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Recensione – Shuttle XPC Barebone SP45H7

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Analisi Interna - Parte 2

Dovendo concedere però spazi diversi alla componentistica interna, questo modello non offre la stessa espandibilità del modello precedente; ad esempio mancano all’appello i due apprezzati cestelli superiori per l’alloggiamento degli hard disk ed altre amenità indispensabili. Vi invitiamo comunque ad approfondire la lettura nelle seguenti pagine, per scoprire le vere novità (compresi pro e contro) di questo Barebone.



Come per il modello precedente, la confezione dello Shuttle SP45H7 si presenta nella colorazione nera con la scritta XPC in rilievo di colore celeste. Al lato della confezione sono presenti varie targhette con impresse le caratteristiche tecniche principali del prodotto.
All’interno lo chassis è protetto da due blocchi in polistirolo e ulteriormente avvolto in un sacchetto in stoffa. In separata sede sono presenti anche un manuale d’uso e una scatola con questi accessori:

·    Piedini in Plastica
·    1 x Cavo SATA
·    1 x Cavo FDD per Floppy
·    Pasta siliconica
·    Viti
·    CD di installazione con i principali driver

Lo Shuttle XPC SP45H7, essendo un PC appartenente alla categoria dei Barebone, presenta dimensioni molto modeste: 325 x 220 x 210 millimetri. Lo chassis si presenta in una colorazione completamente nera, con ampie zone forate nelle parti laterali per una migliore areazione.

·    Frontale

La parte frontale è caratterizzata da un design essenziale, lineare e pulito. Partendo dall’alto è presente un frontalino a scomparsa per l’alloggiamento del lettore CD/DVD;  subito dopo è possibile accedere all’alloggiamento per floppy grazie alla presenza di un altro frontalino a scatto.

Esattamente a metà della parte frontale si estende un piccolo pannello di forma ellittica adibito all’accensione/spegnimento del barebone; questo pannello infatti è dotato di un pulsante Power On/Off e di due piccoli Led di Stato.

Come per il modello SP35P2, anche lo Shuttle SP45H7 mette a disposizione nella parte più bassa varie porte di input/output, nascoste dietro un frontalino a scatto di dimensioni minori rispetto agli altri. All’interno sono presenti un Jack per microfono e uno per Cuffie, due porte USB 2.0, una porta eSATA ed infine il pulsante di Reset.

·    Sinistra e Destra

Le parti laterali Sinistra e Destra del case, a differenza del modello SP35P2, non adottano particolari soluzioni per il raffreddamento. L’SP45H7 mette infatti a disposizione due semplicissime griglie forate che si estendono rispettivamente su entrambe le parti laterali dello chassis. Più in alto si fa spazio il logo “Shuttle” in basso rilievo.

·    Posteriore

Continuando sempre il confronto con l’SP35P2, l’SP45H7 risulta molto più essenziale del “fratello minore” (dotato di chipset Intel P35). Partendo dall’altro troviamo due mascherine removibili, per l’aggiunta di porte addizionali, e un’uscita ottica. Più in basso, esattamente al centro, si fa spazio una grande griglia forata a nido d’ape adibita allo smaltimento del calore prodotto dalla CPU.

A destra sono presenti due alloggiamenti per schede video single o dual slot, mentre a sinistra è presente il connettore per l’alimentazione dell’alimentatore (scusate il gioco di parole) e una ventolina per il raffreddamento di quest’ultimo.

Infine, nella parte parte più bassa, sono presenti le varie porte di input/output che andiamo a riassumere nello schema seguente:
·    1 x Porta Firewire
·    4 x Porta USB 2.0
·    2 x Porta eSATA
·    1 x Porta Ethernet
·    6 x Entrate per Scheda Audio 7.1 canali.

Per accedere all’interno, come già visto per l’SP35P2, è necessario svitare le quattro viti a pomello presenti nella parte posteriore del case. All’interno salta subito all’occhio il cestello estraibile per periferiche da 5.25”/hard disk da 3.5”.

Per smontare questo “cestello” basta estrarre le due viti poste nella parte superiore e quindi farlo scivolare; ciò permetterà di montare in maniera più veloce le nostre periferiche.

