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Recensione – SilverStone Kublai KL03

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Introduzione

Il case KL03 eredita molte delle caratteristiche presenti nel case Temjin; tra questi segnaliamo l’utilizzo di acciaio e alluminio e di ampi spazi per migliorare la dissipazione termica, rendendolo adatto ad un’utenza più esigente e attenta al design.

Scopriamo insieme cosa ci offre questa nuova serie.

Caratteristiche Tecniche:

Material

2.5mm aluminum front door, 0.8mm SECC body

Motherboard

SSI, Extended ATX, ATX, Micro ATX

Multimedia

Drive Bay

External
5.25″ x 4 or 7 without HD cage
3.5″ x 2
Internal
3.5″ x 4 (vibration dampening)

Cooling System

Front
1 x 120mm intake fan, 1200rpm,
Rear
1 x 120mm exhaust fan, 1200rpm,
Side
2 x 120mm fan(optional for graphics card cooling)
Top
Bottom
Internal

Expansion Slot

7

Front I/O Port

USB2.0 x 2
IEEE1394 x 1
Audio x 1
MIC x 1

Power Supply

1 x Optional standard PS2 (ATX)

Expansion Card

Full size long cards capable(12″)

Net Weight

14.0kg

Dimension

220 mm (W) x 524 (H) x 594 mm (D)

Extra

One CP05 included for single hot-swappable SATA hard drive

 

Il packaging si presenta in linea con le dimensioni di un case mid tower; nella parte frontale troviamo le immagini del cabinet in versione silver e black. Nella parte posteriore è invece presente uno schema con le principali caratteristiche della serie Kublai.
All’interno il case è avvolto in una protezione in plastica e salvaguardato da due blocchi di polistirolo. Sono inoltre presenti, in una piccola scatola cartonata, i seguenti accessori:

In linea con le nostre precedenti recensioni, anche per quella del KL03 andremo a suddividere l’anasili in blocchi.

Nella parte frontale è presente un pannello curvilineo con impresso al centro il logo SilverStone e caratterizzato da quattro griglie forate che danno un tocco di classe in più al case. L’apertura del pannello risulta meccanica in quanto non è presente alcun supporto che agevoli l’operazione; è infatti necessario infilare la mano nella fessura inferiore per poter aprire il pannello. Ad ogni modo esso può essere anche facilmente sganciato, tramite alcuni perni presenti lateralmente.
La parte frontale, privata del pannello, si presenta con uno stile molto semplice; troviamo infatti 5 bay da 5.25″ per periferiche ottiche, 2 bay da 3.5″ e una ventola da 120mm. Tutti questi slot sono caratterizzati da griglie forate sprovviste di filtro anti-polvere, diventato ormai un “must” per i case moderni.

Per estrarre le mascherine anteriori, e permettere quindi l’inserimento delle periferiche da 5.25” o da 3.5”, è necessario sbloccare, tramite due fessure poste nel mezzo, le due barre verticali. Fatto questo, sarà possibile estrarre senza problemi le varie mascherine e la ventola da 120mm grazie ad un particolare sistema di alimentazione brevettato da Silverstone, che rende i cavi della ventola stessa indipendenti dal resto del case facendo dell’operazione un gioco da ragazzi.

Talmente spoglia, come dicevamo, è la parte frontale che il centro logistico del case è situato nella parte superiore anteriore, dove trova spazio un led ellittico di colore blu che, se messo in funzione, crea un effetto scenico molto particolare. Questo led circonda appunto il centro di controllo del cabinet, dove alloggiano i due pulsanti di accensione/spegnimento e riavvio, due porte USB, una porta Firewire e infine due porte per microfono/cuffie.
L’eliminazione del pannello frontale non è consigliata in funzione di suddetto centro di controllo, poichè a nostro avviso il tutto risulta poi alquanto anti-estetico se osservato nell’insieme.

Il concetto di semplicità viene ripreso anche nella parte posteriore; non sono infatti presenti particolari accorgimenti tecnici e/o estetici. Risulta interessante giusto un accorgimento pensato per facilitare il montaggio dell’alimentatore, accorgimento che consiste in una mascherina di metallo che va estratta per permettere il passaggio dell’alimentatore direttamente dalla parte posteriore del case e non da quella laterale. Per fare ciò basta privare la mascherina stessa delle quattro viti che la tengono fissata al case.

