A quanto pare pubblicare un videogame è diventata un’ "arte", non più una semplice routine che può fare chiunque…
A cominciare dal "caso Manhunt 2" infatti, vari publisher sono stati costretti spesso a rivedere i loro giochi prima di poterli rilasciare al pubblico, e questo sempre a causa di un fattore ben preciso: i contenuti.
Negli ultimi anni, specialmente in base alle troppe vicende di cronaca nera, il mondo dei videogiochi (leggasi "videogiochi violenti") è continuamente preso di mira e monitorato a livelli che qualche anno fa avrebbero fatto quasi ridere. L’ultimo caso è quello di WipEout HD, remake in omonimo standard televisivo di WipEout Pulse, uscito lo scorso dicembre per PSP, e destinato in esclusiva a console PlayStation 3.
In pratica Sony non può (ancora) rilasciare il gioco perché considerato rischioso per chi è malato di epilessia, evidentemente a causa degli effetti visivi utilizzati e della considerevole velocità di gioco, che da sempre caratterizza questo game futuristico.
Le specifiche che già sapete comunque, dovrebbero rimanere invariate: pieno supporto a risoluzioni di 1080p (Full HD), fluidità di gioco stabile sui 60 FPS, multiplayer online per otto giocatori, supporto al Dual Shock 3 e supporto a sistemi audio DolbyDigital 5.1.
