Introduzione
Facente parte anch’esso della serie XPC, il Barebone SX58H7 presenta le stesse identiche caratteristiche dei predecessori a livello di design, ma non a livello hardware. Garantendo infatti il supporto ai più potenti, ma anche più costosi, processori Intel a 45nm sopracitati, questo Barebone si presta ad un’utenza decisamente diversa da quella cui miravano i suoi predecessori; diversa in quanto il costo finale per assemblare un mini-PC del genere, partendo da zero, non è esattamente alla mano dell’utente medio.
Il problema principale non riguarda il prezzo di acquisto (vista l’utenza “enthusiast” alla quale è destinato appunto), quanto piuttosto la scelta dei singoli componenti per l’assemblaggio di un sistema performante. Da questo punto di vista Shuttle è una delle prime aziende ad offrire un mini-PC (Barebone) in grado di ospitare configurazioni che solitamente siamo abituati a ritrovare in PC Desktop e soprattutto in case “full tower”.
La confezione, in linea coi prodotti dell’azienda taiwanese già analizzati in queste pagine, riprende il design a forma di parallelepipedo. All’interno il barebone è riposto in maniera molto ordinata, avvolto da due blocchi in polistirolo. In una scatola a parte sono disponibili accessori vari:
1) Manuale d’uso
2) Flat per periferiche IDE
3) Cavetto SATA
4) Alimentatore per periferiche eSATA
5) Bridge per SLI o Crossfire
6) DVD con driver
7) Viteria
E’ inoltre compreso nella confezione un cavo di alimentazione.
Realizzato anche lui (come gli altri barebone targati Shuttle) rigorosamente in alluminio, l’ SX58H7 si presenta in dimensioni di 32,5 x 20,8 x 19 cm (P x L x A) e un peso di 3.8Kg. Esternamene il case presenta rifiniture lucide di colore nero a specchio che conferiscono maggiore professionalità al sistema. Suddivideremo l’analisi esterna in quattro sottosezioni:
- Parte Frontale
La parte frontale presenta le stesse caratteristiche del modello precedentemente analizzato; troviamo infatti, procedendo dall’alto verso il basso, un frontalino da 5.25″ per periferiche ottiche, un frontalino a scatto per il montaggio di un lettore Floppy e il pulsante Power On/Off con quattro Led di stato (Accensione, Hard Disk, Bluetooth e Wireless); infine un ulteriore frontalino a scatto (più piccolo degli altri) con varie porte di I/O utili ad espandere le funzionalità dell’ SX58H7. Tra queste troviamo due jack per microfono e cuffie, due porte USB 2.0, una porta eSATA e il pulsante di Reset.
- Parti Laterali
Anche il Barebone SX58H7 presenta, sia nella parte sinistra che in quella destra, due grandi paratie addette allo smaltimento passivo del calore prodotto all’interno. C’è comunque da segnalare che il barebone in oggetto non presenta ventole laterali per la fuoriuscita diretta del calore; grave mancanza per una piattaforma come questa.
- Parte Posteriore
Le soluzione adottatte per il nuovo SX58H7, almeno esteticamente, sono le medesime dei modelli precedenti come abbiamo già avuto modo di accennare. A tal proposito infatti anche la parte posteriore eredita soluzioni tecniche già viste. Sempre procedendo dall’alto verso il basso, sono presenti due mascherine per connettori opzionali e uscita ottica, al centro una griglia forata a nido d’ape per lo sfogo del calore prodotto dalla CPU, a sinistra il connettore dell’alimentazione e a destra i due slot per il montaggio delle schede video.
Una delle poche novità che accompagna il debutto di questo barebone sono le numerose porte di I/O che la scheda madre mette a dispozione. Partendo da sinistra troviamo un connettore a quattro pin per l’alimentazione di hard disk esterni eSATA, sei porte USB 2.0, due porte eSATA, due porte ethernet ed infine le entrate della scheda audio da 7.1 canali.
Nel complesso non ci sono da segnalare altre particolari innovazioni; il design, ripetiamo, è quello “essenziale” già adottato da Shuttle per i suoi primi barebone.
Per accedere all’interno è necessario rimuovere le quattro viti a pomello presenti nella parte posteriore dello chassis. All’interno salta subito all’occhio il vano, estraibile, per periferiche da 5.25″ e per l’alloggiamento di due hard disk da 3.5″. Lateralmente (in alto) sono presenti delle feritoie che nascondono il passaggio dei cavi SATA, soluzione che se garantisce maggior ordine all’interno del case non aiuta granché il flusso d’aria interno, non particolarmente ottimizzato considerando gli scopi di una piattaforma come questa (assente infatti qualunque tipo di ventola in estrazione).
