Con una mossa il cui valore è stimato attorno ai 120 milioni di Dollari, la software-house giapponese Square Enix, conosciuta soprattutto per la serie di giochi di ruolo Final Fantasy, ha acquistato la inglese Eidos Interactive, conosciuta invece grazie al marchio di Tomb Raider.
Recentemente finite nel mirino della crisi economica mondiale, entrambe le case videoludiche, nonostante situate quasi dall’altra parte del mondo l’una rispetto all’altra, hanno avverito allo stesso modo il peso della crisi, ed hanno dovuto fare perciò i conti con un netto calo di vendite rispetto agli anni precedenti; calo di vendite che a sua volta ha causato perdite nei guadagni e conseguente rischio di fallimento. Square Enix ad esempio recentemente aveva subito un drastico calo in borsa, mentre Eidos, delusa dalla vendite sotto le aspettative del suo ultimo Tomb Raider: Undeworld, si trovava in seria difficoltà dovendo constatare che ormai il personaggio di Lara Croft aveva perso l’appeal delle precedenti uscite.
Guardando questa mossa con gli occhi di chi l’ha compiuta si capisce che ci sono dietro delle "mire espansionistiche" ben precise: quello che Square Enix vuole fare infatti è più che comprensibile e si può tradurre in una vera e propria "furbata" (nel senso bonario del termine ovviamente). In pratica acquistando un publisher (Eidos) che è famoso e diffuso a livello internazionale ma che sta vivendo un periodo "no" della sua storia, Square Enix (che pure sta vivendo un periodo "no") può contemporaneamente sia riprendersi a livello economico, sia garantirsi un potenziale biglietto d’ingresso in un mercato (quello occidentale) che non l’hai mai vista protagonista.
