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Speciale BioShock: una breve review e il trailer definitivo

La trama di BioShock è certamente originale poichè, nonostante le storie a sfondo fantascientifico siano divenute quasi un "classico" per i videogiochi, riesce a catapultare con veemenza il protagonista in un mondo dimenticato da Dio, in mezzo a creature (in gran parte ex-umani) geneticamente modificate e con poteri di ogni sorta; fortunatamente anche noi, tramite una speciale sostanza che dovremo costantemente procurarci, potremo usufruire alla grande di questi poteri, anche meglio dei nostri nemici ! Siamo intorno al 1946 quando un ricco industriale di nome Andrew Ryan decide di rendere reale quella che per lui era molto più di un'utopia: Rapture, una città praticamente perfetta, completamente autonoma ed indipendente dal resto del mondo, protetta da lunghe e spesse mura e racchiusa in una specie di "cupola" nelle profonde acque dell'Oceano Pacifico del Nord, abitata da migliaia di persone "facoltose" (industriali, artisti e, soprattutto, scienziati) proprio su modello della società idealista ed individualista che Ryan aveva in mente. In questa specie di Atlantide però, nel corso degli anni, la scienza si sviluppa al punto tale da non potersi più fermare, traformando così quegli esseri umani "d'elite" in creature sfigurate, totalmente incivili, irrazionali (del resto c'è dietro Irrational Games !) e selvaggie, sempre pronte a tendervi qualunque tipo di agguato; insomma l'esatto contrario della cosiddetta "alta società", e proprio in quest'aspetto forse Ken Levine ripone tutta la componente "filosofica" del gioco. Oltre a costoro però ci saranno ad attenderci anche delle "graziose" (si, come no !) bambine, le cosiddette "Little Sisters", scortate da degli energumeni denominati "Big Daddies", degli strani esseri cui è meglio non dar fastidio, anche se in realtà spesso (e volentieri) dovremo farli fuori. Guarda caso infatti le "Sorelline" possiedono l' "Adam", la sostanza che, se assunta, è in grado di darci strani e speciali poteri (quelli di cui vi parlavamo prima). Anche le armi da fuoco a nostra disposizione avranno un aspetto tipicamente "cinquantenario", ma solo esteticamente; anch'esse infatti (come quel poco di civiltà scientificamente avanzata che rimane nella fatiscente Rapture) saranno particolarmente potenti e, comunque, potenziabili. Infine il motore grafico: BioShock sfrutterà una versione parecchio potenziata dell'Unreal Engine 2.5 di Epic, che prestazionalmente si avvicina moltissimo al 3.0; la realizzazione tecnica infatti è decisamente notevole, soprattutto riguardo la rappresentazione dell'acqua, e di tutti gli effetti ad essa connessi. Non così promettente invece la simulazione fisica, volutamente "limitata" dallo stesso Levine, che ricordiamo è il Direttore Creativo di Irrational, ma non per questo "scarsa", anzi…

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