Centralmente è presente una ventola da 120mm con affianco il classico slot destinato alle porte I/O della scheda madre.

Più in basso, infine, sono presenti delle altrettante classiche mascherine forate e più a destra una griglia dedicata allo smaltimento del calore generato dalla scheda video.

Nella parte inferiore, a differenza di altri case, sono presenti dei comodi piedini in plastica richiudibili, utili ad aumentare, una volta aperti, la stabilità del case.

 

 

Appena estratto il pannello laterale finestrato, salta subito all’occhio la piastra per l’alloggiamento di due ventole, che è sicuramente il fiore all’occhiello di questo case e che può essere (ovviamente) aperta di un tot. di gradi, oppure anche smontata del tutto (se non fa per noi oppure semplicemente non ci serve).

Questa piastra permette il montaggio di due ventole da 120mm, che andranno dunque a raffreddare (a sistema acceso) in maniera diretta la parte centrale della scheda madre e, ancor di più, la/le scheda/e video. A questo proposito essa permette pure di tenere più salde al loro posto le schede grafiche più ingombranti, attraverso un sistema di clip che dall’esterno vanno spinte verso l’interno tramite un apposito perno in dotazione; queste clip andranno di conseguenza a fare pressione sulla scheda, evitando che il suo peso ne possa eventualmente, a lungo andare, viziare il fissaggio sullo slot PCI-E. Per eliminare la piastra invece c’è un’apposita clip posta nella parte anteriore destra. Il Kublai risulta compatibile con schede madri SSI, Extended ATX, ATX, Micro ATX e permette, grazie alla barra trasversale, il montaggio di alimentatori anche sovradimensionati. Nella parte posteriore si fa spazio una ventola da 120mm in estrazione, che garantisce un buon ricircolo d’aria all’interno del case. All’estremità dell’alloggiamento per la scheda madre è presente una clip in plastica tramite la quale si possono raccogliere i cavi dell’alimentatore e del pannello superiore.
Come accennavamo anche prima, il KL03 permette il montaggio di quattro periferiche da 5.25” e sette periferiche da 3.5”. Per quanto riguarda il montaggio delle periferiche, Silverstone offre in dotazione otto barre in alluminio per il montaggio di quelle ottiche e otto barre in plastica, caratterizzate da perni antivibrazione, per il montaggio degli hard disk.

Un’altra peculiarità di questo case è rappresentata dal cassetto posto in corrispondenza della ventola anteriore da 120mm, che può essere anche estratto. Al suo interno è possibile alloggiare fino a quattro hard disk; uno di essi può anche essere prelevato mentre il PC è tranquillamente acceso.

Dopo aver estratto la ventola anteriore infatti, sarà possibile accedere all’alloggiamento degli hd e, grazie alla presenza di un carrello hot swap (il primo a partire dall’alto), estrarre l’hard disk anche a caldo (a patto però che sia almeno un modello SATA).

Per quanto riguarda la disposizione dei cavi, non è presente nessun particolare accorgimento tecnico che ne faciliti la sistemazione.

 

Nel complesso il Case SilverStone Kublai KL03 risulta un buon prodotto per tutti quegli utenti alla ricerca di un cabinet dalle dimensioni non eccessive ma con design al di fuori del coro. L’assenza di un meccanismo per la disposizione ottimale dei cavi di alimentatore, scheda madre e scheda video, non permette di ottimizzare al meglio i flussi d’aria all’interno del case. Fortunatamente però, oltre alla presenza di 2 ventole (una nella parte anteriore e una in quella posteriore), è presente la “piastra” laterale che ci dà la possibilità di montare ulteriori due ventole anch’esse da 120mm, un sistema questo molto utile per raffreddare schede video in configurazioni SLI o CrossFire.

Il prezzo, di circa 140€, risulta in linea con la concorrenza sebbene siano disponibili in commercio case Big-Tower della stessa fascia di prezzo.

Ringraziamo IDP per averci fornito il prodotto oggetto della recensione.

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