Per alimentare una piattaforma Core i7 è necessario, per prima cosa, possedere un alimentatore di buona qualità. I tecnici Shuttle hanno equipaggiato l’SX58H7 con un alimentatore proprietario da 500 Watt con certificazione “80 Bronze” in grado di garantire un’efficienza di tipo “medio” che si attesta sull’85%. In particolare l’alimentatore mette a disposizione un connettore ATX da 20 pin, uno da quattro pin per la motherboard, due connettori PCI-e, uno da 8pin e uno da 6pin con possibilità di configurazioni CrossFire e SLI (ovviamente con schede grafiche single-slot), tre connettori SATA, due connettori Molex e un connettore per Floppy.
La parte principale di questo barebone è sicuramente la scheda madre. Essa è dotata dell’ultimo chipset Intel X58 + ICH10R con supporto a processori Intel Core i7 920, 940 e 965XE; Shuttle comunque garantisce il supporto anche ai futuri processori Nehalem. La motherboard in oggetto è stata progettata in esclusiva per questo barebone, dovendo trovare alloggio in uno spazio decisamente ristretto rispetto a quello che si converrebbe per un chipset X58 e simili.
La scheda mette a disposizione quattro slot per memorie DDR3, compatibili con configurazioni Triple-Channel e con supporto fino a 16GB di memoria. In particolare la motherboard supporta memorie DDR3 con frequenza di 1066/1333 MHz (1600MHz in overclock). Per quanto riguarda l’ambito storage, la scheda è equipaggiata con tre porte SATA e una porta IDE. Da segnalare la mancanza del connettore per Floppy, comunque trascurabile vista la disponibilità al giorno d’oggi delle pen drive USB.
Per quanto riguarda il sistema di raffreddamento, Shuttle ha scelto, almeno per northbridge, southbridge e mosfet, l’utilizzo del sistema proprietario OASIS Cooling, di tipo completamente passivo, che già abbiamo avuto modo di osservare nel modello XPC SP35P2. Sono infatti disponibili tre dissipatori lamellari, completamente in rame, a contatto con i tre componenti in questione. Per il processore invece si è scelto di utilizzare il sistema di raffreddamento Shuttle I.C.E (Integrated Cooling Engine), composto principalmente da un base in alluminio e rame con quattro heatpipes terminanti in un dissipatore lamellare in alluminio. Questo dissipatore per CPU utilizza la caratteristica tecnologia Vapor Chamber in grado di far diminuire la temperatura in idle del processore di circa 5-7°C. Il tutto è raffreddato attivamente da una ventola da 92mm termocontrollata (l’unica di cui questo mini-PC sia dotato).
Per quanto riguarda il comparto grafico lo Shuttle SX58H7 permette di creare configurazioni SLI o CrossFire esclusivamente e rigorosamente con schede video a single slot (ad esempio NVIDIA GeForce 9800GT o ATI Radeon HD 4850). Da segnalare una particolare funzionalità presente nel BIOS, ovvero Dynamic Overclocking Technology, in grado di overcloccare automaticamente il processore in base al carico di lavoro che la motherboard rileva durante l’utilizzo del barebone. Una caratteristica questa molto utile a risparmiare energia utilizzando al massimo il processore solo quando serve.
Come visto per il modello SN78SH7, soluzione basata su piattaforma AMD Phenom II, il nuovo SX58H7 risulta un Barebone ben bilanciato e con tutte le carte in regola per permettere la creazione di un sistema performante ma allo stesso tempo compatto. In alcuni casi avremmo preferito l’utilizzo di soluzioni tecniche molto più performanti, ma racchiudere in così poco spazio tutta questa potenza e dotazione, non è certo un gioco da ragazzi.
Nonostante la motherboard sia equipaggiata con il nuovo chipset Intel X58 con supporto a configurazioni SLI e CrossfireX, è quasi impossibile, visto il poco spazio a disposizione, inserire all’interno del Barebone due schede video; stesso discorso vale se si vuole montare una delle ultime proposte high-end ATI per esempio, che viste le particolari dimensioni, non ne permettono un corretto montaggio.
Il nuovo SX58H7 è quindi consigliato ad un utenza professionale ed esigente, attenta alle prestazioni, ma disposta a chiudere un occhio su alcune soluzioni non proprio vincenti.