Dopo aver rimosso l’alloggiamento per le periferiche ottiche e di storage, troviamo nella parte laterale l’alimentatore in dotazione da 300W, caratterizzato dalla presenza di :
3 x Connettori SATA
2 x Molex
1 x Connettore per Floppy
1 x Connettore da 6 Pin per schede video

Nel nostro caso, durante il collegamento della scheda video Gigabyte GeForce GTX 260, abbiamo riscontrato la mancanza di un ulteriore connettore da sei pin, necessario per un corretto funzionamento della scheda stessa. Ci saremmo aspettati la presenza di tale connettore tra gli accessori in dotazione in quanto la stessa Shuttle garantisce il supporto a schede grafiche che richiedono tale tipo di alimentazione.

Nella parte posteriore del barebone è situato il dissipatore del processore; quest’ultimo a differenza del modello SP35P2 – meno performante – è caratterizzato da un dissipatore lamellare in alluminio con heatpipes, inserito a sua volta in un convogliatore dotato di ventola da 80mm.

Comoda la soluzione di Shuttle, che prevede lo smontaggio del convogliatore tramite quattro viti a pomello poste esternamente nella parte posteriore dello chassis; per effettuare invece uno smontaggio totale del dissipatore è necessario togliere altrettante viti (non a pomello) fissate sul socket.

 

A differenza del modello precedente, il Barebone SP45H7 mette a disposizione  il nuovo chipset Intel P45, evoluzione del precedente P35, con supporto a processori a 45nm Intel Core 2 Duo/Core 2 Quad, supporto fino a 16 GB di Memorie RAM DDR2 e slot PCI Express per VGA di ultima generazione.

Come è possibile vedere anche dalle immagini, la scheda madre utilizza, per quanto riguarda il raffreddamento, soluzioni di tipo sia attivo che passivo; troviamo infatti un dissipatore in rame con ventola montato sul northbridge, e dissipatori di tipo passivo (cioè privi di ventole) rispettivamente sul southbridge e sui mosfet.

La scheda permette il collegamento di tre periferiche con interfaccia SATA, due con interfaccia IDE ed inoltre c’è la possibilità di collegare anche un floppy. Ricordiamo comunque che si possono collegare contemporaneamente un massimo di tre periferiche, vista la disponibilità appunto di soli tre slot per il montaggio (tutti inclusi nel cestello di cui abbiamo parlato prima).

Vorremmo spendere qualche parola in più riguardo il montaggio di schede video di ultima generazione (NVIDIA GeForce GTX – ATI Radeon HD).

Nonostante nella lista di compatibilità tutti gli ultimi modelli risultino teoricamente compatibili, all’atto pratico non si può nascondere una certa difficoltà nel montaggio di tali VGA, con successivo collegamento dei dovuti cavi di alimentazione che andrebbero sistemati pure con una certa pazienza in modo tale da non compromettere il ricircolo d’aria interno e il rimontaggio generale dei componenti.

Nonostante il nuovo SP45H7 sia sulla carta un’evoluzione del modello precedente (SP35P2), a nostro parere l’upgrade fatto a livello hardware (peraltro riscontrabile fino a un certo punto) non giustifica la mancanza di alcune comodità che ci hanno piacevolmente impressionato nel modello precedente.

In particolare l’ottimizzazione degli spazi non è stata molto curata dal team Shuttle; lo dimostrano grandi assenti quali le tre ventole interne, i due alloggiamenti aggiuntivi per hard disk e soprattutto l’alimentatore da 400W, la presenza dei quali del resto non potrebbe sussistere in questo modello di barebone – dove solo il dissipatore per la CPU occupa quasi metà dello spazio disponibile all’interno.

Insomma, come si suol dire, “il gioco non vale la candela”, ed obiettivamente non c’è un giusto compromesso fra la componentistica offerta dall’SP45H7 e l’utilità stessa dei componenti (fino a che punto si può pretendere che un alimentatore da 300 Watt resista in full sopportando una configurazione completa con tanto di scheda grafica “succhia-corrente”?).

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