza di 2 porte eSATA, 1 porta Firewire, 6 porte USB 2.0, 1 porta Ethernet, 1 uscita Coassiale, 1 uscita Ottica e scheda audio integrata con supporto a configurazioni 7.1 Canali.

Anche la zona inferiore riprende le caratteristiche delle altri parti già analizzate; oltre a trovare varie parti forate infatti, segnaliamo la presenza di quattro piedini completamente plastificati e anti-scivolo.

E’ presente inoltre un piccolo scomparto, bloccato da una vite, che nasconde il supporto grazie al quale si può eventualmente smontare il dissipatore della scheda madre.

Essendo fondamentalmente basato solo su un Alimentatore ed una Scheda Madre, lo Shuttle XPC SP35P2 va necessariamente smontato per un corretto funzionamento, in quanto deficita di componenti “primari” quali Processore, Moduli RAM DDR2, Scheda Grafica e Hard Disk. Per accedere all’interno comunque è sufficiente estrarre le quattro viti a pomello presenti nella parte posteriore del case, quindi sfilare la copertura in metallo che avvolge lo Shuttle.

Una volta dentro balzano subito agli occhi i due cestelli per hard disk SATA, completamente forati con apertura nella parte posteriore per permettere il collegamento del cavo SATA e di quello dell’alimentazione.

Da segnalare la cura maniacale per la disposizione dei cavi che partono dall’alimentatore, tutti appositamente raccolti in fascette di plastica e passanti dove non danno disturbo.

Estratti anche i due cestelli per hard disk (tramite lo smontaggio di quattro viti), accediamo alla parte inferiore ed in particolare ad un vano predisposto all’alloggio della periferica ottica e di un ulteriore hard disk o floppy. Estratto anche questo ennesimo vano tramite semplice sistema di sblocco a slittamento, possiamo finalmente accedere al dissipatore della CPU e in particolare alla scheda madre.

Ribadiamo che lo Shuttle XPC SP35P2 manca (fra i vari componenti) di processore; è quindi necessario procurarsene uno che appartenga alla serie Intel Core 2 Duo/Quad, Pentium o Celeron in base alle proprie preferenze. Il socket con cui è equipaggiata la scheda madre è un LGA775, e per potervi accedere è necessario smontare il dissipatore Shuttle in dotazione.

Quest’ultimo è completamente in alluminio, con base in rame e quattro heatpipes collegati ad un dissipatore secondario lamellare, dotato a sua volta di ventola da 70mm. Questa ovviamente svolge una funzione di dissipazione primaria, continuata da un’altra ventola da 120mm posta lateralmente al dissipatore e in modalità di estrazione dell’aria dall’interno verso l’esterno.

La parte più importante di questo barebone è ovviamente la scheda madre, prodotta da Shuttle e basata sul chipset Intel P35. L’elemento caratterizzante della motherboard è sicuramente l’innovativo sistema di raffreddamento OASIS Cooling; esso è composto principalmente da tre blocchi in rame con funzione di dissipazione passiva per Northbridge, Southbridge e Mosfet (grazie alla presenza di heatpipes di collegamento fra i tre).

La motherboard mette a disposizione quattro slot per RAM di tipo DDR2, uno slot PCI Express @ 16x, uno slot PCI, quattro porte SATA 3.0, una porta IDE e una porta Floppy. Infine nella dotazione dell’SP35P2 è compreso l’alimentatore Shuttle da 400W caratterizzato dalla presenza di quattro cavi di alimentazione per hard disk SATA, due Molex e cavo di alimentazione PCI-e a 6pin per schede video; è inoltre presente all’interno della confezione uno sdoppiatore per il collegamento di schede video con alimentazione di tipo diverso.

Poste immediatamente sopra l’alimentatore ci sono poi due ventole da 60mm, anch’esse poste in modalità di estrazione dell’aria verso l’esterno.

Lo Shuttle XPC SP35P2 si rivela un’ottima scelta per tutti quegli utenti alla ricerca di prestazioni ma allo stesso tempo di alta portabilità e design elegante.  La possibilità infatti di integrare processori Intel Core 2 Duo/Quad e schede video dual slot, permette di creare dei veri e propri sistemi espressamente pensati per il gaming. All’esterno non possiamo che sottolineare l’ottima cura dei particolari e dei materiali utilizzati, sempre all’altezza della situazione; all’interno la cavetteria e le ventole sono disposte in modo tale da garantire un ricircolo d’aria interno sempre ottimale, anche durante sessioni di gioco molto lunghe e intense.
La scheda madre, sviluppata su chipset P35, permette di overcloccare senza problemi il processore permettendo all’utente di guadagnare prestazioni senza dover ricorrere a particolari mezzi. Il prezzo, di circa 370€, potrebbe far storcere il naso a molti ma davanti ad un prodotto come questo è difficile tirarsi indietro.
Consigliamo questo Barebone soprattuto ad utenti amanti di Lan Party e particolarmente esigenti sul piano della configurazione hardware.

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